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Nel 2018 abbiamo avviato il nostro programma di Clean Cooking che promuove l’accesso a sistemi di cottura a più alta efficienza in Africa subsahariana. Rispetto ai metodi tradizionali, come il focolare a tre pietre, questi fornelli migliorati garantiscono una diminuzione del consumo di legna e carbone, consentendo di ridurre significativamente l'impronta carbonica associata alle attività di cottura e migliorando al contempo la qualità della vita delle famiglie coinvolte. L'uso di fornelli migliorati, infatti, comporta benefici in termini di salute, produttività, uguaglianza di genere, tutela delle foreste e della biodiversità, oltre a consentire di ridurre le emissioni GHG.
Il Clean Cooking è un pilastro del nostro impegno nel contribuire al miglioramento degli standard di vita nell'Africa subsahariana. Per questo motivo, abbiamo sottoscritto la "Clean Cooking Declaration: Making 2024 the pivotal year for Clean Cooking" promossa dall'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA) con l’obiettivo di accelerare l'accesso universale a sistemi di cottura più moderni. Si tratta di un passo fondamentale per garantire a tutti l'accesso a un'energia accessibile, affidabile, sostenibile e moderna, come stabilito dall'Obiettivo 7 di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
Eni si è posta l'obiettivo di dare accesso ai sistemi di Clean Cooking a 10 milioni di persone in Africa subsahariana entro il 2027. Inoltre, intendiamo incoraggiare la transizione dai fornelli migliorati a soluzioni avanzate, in grado di azzerare completamente l'uso di biomasse legnose non sostenibili. Seguendo questa evoluzione, la nostra ambizione è raggiungere 20 milioni di persone entro il 2030.
Oltre a migliorare l'accesso all'energia, i progetti di cucina pulita contribuiscono a ridurre il consumo di carbone vegetale e legna da ardere, tra i principali fattori di deforestazione in molti Paesi africani. Inoltre, la produzione e la distribuzione locale di questi fornelli migliorati, in collaborazione con organizzazioni nazionali e internazionali che già operano nella regione, favoriscono l'imprenditorialità e rafforzano le economie locali.
L'intero progetto adotta una prospettiva di genere: le incombenze legate alla preparazione dei pasti sono spesso demandate alle donne, che dedicano una parte considerevole della propria giornata non solo alle attività in cucina, ma anche all’approvvigionamento del combustibile. I fornelli migliorati, a fronte degli stessi risultati dei metodi tradizionali, consentono un impiego di biomassa legnosa quasi dimezzato. Oltre a contenere i tempi impiegati dalle donne per l’approvvigionamento di combustibile o i costi che le famiglie devono sostenere in caso di acquisto del combustibile, l’efficienza riguarda anche la riduzione dei tempi di cottura, lasciando margine alle utilizzatrici per dedicarsi ad altre occupazioni. Infine, vi sono ulteriori impatti positivi sulla salute, poiché i nuovi fornelli producono meno fumo.
Attualmente, quasi 2,3 miliardi di persone utilizzano biomasse tradizionali per la cottura, di cui 1 miliardo in Africa subsahariana1. Il nostro obiettivo è ridurre l'uso di combustibili non sostenibili diffusi in tutto il continente, dove i pasti vengono cucinati su fuochi aperti o su fornelli rudimentali, esponendo le persone ai fumi nocivi derivanti dalla combustione di carbone, carbonella e altri prodotti e materiali legati a filiere non sostenibili.
Le iniziative Clean Cooking di Eni hanno ricevuto un nuovo impulso con l'avvio della distribuzione di fornelli migliorati in Costa d'Avorio nel 2022 arrivando a coinvolgere circa 600 mila persone.
In Mozambico ci rivolgiamo a circa 1,5 milioni di persone nella periferia di Maputo e in due province centrali del Paese. In questo contesto, l'iniziativa ha fatto leva su realtà locali per la produzione di fornelli, utilizzati da oltre 100.000 persone.
Nella Repubblica del Congo, il programma di Clean Cooking è stato avviato nel 2023, e punta a supportare l’accesso al progetto da parte dell'intera popolazione delle due principali città (Brazzaville e Pointe Noire) entro il 2030. Alla fine del 2024, Eni ha raggiunto più di 200.000 persone. Il programma si concentra anche sulla valorizzazione delle piccole imprese locali coinvolte nella produzione di fornelli, che vengono supportate per raggiungere rapidamente il livello di qualità e quantità necessario. L'obiettivo per il Paese è di raggiungere almeno 3,5 milioni di persone.
Nel 2024 abbiamo avviato il programma per favorire l’accesso a soluzioni di cottura più efficienti e sicure per le famiglie anche in Angola. Il progetto, che ha già coinvolto più di 200.000 persone, ha l'obiettivo di raggiungere più di 2 milioni di persone.
In Tanzania nel 2024, è stato avviato un progetto con l'obiettivo di raggiungere 1 milione di persone, partendo dalle regioni di Tanga, Dodoma e Morogoro.
In Ruanda, il programma Clean Cooking è stato avviato nel distretto di Nyagatare nel 2023. La prima fase mira a raggiungere 1 milione di persone. Ad oggi, 65.000 persone stanno già beneficiando dell'iniziativa. Una seconda fase, che mira a raggiungere un ulteriore milione di persone, sarà lanciata entro la fine del 2024. L'obiettivo di distribuzione del paese è di 2 milioni di persone entro il 2030.
Inoltre, in linea con gli scenari AIE e al fine di garantire una Just Energy Transition, il programma Eni for Clean Cooking prevede un progressivo passaggio a sistemi “avanzati” attraverso la distribuzione di fornelli a induzione nelle aree urbane e a pirolisi nelle aree rurali che promuovono, in ottica di economia circolare, l'utilizzo degli scarti agricoli, compresi i sottoprodotti della filiera agri-feedstock di Eni.
1) Dati Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE)
Gli obiettivi del programma nell’Africa subsahariana.
che beneficieranno del Clean Cooking Program al 2027
che beneficieranno del Clean Cooking Program al 2030
avviati in Africa per l’adozione di fornelli avanzati
che beneficieranno del Clean Cooking Program al 2027
che beneficieranno del Clean Cooking Program al 2030
avviati in Africa per l’adozione di fornelli avanzati
La diffusione di sistemi di cottura migliorati nelle comunità più vulnerabili, rappresenta un importante supporto al problema della deforestazione.
Contribuiamo al miglioramento della qualità di vita delle famiglie destinatarie dell’iniziativa e sosteniamo le attività locali.
Eni dà il via al programma Clean Cooking in Angola con la distribuzione alle famiglie di fornelli migliorati prodotti localmente.
Una prima fase di progetto è stata avviata nel distretto di Nyagatare a dicembre 2024, dove ad oggi sono già state raggiunte oltre 66.000 persone.
Il Clean Cooking Program di Eni si inserisce in un più ampio contesto globale. L’obiettivo di Sviluppo Sostenibile 7 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (SDG 7) punta ad “assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni” e, in questa cornice, l'Agenzia Internazionale dell'Energia (AIE) sottolinea l’importanza delle iniziative di Clean Cooking. Nei Paesi africani in particolare, la mancanza di accesso a una cucina pulita ha conseguenze disastrose per la salute, il clima e la parità di genere, contribuendo a 3,7 milioni di morti premature di donne e bambini ogni anno nella sola Africa e si stima che sarebbero necessari circa 4 miliardi di dollari di investimenti annuali per garantire accesso al Clean Cooking per tutta la popolazione africana entro il 2030.
Condividendo queste posizioni, nel maggio 2024 Eni ha aderito alla Clean Cooking Declaration: Making 2024 the pivotal year for Clean Cooking durante il Summit on Clean Cooking in Africa promosso dall’Agenzia Internazionale per l'Energia (IEA). Nella sede UNESCO a Parigi, Capi di Stato e di Governo, insieme a dirigenti d’azienda e rappresentanti di istituzioni internazionali e della società civile da tutto il mondo si sono riuniti per richiamare l’attenzione sul tema, condividendo le necessità e le iniziative già in atto in Africa, con l’obiettivo di implementare ogni azione a supporto e sancendo il 2024 come anno cruciale per accelerare l’accesso universale al Clean Cooking.