Premi Nobel del passato in giuria. Premi Nobel del futuro tra i premiati. Scoperte scientifiche di grande impatto per l’industria dell’energia e il riconoscimento da parte del Presidente della Repubblica. Dalla sua prima edizione nel 2008 a oggi, Eni Award è diventato ben più di un premio aziendale affermandosi come un appuntamento di rilievo internazionale per la ricerca e l’innovazione tecnologica applicate al mondo dell’energia.
Scoprili nei tab che seguono.
Innovazione tecnologica per lo sviluppo di una natura sostenibile e resiliente in uno scenario di cambiamenti climatici in continua evoluzione, attraverso soluzioni “nature-based” migliorate, preservazione e ripristino del capitale naturale, capaci di accelerare la transizione verso economia circolare, bio-economia e modelli di business basati sulla sostenibilità ambientale, in accordo con la prospettiva “One Health - Planetary Health”.
Julius-Maximilians-Universität Würzburg (Germania)
Innovazione tecnologica finalizzata a ridurre il carbon footprint nella transizione dall’attuale sistema di produzione di energia verso un sistema neutro in termini di impatto ambientale, attraverso il miglioramento dell’efficienza energetica dei trasporti e dei processi industriali e la promozione dell’impiego di tecnologie sostenibili, anche dal punto di vista economico, per la cattura, l’utilizzo ed il sequestro dell’anidride carbonica (CCUS), insieme all’aumento dell’efficienza energetica come ponte per la decarbonizzazione del sistema energetico.
College de France (Francia)
Innovazione tecnologica nel campo delle energie rinnovabili, del relativo energy management e delle tecnologie di stoccaggio, nell’ottica della decarbonizzazione dei sistemi energetici.
Sungkyunkwan University (Corea del Sud)
Due premi destinati a laureati autori di tesi per il dottorato di ricerca svolte in università italiane sui temi dello sviluppo di una natura sostenibile e resiliente in uno scenario di cambiamenti climatici in continua evoluzione, attraverso soluzioni “nature-based” migliorate, preservazione e ripristino del capitale naturale, capaci di accelerare la transizione verso economia circolare, bio-economia e modelli di business basati sulla sostenibilità ambientale, in accordo con la prospettiva “One Health - Planetary Health”; delle energie rinnovabili e dello stoccaggio di energia; delle nuove tecnologie per la produzione di H₂ (idrogeno blu, verde e turchese); della cattura, utilizzo e sequestro dell’anidride carbonica (CCUS), nonché dell’efficienza energetica come ponte per la decarbonizzazione del sistema energetico.
Università Cattolica del Sacro Cuore
Politecnico di Milano
Quattro premi da assegnare a laureati provenienti da Paesi africani autori di tesi di laurea o di master svolti in università africane sui temi dello sviluppo di una natura sostenibile e resiliente in uno scenario di cambiamenti climatici in continua evoluzione, attraverso soluzioni “nature-based” migliorate, preservazione e ripristino del capitale naturale, capaci di accelerare la transizione verso economia circolare, bio-economia e modelli di business basati sulla sostenibilità ambientale, in accordo con la prospettiva “One Health - Planetary Health”; delle energie rinnovabili e dello stoccaggio di energia; delle nuove tecnologie per la produzione di H₂ (idrogeno blu, verde e turchese); della cattura, utilizzo e sequestro dell’anidride carbonica (CCUS), nonché dell’efficienza energetica come ponte per la decarbonizzazione del sistema energetico. La sezione è stata istituita nel 2017 in occasione del decennale del Premio.
Durban University of Technology (Sud Africa)
Egerton University (Kenya)
Ecole Nationale Polytechnique de Constantine (Algeria)
Durban University of Technology (Sud Africa)
Tre riconoscimenti per le migliori idee in termini di impatto potenziale dell’innovazione da essa derivante e per le migliori innovazioni tecnologiche generate dalla ricerca Eni.
Cristina Bonanomi, Rino Bonetti, Silvia Pavoni (Eni), Davide Moscatelli, Edoardo Terreni (PoliMI)
Samuele Gori, Luigi Colombo, Alberto Landoni, Nicoletta Panariti, Rita Ponzo, Riccardo Borgomaneri, Francesca Galimberti (Eni)
Carla Lazzari, Gabriele Bianchi, Davide Deriu, Lino Carnelli, Tamara Passera, Stefano Cardamone, Giuseppe Sabetta, Mirko Barbavara, Nicola Mancini (Eni)
Continua, inoltre, la promozione dello sviluppo di un ecosistema dell’innovazione sostenibile e allineato con la mission di Eni attraverso il premio Eni Joule for Entrepreneurship, un ulteriore riconoscimento che abbiamo istituito attraverso Joule, la nostra scuola per l'impresa, complemento dell’Eni Award nel favorire l'applicazione, la valorizzazione e il trasferimento delle tecnologie nel campo della transizione energetica. Il premio ha lo scopo di promuovere l’imprenditorialità innovativa e sostenibile al fine di contribuire allo sviluppo socio-economico del Paese, in diversi campi:
La Menzione speciale “Eni Joule for Entrepreneurship” è stata assegnata a:
Ha sviluppato e brevettato una tecnologia per il trattamento dei fanghi di depurazione in maniera circolare.
Ha sviluppato tecnologie AI all'avanguardia per l'identificazione e la classificazione ultra-precoce degli incendi boschivi.
Ha sviluppato un processo chimico innovativo per il riciclo di terre rare (Neodimio-Ferro-Boro) da motori elettrici di veicoli a due ruote.
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Innovazione tecnologica per lo sviluppo di una natura sostenibile e resiliente in uno scenario di cambiamenti climatici in continua evoluzione, attraverso soluzioni “nature-based” migliorate, preservazione e ripristino del capitale naturale, capaci di accelerare la transizione verso economia circolare, bio-economia e modelli di business basati sulla sostenibilità ambientale, in accordo con la prospettiva “One Health - Planetary Health”.
Julius-Maximilians-Universität Würzburg (Germania)
Innovazione tecnologica finalizzata a ridurre il carbon footprint nella transizione dall’attuale sistema di produzione di energia verso un sistema neutro in termini di impatto ambientale, attraverso il miglioramento dell’efficienza energetica dei trasporti e dei processi industriali e la promozione dell’impiego di tecnologie sostenibili, anche dal punto di vista economico, per la cattura, l’utilizzo ed il sequestro dell’anidride carbonica (CCUS), insieme all’aumento dell’efficienza energetica come ponte per la decarbonizzazione del sistema energetico.
College de France (Francia)
Innovazione tecnologica nel campo delle energie rinnovabili, del relativo energy management e delle tecnologie di stoccaggio, nell’ottica della decarbonizzazione dei sistemi energetici.
Sungkyunkwan University (Corea del Sud)
Due premi destinati a laureati autori di tesi per il dottorato di ricerca svolte in università italiane sui temi dello sviluppo di una natura sostenibile e resiliente in uno scenario di cambiamenti climatici in continua evoluzione, attraverso soluzioni “nature-based” migliorate, preservazione e ripristino del capitale naturale, capaci di accelerare la transizione verso economia circolare, bio-economia e modelli di business basati sulla sostenibilità ambientale, in accordo con la prospettiva “One Health - Planetary Health”; delle energie rinnovabili e dello stoccaggio di energia; delle nuove tecnologie per la produzione di H₂ (idrogeno blu, verde e turchese); della cattura, utilizzo e sequestro dell’anidride carbonica (CCUS), nonché dell’efficienza energetica come ponte per la decarbonizzazione del sistema energetico.
Università Cattolica del Sacro Cuore
Politecnico di Milano
Quattro premi da assegnare a laureati provenienti da Paesi africani autori di tesi di laurea o di master svolti in università africane sui temi dello sviluppo di una natura sostenibile e resiliente in uno scenario di cambiamenti climatici in continua evoluzione, attraverso soluzioni “nature-based” migliorate, preservazione e ripristino del capitale naturale, capaci di accelerare la transizione verso economia circolare, bio-economia e modelli di business basati sulla sostenibilità ambientale, in accordo con la prospettiva “One Health - Planetary Health”; delle energie rinnovabili e dello stoccaggio di energia; delle nuove tecnologie per la produzione di H₂ (idrogeno blu, verde e turchese); della cattura, utilizzo e sequestro dell’anidride carbonica (CCUS), nonché dell’efficienza energetica come ponte per la decarbonizzazione del sistema energetico. La sezione è stata istituita nel 2017 in occasione del decennale del Premio.
Durban University of Technology (Sud Africa)
Egerton University (Kenya)
Ecole Nationale Polytechnique de Constantine (Algeria)
Durban University of Technology (Sud Africa)
Tre riconoscimenti per le migliori idee in termini di impatto potenziale dell’innovazione da essa derivante e per le migliori innovazioni tecnologiche generate dalla ricerca Eni.
Cristina Bonanomi, Rino Bonetti, Silvia Pavoni (Eni), Davide Moscatelli, Edoardo Terreni (PoliMI)
Samuele Gori, Luigi Colombo, Alberto Landoni, Nicoletta Panariti, Rita Ponzo, Riccardo Borgomaneri, Francesca Galimberti (Eni)
Carla Lazzari, Gabriele Bianchi, Davide Deriu, Lino Carnelli, Tamara Passera, Stefano Cardamone, Giuseppe Sabetta, Mirko Barbavara, Nicola Mancini (Eni)
Continua, inoltre, la promozione dello sviluppo di un ecosistema dell’innovazione sostenibile e allineato con la mission di Eni attraverso il premio Eni Joule for Entrepreneurship, un ulteriore riconoscimento che abbiamo istituito attraverso Joule, la nostra scuola per l'impresa, complemento dell’Eni Award nel favorire l'applicazione, la valorizzazione e il trasferimento delle tecnologie nel campo della transizione energetica. Il premio ha lo scopo di promuovere l’imprenditorialità innovativa e sostenibile al fine di contribuire allo sviluppo socio-economico del Paese, in diversi campi:
La Menzione speciale “Eni Joule for Entrepreneurship” è stata assegnata a:
Ha sviluppato e brevettato una tecnologia per il trattamento dei fanghi di depurazione in maniera circolare.
Ha sviluppato tecnologie AI all'avanguardia per l'identificazione e la classificazione ultra-precoce degli incendi boschivi.
Ha sviluppato un processo chimico innovativo per il riciclo di terre rare (Neodimio-Ferro-Boro) da motori elettrici di veicoli a due ruote.
La Commissione Scientifica del Premio che valuta le candidature e assegna i riconoscimenti è composta da scienziati che appartengono ai più avanzati istituti di ricerca a livello mondiale. Attualmente si avvale della presenza del Prof. Jean-Marie Lehn, premio Nobel per la Chimica nel 1987. Ricordiamo, inoltre, Robert Richardson, premio Nobel per la Fisica nel 1996, e Sir Harold Kroto, premio Nobel per la Chimica nel 1996, che in passato ne hanno fatto parte.
Anche per l’anno 2025, Eni Award è composto dai tre Premi principali Soluzioni Ambientali Avanzate, Transizione Energetica e Frontiere dell’Energia, dal Premio Giovane Ricercatore dell’Anno, dal Premio Giovani Talenti dall’Africa e dai Riconoscimenti “Eni for Innovation” riservati ai nostri ricercatori.
Consulta i bandi. Il periodo di presentazione delle candidature sarà aperto fino a:
I documenti sono disponibili nella sola versione in inglese.
Eni Award è diventato un punto di riferimento per l’innovazione sull’energia a livello internazionale. La sua storia comincia nel 2008, quando viene inserito nel Master Plan Tecnologico Eni con l’obiettivo di sviluppare un migliore utilizzo delle fonti energetiche, promuovere la scienza e la tecnologia applicate all’ambiente e valorizzare le nuove generazioni di ricercatori.
Negli anni il Premio si è evoluto: dal 2017, si è aperto ai talenti scientifici dell’Africa e ha incluso riconoscimenti anche per le ricerche su sostenibilità e accesso all’energia, in linea con gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Eni Award comprende anche una sezione per le migliori tesi di dottorato e riconoscimenti per le innovazioni tecnologiche sviluppate da ricercatori e tecnici Eni.
Oggi Eni Award coinvolge sia le più importanti istituzioni scientifiche di tutto il mondo sia i Centri di Ricerca di Eni.
Eni Award ha premiato figure di grande prestigio: ad esempio, per il suo lavoro sull’applicazione della geochimica degli isotopi stabili alla protezione delle risorse di falda e dell’ambiente, è stata scelta la canadese Barbara Sherwood Lollar, diventata famosa per i suoi studi della presenza di acqua su Marte pubblicati.
Il ricercatore italiano Roberto Danovaro è stato premiato per i suoi studi sull’ambiente marino e sul suo ruolo nel ciclo della CO2. Nel dicembre 2020, Danovaro è stato riconosciuto da Expertscape come principale scienziato al mondo nella categoria oceani e mari.
Nel suo complesso, dalla sua istituzione a oggi, Eni Award ha visto partecipare illustri scienziati: da John Craig Venter, noto per la sequenziazione del genoma umano, a Gérard Férey, ricercatore dei solidi ibridi e inorganici nanoporosi scomparso nel 2017, fino a Emiliano Mutti, uno dei padri della geologia italiana moderna. Infine, Giorgio Parisi e Klaus Hasselmann, insigniti del Premio Nobel per la Fisica 2021, sono risultati entrambi vincitori di Eni Award. Inoltre, Giorgio Parisi ha fatto in passato parte della Commissione Scientifica del Premio.
Alcuni dati sulla storia di Eni Award dal 2008 a oggi.
di Eni Award
presentate dal 2008 a oggi
dal 2008 a oggi
annue presentate in media dai ricercatori
di Eni Award
presentate dal 2008 a oggi
dal 2008 a oggi
annue presentate in media dai ricercatori