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Oppure , la nostra nuova soluzione di intelligenza artificiale.

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Il nostro percorso di decarbonizzazione

Le nostre azioni concrete per arrivare alla decarbonizzazione dei processi e dei prodotti entro il 2050.

Pale eoliche su colline verdi

Le tappe verso la Neutralità Carbonica

La trasformazione industriale che abbiamo avviato ha l’obiettivo di decarbonizzare progressivamente le nostre attività, coinvolgendo tutte le linee di business. Accompagniamo la transizione energetica con un approccio graduale e ordinato, valorizzando le competenze maturate nei business tradizionali e integrandole con soluzioni innovative. Agiamo attraverso interventi di efficienza energetica e progetti ispirati ai principi dell’economia circolare, investiamo nelle fonti rinnovabili, sviluppiamo tecnologie per la cattura e lo stoccaggio della CO₂, ampliamo l’offerta di prodotti e servizi a minore impatto emissivo. Operiamo una diversificazione delle fonti a livello geografico e tecnologico, per garantire un’energia efficiente, sicura, sostenibile e accessibile a un numero sempre crescente di persone. Puntando alla neutralità carbonica al 2050, la nostra strategia di decarbonizzazione definisce obiettivi intermedi di riduzione delle emissioni GHG che prevede prima l’azzeramento delle emissioni nette (Scope 1+2) del business upstream al 2030 e di tutta Eni (Scope 1+2) al 2035, per poi raggiungere l’azzeramento netto al 2050 di tutte le emissioni GHG Scope 1, 2 e 3 in termini assoluti e di intensità, a conferma di un piano di crescita e trasformazione che coinvolge l’intera catena del valore.  

La strategia per raggiungere Net Zero

Puntiamo a ottimizzare e valorizzare il portafoglio Oil & Gas riducendone progressivamente le emissioni, insieme all’espansione nelle energie rinnovabili, nell’economia circolare e nell’offerta di nuove soluzioni energetiche e servizi. Il piano è supportato da attività trasversali che mirano a ottimizzare le soluzioni esistenti e a ricercare innovazioni break-through in grado di accelerare il percorso verso la neutralità carbonica.

La tabella descrive i principali obiettivi di decarbonizzazione di Eni dal 2025 al 2050.
La tabella è composta da tre righe principali a loro volta suddivise in righe secondarie. Le colonne, invece, si riferiscono a sei annate: 2025, 2025, 2030, 2035, 2040, 2050.
La prima riga principale si riferisce alle GHG Emissions e cioè alle emissioni di gas a effetto serra, questi KPI sono utilizzati nel Sustainability-Linked Financing Framework di Eni. Gli obiettivi includono solo la quota di CO₂ stoccata da Eni. Questa riga è composta da tre righe secondarie.
Nella prima riga secondaria "Net Carbon Footprint Scope 1+2 rispetto al 2018" (Impronta Carbonica Netta Scope 1+2), è indicata una riduzione delle emissioni GHG upstream del 65% nel 2025, nel 2030 si punta al raggiungimento del Net Zero nell’Upstream, mentre nel 2035 è indicato il raggiungimento Net Zero di tutta Eni. Nella seconda riga secondaria l'indicatore "Net GHG Lifecycle emissions Scope 1+2+3 rispetto al 2018" (Emissioni GHG sull’intero ciclo di vita Scope 1+2+3 rispetto al 2018) è indicato in riduzione nel 35% del 2030, nel 2035 del 55%, e nel 2040 del 80%, con l’obiettivo Net Zero di Eni nel 2050. Nella terza riga secondaria della riga GHG Emissions, per l''indicatore "Net Carbon Intensity Scope 1+2+3 rispetto al 2018" (Intensità di Carbonio Scope 1+2+3) è indicata una riduzione del 15% nel 2030 e del 50% nel 2040 e il raggiungimento Net Zero di Eni nel 2050.
Si passa quindi alla seconda riga principale “Upstream Flaring & Methane Emissions” e cioè alle emissioni legate all’upstream (estrazione e produzione), dovute sia al flaring (gas bruciato in torcia) sia alle emissioni di metano. Questi KPI comprendono sia gli asset gestiti direttamente sia gli asset congiunti.
Questa riga principale è composta da tre righe secondarie.
In questo caso, nella prima riga secondaria, l'indicatore "Routine Flaring" indica l’obiettivo zero emissioni nel 2026. La percentuale di raggiungimento di questo obiettivo per gli asset operativi entro il 2025; il progresso degli asset congiunti è soggetto all'esecuzione dei progetti in Libia, il cui completamento è attualmente previsto entro il 2026.
Nella seconda riga secondaria "Fugitive methane rispetto al 2014" (emissioni fuggitive di metano rispetto al 201$) è indicato l’obiettivo di riduzione del 80% delle emissioni fuggitive di metano nel 2025 rispetto al 2014, già raggiunta nel 2019. Nella terza riga della riga principale “Upstream Flaring & Methane Emissions”, l’intensità emissiva di metano è indicata come "ben al di sotto dello 0,2%" nel 2025.
Nella settima e ultima riga l'indicatore "Carbon Offset, incluse le natural climate solutions" (attività di compensazione delle emissioni, incluse quelle ottenute dalla gestione di sistemi naturali), indica nel 2030 circa 15 Mton/y (milioni di tonnellate all’anno) di emissioni CO₂ compensate, circa 20 Mton/y nel 2040 e meno di 25 Mton di emissioni CO₂ compensate nel 2050."

I principali obiettivi di decarbonizzazione

tabella con i principali obiettivi di decarbonizzazione
tabella con i principali obiettivi di decarbonizzazione
  • (1) KPI utilizzati nel Sustainability-Linked Financing Framework di Eni. Gli obiettivi includono solo la quota di CO₂ stoccata da Eni.
  • (2) I KPI comprendono sia gli asset gestiti direttamente sia gli asset congiunti.
  • (3) Percentuale di raggiungimento del nostro obiettivo per gli asset operativi entro il 2025; il progresso degli asset congiunti è soggetto all'esecuzione dei progetti in Libia, il cui completamento è attualmente previsto entro il 2026.

Le principali leve di decarbonizzazione

Le leve individuate da Eni nel proprio Piano di decarbonizzazione interessano in maniera trasversale i diversi business e vengono adottate e modulate in maniera mirata e con orizzonti temporali che tengono conto della maturità tecnologica e commerciale delle singole soluzioni. Oltre a proseguire le azioni già avviate, come gli interventi su flaring e metano, efficienza energetica e azioni di portafoglio, le principali iniziative future riguardano:

  • nell’Upstream, il miglioramento delle performance in termini di efficienza e una crescita progressiva della componente gas inclusi i condensati, sul totale della produzione (oltre il 60% al 2030 e il 90% dopo il 2040) contribuiscono a contenere l’aumento delle emissioni derivanti dalle produzioni di idrocarburi
  • nel Downstream, lo sviluppo dei biocarburanti offre un’opportunità di conversione e di ridimensionamento dell’attuale capacità di raffinazione tradizionale di Eni e contribuisce in modo significativo alla decarbonizzazione del trasporto hard-to-abate come l’aviazione, il trasporto marittimo e il trasporto pesante
  • i biocarburanti insieme all’espansione delle attività nella generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili ampliano l’offerta di soluzioni lower carbon
  • i progetti di Carbon Capture and Storage (CCS), offrono una soluzione complementare alla riduzione delle emissioni residue delle proprie attività difficili da abbattere con le tecnologie esistenti. Infine, la compensazione delle emissioni residue avviene tramite offset principalmente attraverso iniziative di Natural Climate Solutions focalizzate sulla protezione, conservazione e gestione più sostenibile delle foreste.

Rischi connessi al cambiamento climatico

Il processo di gestione dei rischi connessi al cambiamento climatico si inserisce nell’ambito del Modello di Risk Management Integrato (RMI), che abbiamo sviluppato per supportare il management nel processo decisionale, rafforzando la consapevolezza del profilo di rischio e delle relative mitigazioni. I rischi connessi al climate change sono individuati, valutati e gestiti considerando sia i rischi legati alla transizione energetica (evoluzione del mercato, temi normativi e legali, evoluzione tecnologica e aspetti reputazionali) sia i rischi fisici (acuto e cronico), attraverso un approccio integrato e trasversale che coinvolge le funzioni competenti nonché le linee di business.

Rischi di transizione

  • Incertezza sullo sviluppo dei mercati per nuovi prodotti
  • cambiamento delle preferenze dei consumatori (es. declino della domanda globale di idrocarburi).
  • Introduzione di nuovi obblighi di disclosure climatica
  • incertezza sull'evoluzione del framework normativo con potenziali impatti sulla strategia di lungo termine 
  • procedimenti in materia di climate change e greenwashing.
  • Redditività e rischi specifici di tecnologia per la transizione
  • ritardi nello sviluppo delle tecnologie e delle filiere tecnologiche necessarie a rispondere ai target di decarbonizzazione
  • mancato presidio di tecnologie che si rivelano importanti al fini della transizione.
  • Deterioramento dell'immagine del settore a fronte di accuse di greenwashing
  • deterioramento dell'appeal del settore/azienda per talent attraction & retention
  • minore attrattività del settore nei confronti degli investitori/finanziatori e potenziale rischio disinvestimento.

Net Zero, il nostro percorso di decarbonizzazione

Puntiamo a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, attraverso un piano scandito da obiettivi progressivi che coinvolge tutti i settori.

Eni for 2024. Naviga lo speciale interattivo

Nel Report di Sostenibilità scopri storie, casi concreti e testimonianze sul nostro contributo a una transizione energetica socialmente equa.

Persona seduta a una scrivania che lavora al computer portatile; sullo schermo è visibile una schermata con la scritta "Eni for 2024". Sulla scrivania ci sono piante, post-it colorati e un quaderno.