Eni avvia la realizzazione di un nuovo sistema di supercalcolo (High Performance Computing –HPC) HPC6 che consentirà di potenziare significativamente la capacità computazionale rispetto a HPC5. Le prestazioni energetiche di HPC6 efficientano i consumi e minimizzano di conseguenza le emissioni di carbonio associabili al suo funzionamento. Il nuovo supercalcolatore sarà installato in un’area dedicata presso il Green Data Center, dove è stato realizzato un nuovo sistema di raffreddamento a liquido per uno smaltimento ottimizzato del calore prodotto dalle macchine.
Il suo nome completo è High Performance Computer 5 (HPC5) ed è l’ultima generazione dei nostri supercomputer. Le sue prestazioni lo rendono uno dei più potenti al mondo e, grazie alla sua architettura, anche uno dei più sostenibili. Lo utilizziamo sia per svolgere gli studi condotti per individuare e sviluppare nuove riserve di gas naturale, sia per sviluppare progetti di transizione e studiare nuove fonti energetiche.
L’industria dell’energia ha bisogno di elaborare grandi quantità di dati e informazioni. Avere a disposizione la potenza di calcolo di HPC5 ci consente di ottenere molto più velocemente i modelli tridimensionali del sottosuolo per l’esplorazione, lo sviluppo di nuove risorse, la definizione di progetti di decarbonizzazione e lo studio di soluzioni per aumentare l’efficienza delle fonti rinnovabili. Un’elevata capacità di calcolo è preziosa anche per la ricerca sulla fusione a confinamento magnetico.
Industrializzazione
Cattura e stoccaggio della CO₂
Esplorazione geofisica
Intelligenza artificiale
Modellazione molecolare
Ottimizzazione fluidodinamica
Cineca
CNR Lecce
Pasqal
Il nostro sistema di supercalcolo HPC5 ci permette di migliorare l’accuratezza degli studi geologici e fluidodinamici, aumentando la precisione delle prospezioni, riducendo l’incertezza nell’individuazione di nuovi giacimenti e velocizzandone la messa in produzione: fattori fondamentali per garantire l’approvvigionamento di gas naturale e la sicurezza energetica. Grazie ad HPC5, possiamo utilizzare sofisticati algoritmi proprietari per la modellazione tridimensionale del sottosuolo. Non solo, il supercomputer si rivela prezioso anche per la ricerca applicata alle nuove energie. Ad esempio, lo utilizziamo nella ricerca sulla fusione a confinamento magnetico, una potenziale fonte di energia di portata rivoluzionaria. Inoltre, lo mettiamo a disposizione della ricerca scientifica applicata ad ambiti come la climatologia e la farmacologia.
HPC5 è un insieme di nodi di calcolo parallelo che sviluppa una potenza di elaborazione di picco pari a circa 52 milioni di miliardi di operazioni matematiche complesse svolte in un secondo (51,7 Petaflop/s). Considerando anche il sistema di supercalcolo già operativo dal 2018 (HPC4) arriviamo a 70 milioni di miliardi di operazioni matematiche complesse al secondo (70 Petaflop/s).
Inaugurato nel 2020, HPC5 è attualmente fra i supercomputer industriali più potenti al mondo, collocandosi al ventiquattresimo posto assoluto della classifica mondiale TOP500 (June 2024, rilasciata il 13 maggio 2024). HPC4 e HPC5 sono caratterizzati da un'architettura ibrida che ottimizza le prestazioni contribuendo al contempo a contenere i consumi di energia: su tali sistemi, infatti, oltre alle consuete CPU (Central Processing Units) sono installate delle GP-GPU (General Purpose Graphics Processing Unit), cioè delle unità di elaborazione grafica ottimizzate per il calcolo parallelo di grandi volumi di dati e che risultano estremamente efficienti in termini energetici.
I due supercomputer sono ospitati nel Green Data Center di Ferrera Erbognone, uno dei centri di calcolo con la più alta efficienza energetica e con il migliore contenimento dell’impronta carbonica in Europa: infatti, oltre a essere alimentato in parte da un impianto fotovoltaico da 1MW di potenza, per almeno il 92% dell’anno il raffreddamento delle macchine è ottenuto dalla circolazione di aria a bassa velocità, riducendo al minimo il ricorso al condizionamento.
HPC5 è un cluster di calcolo e cioè un insieme di computer che collaborano fra loro per moltiplicare le prestazioni complessive. La sua potenza è tre volte quella del predecessore HPC4.
operazioni matematiche complesse svolte in un secondo (HPC5)
operazioni matematiche complesse al secondo (HPC5 + HPC4)
CPU totali (HPC5)
schede GPU totali (HPC5)
operazioni matematiche complesse svolte in un secondo (HPC5)
operazioni matematiche complesse al secondo (HPC5 + HPC4)
CPU totali (HPC5)
schede GPU totali (HPC5)
Il nostro supercomputer si rivela prezioso per collaborazioni che oltrepassano i confini del settore energetico. Nel centro di ricerca congiunto Eni-CNR di Lecce viene utilizzato per realizzare modelli meteoclimatici dell’Artico, mentre in quello di Gela è impiegato nello studio dei magneti superconduttori per la fusione a confinamento magnetico. In collaborazione con il consorzio interuniversitario Cineca di Bologna, inoltre, ha reso possibile un esperimento di supercalcolo molecolare per identificare i farmaci più adatti contro il virus SARS-CoV-2. Infine, sempre nell’ambito del supercalcolo, per guardare verso quella che possiamo considerare la nuova frontiera degli high performance computer, collaboriamo con la società PASQAL, nella quale Eni ha investito attraverso il proprio veicolo di corporate venture capital Eni Next; PASQAL opera nel campo dei supercomputer quantistici applicabili anche all’industria energetica.