• STORIE

Donne oltre le stelle

Cosa hanno in comune un asteroide nell’orbita tra Marte e Giove, distante 400 milioni di chilometri dal Sole e un’elegante signora di Gallarate nata alla fine degli anni Trenta? 
Dal 2018 l’asteroide in questione porta il nome di Amalia Ercoli Finzi, in omaggio alla scienziata impegnata nel campo della meccanica del volo spaziale. La missione Rosetta, (2004-2016), in particolare, è quella che la consacra grazie alla realizzazione dell'SD2, strumento progettato per perforare e raccogliere campioni di suolo della cometa da analizzare.
La “Signora delle comete”, come ribattezzata, è stata e rimane una pioniera e oggi, alle prese con uno studio per far atterrare un equipaggio umano su Marte, continua a rivolgere il suo sguardo al futuro.  

Una pioniera alla conquista dello spazio

Il percorso di Amalia Ercoli Finzi è decisamente atipico se si pensa all’epoca in cui si formava: quando decide di frequentare il corso di Ingegneria aeronautica presso il Politecnico di Milano, ci sono solo 5 donne su ben 650 studenti.
Essere donna in un mondo che sembrava, come lei dice, “roccaforte degli uomini” è stato indubbiamente il principale ostacolo di questo lungo percorso. Eppure, all’inizio degli anni Sessanta, Amalia diventa la prima ingegnera aeronautica in Italia. E, come per una curiosa congiuntura astrale, mentre Gagarin parte per la prima missione nello spazio, lei insegna al Politecnico i fondamenti di meccanica che stanno alla base dei voli spaziali.
In un’epoca in cui è quasi impensabile declinare al femminile il concetto di carriera, la nostra ingegnera si fa strada, e diventa una figura di spicco nel campo della meccanica del volo spaziale, lavorando per la NASA, l’ASI e l’ESA. Oggi è considerata una delle maggiori esperte di ingegneria aerospaziale. Il suo contributo al progresso scientifico non si esaurisce qui, perché Amalia di fatto diventa un role model in grado di ispirare le nuove generazioni di donne.

Nuovi linguaggi per i mondi del futuro

Se è ancora necessario sradicare tanti stereotipi di genere, sono fortunatamente in aumento modelli virtuosi a cui ispirarsi. Per le ragazze questo processo di identificazione ha un impatto positivo sempre più indiscusso anche nel campo delle carriere scientifiche. Per Amalia Ercoli Finzi “Bisogna fare spazio alle ragazze che vogliono entrare in questi mondi del futuro. Le discipline STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics), sono un linguaggio che, una volta appreso, può aprire molte strade con cui si può cambiare il mondo”. Come dimostra la sua stessa storia, spesso le scelte controcorrente contribuiscono a combattere i pregiudizi, giovando al mutamento sociale. Ne è prova anche il fatto che la sua brillante carriera non le ha impedito di diventare madre di cinque figli e poi nonna di sette nipoti.
La conciliazione fra i tempi del lavoro e gli impegni familiari è del resto uno degli obiettivi che Eni persegue da tempo, attraverso concrete misure aziendali come la presenza di asili nido vicini alle sedi di lavoro e caratterizzati inoltre da approcci pedagogici all’avanguardia per favorire lo sviluppo di tutti i linguaggi.
Anche Amalia, come madre, ha sempre incoraggiato i suoi figli a seguire le loro propensioni e i loro talenti, potendo scegliere fra “bambole e meccano”.

Sua figlia Elvina, ingegnera nucleare, è quella che forse più di tutti ha raccolto la sua eredità. Cresciuta in un ambiente dove, come racconta, ogni argomento di conversazione diventava scientifico, considera la logica matematica uno strumento fondamentale per superare problemi che sembrano insormontabili.
Oggi affianca sua madre nell’incoraggiare le nuove generazioni di donne a intraprendere percorsi di studio, nell’ambito da loro prediletto.  L’invito è quello di trovare la propria voce, a prescindere dai condizionamenti esterni e senza precludersi l’accesso a percorsi di studio e di carriera per paura di non riuscire.
Elvina Finzi sostiene la necessità di spazio alle donne e crede fermamente che la ricetta del successo sia racchiusa proprio nell’acronimo SPACES: Stima in se stesse, Preparazione solida, Ambizione, spirito di Collaborazione, attenzione all’Essenziale. A questi ingredienti, la madre Amalia ne aggiunge un ultimo: Spirito d’iniziativa, saper cogliere l’occasione quando si presenta perché l’importante è osare.

Guardare oltre le stelle: Amalia Ercoli Finzi ed Elvina Finzi si racco

Secondo recenti dati ISTAT, la percentuale di ragazze iscritte a percorsi universitari di area STEM è dell’8,8% (contro il 30,3% dei ragazzi). Il contributo di Eni a riconoscere i talenti femminili nell’ambito delle scienze e tecnologie è pertanto volto a promuovere iniziative per la formazione delle ragazze in questi campi, come Coding Girls, WomenX Impact, Digital Talent Fair - STEM GIRLS, Inspiring Girls e consolidando negli anni partnership come CyberTrials, rivolto alle studentesse italiane delle scuole di II grado, e OliCyber.it, le Olimpiadi Italiane di Cybersicurezza.
Nel nostro Paese la percentuale di donne che lavorano nel campo dell’Ingegneria rimane ancora piuttosto bassa (19%) e lo è ulteriormente nel Data Computing (17%); le cose sembrano andare meglio nel settore IT (circa il 30%)  ma comunque non si tratta di numeri soddisfacenti. Questi dati mostrano ancora una sottorappresentazione di donne occupate in questi settori, non solo rispetto agli uomini, ma anche rispetto alla media delle donne in Europa. Il lavoro per colmare il gender gap non si deve fermare, e su questo Eni continua a lavorare, sostenendo la presenza delle donne in azienda, anche a capo di aree tecniche altamente strategiche, come quelle della Ricerca e Tecnologia, Ricerca e Innovazione Tecnologica e Fusione Magnetica, per citarne alcune. Ed è proprio attraverso una delle sue ingegnere nucleari che, nell’ultima edizione della Maker Faire di Roma, è stato raccontato il progetto sulla fusione a confinamento magnetico, un investimento tecnologico importante per il processo di decarbonizzazione. E anche in questo caso, per garantire un’energia sicura, sostenibile e virtualmente inesauribile, è fondamentale raccogliere la sfida di Amalia e andare oltre le stelle.

L'autrice: Alessandra Pierro

Laureata in filosofia, lavora come freelance editoriale in qualità di copyeditor, content curator.



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