La nostra strategia di decarbonizzazione prevede che, entro il 2050, solo circa il 5% della riduzione assoluta complessiva delle emissioni al 2050 derivi da compensazione attraverso crediti di carbonio da Natural Climate Solutions (NCS) e da soluzioni tecnologiche avanzate. A tal fine avviamo iniziative che consentono di generare crediti di carbonio di alta qualità usati per compensare le emissioni di CO2 residuali. Tali iniziative si basano sia sulla capacità degli ecosistemi di sequestrare e immagazzinare CO2 sia sull’uso di tecnologie per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Inoltre, incrementando progressivamente la componente di crediti derivanti dai cosiddetti progetti CDR - Carbon Dioxide Removal, sarà possibile massimizzare il contributo al raggiungimento della neutralità carbonica. Il ruolo delle NCS nel processo di decarbonizzazione è riconosciuto anche dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) che prevede il loro utilizzo fra le soluzioni da implementare per ridurre le emissioni e rimuovere la CO2 dall'atmosfera. Le prime attività di Eni nel campo delle NCS sono state avviate proprio nell’ambito della protezione, conservazione e gestione sostenibile delle foreste, principalmente nei Paesi in via di sviluppo delle foreste, affiancando i Governi, le comunità locali e le Agenzie delle Nazioni Unite, in coerenza con i Nationally Determined Contributions (NDC), i Piani di Sviluppo Nazionali e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). Nel corso del tempo, abbiamo avviato progetti di agricoltura e gestione del suolo sostenibili (Sustainable Agriculture Land Management – SALM) che migliorano le rese agricole incrementano il carbonio organico dei suoli (componente fondamentale per la fertilità, la struttura e la salute del suolo stesso) con benefici socioeconomici per gli agricoltori. Eni prosegue nella valutazione di ulteriori iniziative NCS sia nell’ambito del ripristino e della gestione sostenibile degli ecosistemi sia in ambito SALM, in Africa, America Latina ed Asia. Dal 2018, la Società ha avviato il programma “Eni for Clean Cooking” per lo sviluppo di progetti che promuovono l’introduzione di sistemi di cottura migliorati.
Tra le NCS rientrano le iniziative di conservazione, ripristino e gestione sostenibile delle foreste, che rappresentano nel breve termine un elemento imprescindibile della nostra strategia di decarbonizzazione. Queste azioni si inseriscono nello schema REDD+ (Reducing Emissions from Deforestation and forest Degradation), definito e promosso dalle Nazioni Unite (in particolare nell’ambito dell’UNFCCC - United Nations Framework Convention on Climate Change). Oltre a prevedere attività per ridurre le emissioni e migliorare la capacità di stoccaggio naturale della CO₂, i nostri progetti favoriscono un modello alternativo di sviluppo per le comunità locali attraverso la promozione di attività socioeconomiche, in linea con la gestione sostenibile delle foreste e la conservazione della biodiversità. Inoltre, attraverso una solida rete di accordi con sviluppatori e partner internazionali monitoriamo i progetti per verificarne agli standard internazionali di certificazione della riduzione delle emissioni di carbonio (come il Verified Carbon Standard – VCS) e i benefici socio-ambientali (come il Climate Community & Biodiversity Standards - CCB). Nel 2024, Eni ha compensato 5,9 Mt di CO2eq. con crediti provenienti dai progetti, Ntakata Mountain e Makame in Tanzania, e Mai Ndombe, in Repubblica Democratica del Congo.
L’applicazione di soluzioni tecnologiche rappresenta un’altra leva di compensazione delle emissioni residue. In particolare, Eni ha avviato il programma “Eni for Clean Cooking” per promuovere l’adozione di fornelli migliorati (Improved Cookstoves, ICS) e continua a valutare ulteriori opportunità che assicurino, oltre alla mitigazione del cambiamento climatico, significativi benefici sociali e ambientali agli stakeholder locali.
Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), circa 2,3 miliardi di persone in tutto il mondo, di cui circa 1 miliardo in Africa, cucinano ancora i propri pasti con metodi rudimentali e inefficienti, respirando il fumo nocivo rilasciato dalla combustione non controllata di carbone, carbonella e legna da ardere. Sempre secondo l’AIE, la mancanza di accesso al Clean Cooking contribuisce a 3,7 milioni di morti premature ogni anno, con donne e bambini maggiormente a rischio. La transizione verso dispositivi di cottura più efficienti porterebbe benefici concreti alla salute delle persone e alla tutela dell’ambiente.
Il programma “Eni for Clean Cooking”, volto a promuovere l’accesso gratuito a sistemi di cottura migliorati, è stato avviato in Costa d’Avorio, Congo, Mozambico, Angola, Ruanda e Tanzania ed è in corso di valutazione l’espansione in altri Paesi dell’Africa Sub-Sahariana e Asia. Questi sistemi di cottura migliorati garantiscono una diminuzione del consumo di legna e carbone, consentendo di ridurre significativamente l'impronta carbonica associata alle attività di cottura e migliorando al contempo la qualità della vita delle famiglie coinvolte.
Nel 2024 sono state raggiunte circa 1,2 milioni di persone in Africa Sub-Sahariana per un totale di 1,5 milioni di persone dall’avvio del programma. Eni, inoltre, ha aderito alla “Clean Cooking Declaration: Making 2024 the pivotal year for Clean Cooking” per accelerare l’accesso universale a sistemi di cottura più moderni, essenziali per assicurare a tutti la possibilità di usare sistemi di energia economici, affidabili e sostenibili, come stabilito dall’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 7 delle Nazioni Unite. La dichiarazione è stata sottoscritta da Governi, settore privato, organizzazioni internazionali e della società civile intervenuti al Summit di Parigi. In linea con gli scenari IEA, nel corso dell’anno sono stati avviati gli studi di fattibilità per l’utilizzo di sistemi “avanzati” di clean cooking che prefigurano la distribuzione di fornelli a induzione nelle aree urbane e a pirolisi nelle aree rurali promuovendo, in ottica di economia circolare, l’utilizzo degli scarti agricoli, compresi i sottoprodotti della filiera agri-feedstock di Eni. Il programma ha l’ambizione di raggiungere 10 milioni di persone entro il 2027 e 20 milioni al 2030.
In Zambia, Tanzania, Messico, Costa d’Avorio, Repubblica Democratica del Congo e Mozambico sosteniamo le iniziative REDD+ (Reducing Emissions from Deforestation and forest Degradation) e SALM (Sustainable Agriculture Land Managment) in Kenya.
Sosteniamo il progetto attraverso l’acquisto di crediti di carbonio generati fino al 2038 che si estende su oltre 1 milione di ettari.
Sosteniamo il progetto attraverso l’acquisto di crediti di carbonio per finanziare le attività interessate, tra cui l’accesso delle comunità coinvolte a servizi sanitari e istruzione.
Sosteniamo il progetto attraverso l’acquisto di crediti di carbonio per finanziare le attività interessate, tra cui l’accesso delle comunità coinvolte a sanità e istruzione.
Finanziamo l’avvio del progetto e ci impegniamo ad acquistare crediti per supportare la conservazione delle foreste da parte delle comunità coinvolte.
Abbiamo avviato un progetto per la protezione delle foreste del Parco transfrontaliero del Grande Limpopo in Mozambico, primo a ricevere una licenza REDD+ nel Paese, su un’area che si estende fino a 4 milioni di ettari.
Abbiamo avviato un progetto per conservare e ripristinare 14 foreste, per un’estensione complessiva di 156 mila ettari. I crediti generati aiuteranno a compensare le emissioni del progetto upstream Baleine nel Paese.
Abbiamo avviato un progetto SALM che integra specie arboree e colture agricole, promuovendo pratiche sostenibili su 40 mila ettari. L'attuazione di queste pratiche contribuirà a incrementare la sicurezza alimentare e il reddito degli agricoltori e al tempo stesso permetterà di sequestrare CO₂ dall'atmosfera, immagazzinandola nel suolo e nella biomassa legnosa.
Joule sostiene le iniziative per promuovere i fornelli migliorati attraverso la startup “Koalisation” nell’ambito del progetto Clean Cooking in Zambia e con il supporto alle imprese locali in Ruanda. Approfondisci le attività dei primi 5 anni di Joule attraverso il racconto delle principali iniziative realizzate per la crescita di startup innovative e sostenibili e per diffondere la cultura imprenditoriale all'interno e all'esterno di Eni.
La nostra strategia a lungo termine punta a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, attraverso un piano scandito da obiettivi progressivi che si basa su tecnologie consolidate e sullo sviluppo di soluzioni all’avanguardia.
Nel Report di Sostenibilità scopri storie, casi concreti e testimonianze sul nostro contributo a una transizione energetica socialmente equa.