Promuoviamo Programmi per lo Sviluppo e iniziative di accesso all’energia a favore delle comunità nei territori che ospitano le nostre attività. Garantire l’accesso all’energia significa rispondere ai bisogni primari delle comunità, dalla salute all’istruzione, passando per il sostegno alle imprese locali e la creazione di opportunità di lavoro.
Il nostro approccio distintivo, definito “Dual Flag”, si basa sul rispetto dell’individuo e sulla disponibilità a impegnarci nei territori in cui siamo presenti per favorire lo sviluppo. Le Alleanze per lo sviluppo si fondano su un profondo rispetto delle persone, sulla conoscenza delle istanze locali e su partnership con enti nazionali e internazionali sviluppate e consolidate negli anni. Ispirate anche dagli Accordi di Parigi e ai Principi Guida su Imprese e Diritti Umani, queste collaborazioni moltiplicano gli impatti delle iniziative avviate nei Paesi, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030. Sosteniamo iniziative a favore delle comunità locali per prevenire la violenza di genere, per la creazione di opportunità di reddito, di accesso alle attività educative e produttive supportando l’indipendenza economica delle donne.
Dal 2020 aderiamo alla campagna delle Nazioni Unite contro la violenza nei confronti di donne e ragazze "16 Days of Activism against Gender-Based Violence". In linea con il tema “Investing in Prevention”, portiamo avanti iniziative a favore delle comunità locali per la prevenzione della violenza contro le donne.
Investiamo nel coinvolgimento delle donne nei propri progetti volti a creare opportunità di reddito, a partire dall’agricoltura e dalla pesca, in quanto la dipendenza economica è strettamente associata alla violenza di genere. Il Green River Project in Nigeria, ad esempio, attraverso la diversificazione delle colture, l’introduzione di nuovi input e tecnologie e la formazione di donne e giovani, ha aumentato la produttività agricola, le opportunità di lavoro in nuove cooperative ed il reddito pro capite.
Promuoviamo l’accesso all’istruzione focalizzandoci sulle barriere che limitano la partecipazione di bambine e ragazze. Questi sforzi sono essenziali ai fini della prevenzione alla violenza di genere, in quanto:
Focalizzandoci sull’accesso all’igiene mestruale, non solo si prevengono forme di violenza di genere che si diffondono a causa dell’inaccessibilità (anche economica) di prodotti igienico-sanitari, ma si agisce anche su una barriera critica per la frequenza scolastica. Ad esempio, il progetto di accesso all’educazione in Ghana, oltre alla ristrutturazione degli ambienti scolastici e dei servizi igienici e la formazione del personale docente, ha previsto attività di sensibilizzazione sulla violenza di genere e la distribuzione di prodotti per l’igiene mestruale, arrivando a raggiungere un tasso di frequenza del 100%.
Attraverso i progetti di accesso all’acqua e al clean cooking, contribuiamo alla prevenzione della violenza nei confronti delle donne, in quanto è ampiamente documentato che la raccolta di acqua e legna - attività nella maggior parte dei casi demandate alle donne - espongono ad un maggiore rischio di subire violenza di genere, in quanto avviene in aree non sempre in prossimità delle comunità. Inoltre, questi progetti liberano tempo che le donne possono impiegare per attività produttive e/o formative, supportando quindi l’indipendenza economica.
Definiamo con i Governi Programmi per lo Sviluppo Locale in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e coi Piani Nazionali di Sviluppo (Nationally Determined Contributions – NDC) basati su cinque linee di azione.
Ci impegniamo ad assicurare che le nostre attività non impattino negativamente sulla vita delle persone interessate, attraverso un modello risk-based che classifica i progetti di business.
Lo sviluppo dei progetti potrebbe richiedere l’acquisizione e/o l’utilizzo di terreni (o acque) e il conseguente displacement economico. È necessario quindi minimizzare gli impatti socioeconomici sulla loro vita, limitando il più possibile la perdita di beni o dell’accesso a beni, che genera la perdita di fonti di reddito o di risorse di sostentamento.
Il Local Content è uno strumento che supporta il dialogo con le autorità locali e fornisce una valutazione utile a indirizzare le decisioni di investimento per promuovere lo sviluppo locale. Rappresenta il valore aggiunto portato nei Paesi attraverso tre linee d’intervento:
Tracciamo ed esaminiamo tutte le istanze ricevute dai nostri stakeholder per realizzare iniziative di sviluppo sostenibile condivise con le comunità locali. Elementi chiave del processo sono l’apertura al dialogo e l’ascolto, l’inclusione, la comprensione dei punti di vista e delle aspettative degli attori coinvolti, nonché la condivisione delle scelte.
Le iniziative messe in campo da Eni riguardano sei settori di intervento:
Accesso all’energia off-grid: per promuovere l’installazione di sistemi autosufficienti e non connessi alla rete pubblica che assicurano alle comunità l’accesso ai servizi di base e contribuire allo sviluppo socio-economico locale
Tutela del territorio: per valorizzare e proteggere il patrimonio naturale locale, anche con attività di supporto alla gestione dei rifiuti nelle comunità, e per ripristinare l’ecosistema, con attività di bonifica focalizzate sul recupero della vegetazione autoctona
Diversificazione economica: per favorire la sicurezza alimentare, lo sviluppo di attività imprenditoriali, agricole, ittiche e infrastrutturali, in un’ottica di lungo termine, agevolando la creazione di nuove opportunità di lavoro per le persone e le imprese, l’empowerment femminile e giovanile
Accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari: per assicurare la disponibilità, la gestione sostenibile di acqua e i servizi igienico-sanitari per la popolazione locale
Educazione: per promuovere un accesso equo e inclusivo all’educazione e all’apprendimento di qualità
Salute delle comunità: per promuovere l’accesso alla salute e contrastare la diffusione di malattie attraverso la prevenzione e le cure necessarie.
Adottiamo strumenti in linea con i principali standard internazionali (definiti da IPIECA, WBCSD, UN, World Bank) in coerenza con gli SDGs. A guidarci sono i seguenti principi:
La conoscenza dei contesti socioeconomico, ambientale e culturale del Paese attraverso l’applicazione di strumenti riconosciuti a livello internazionale, applicati anche a livello subnazionale, come l’Indice Globale di Povertà Multidimensionale (Global MPI - Multidimensional Poverty Index), i Country profiles sui Sustainable development goals (definiti da SDSN) o le analisi di impatto sociale ed ambientale (ESHIA). Ci impegniamo ad assicurare che le nostre attività non impattino negativamente sulla vita delle persone interessate dalle attività, attraverso un modello risk-based che classifica i progetti di business e la realizzazione di valutazioni di impatto ambientale sociale e sulla salute, realizzate secondo standard internazionali integrando, se necessario, gli standard locali.
La relazione continua e biunivoca, con chi è coinvolto direttamente o indirettamente, permette l’analisi delle loro richieste (e/o eventuali reclami), la comprensione dei bisogni locali e il consolidamento della reciproca fiducia.
Il monitoraggio delle attività per identificare criticità, opportunità e rischi dal punto di vista socioeconomico e ambientale, incluso il rispetto e la promozione dei diritti umani, attraverso l’applicazione di strumenti di impact assessment (ESHIA) standard per tutti i contesti di presenza e conformi alle normative internazionali, integrando, se necessario, gli standard locali.
L’analisi dei bisogni locali, la definizione e l’implementazione di programmi di sviluppo locale (LDP) coerenti con i Piani Sviluppo Paese, l’Agenda 2030 e i Nationally Determined Contributions (NDCs).
Gestiamo la valutazione e la misurazione dello sviluppo locale attraverso l’uso di strumenti e metodologie:
Le numerose collaborazioni con istituzioni, agenzie di cooperazione e stakeholder locali consentono un approccio utile a individuare gli interventi fondamentali da attuare sul territorio.
Nel nostro percorso di decarbonizzazione, sosteniamo una transizione che consenta a tutti l'accesso economico a un'energia affidabile e sostenibile, attraverso approvvigionamenti sicuri.
Con United Nations Industrial Development Organization (UNIDO) abbiamo firmato nel 2019 una dichiarazione congiunta, istituendo un modello di cooperazione pubblico-privato pioneristico volto a contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, in particolare in Africa. La collaborazione si concentra sullo sviluppo di diverse iniziative per contribuire a una transizione energetica equa. Nella Repubblica del Congo abbiamo aperto un centro di eccellenza per le energie rinnovabili, in Mozambico favoriamo l’occupazione giovanile nel settore agricolo, nelle isole di Capo Verde abbiamo condotto uno studio di fattibilità per l’applicazione di rinnovabili onshore e offshore. Infine, nell’ambito della Global partnership for hydrogen application in industry lanciata da UNIDO, diamo supporto tecnico al tavolo di esperti nati per accelerare il dialogo strategico globale sull’idrogeno nell’industria per i Paesi in via di sviluppo.
Nell’ambito dell’iniziativa “Accesso all’Acqua” attuata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) ed Eni, in collaborazione con la Nigerian National Petroleum Corporation (NNPC) sono stati costruiti 22 impianti idrici negli Stati di Borno e Yobo, nel nord-est della Nigeria. La partnership pubblico-privata, lanciata nel 2018, ha fatto leva sulle competenze e il know-how delle parti per favorire l’accesso alle risorse idriche da parte delle comunità colpite dalla crisi umanitaria nel nord-est del Paese.
I racconti e le immagini delle attività svolte in Nigeria con la FAO: il nostro impegno concreto per migliorare l’accesso alla risorsa idrica e contribuire a mitigare la crisi climatica nel Paese.
Abbiamo completato nel 2022 il progetto avviato da Eni e United Nations Development Programme (UNDP) in Kazakistan per portare energia solare e altre misure di efficienza energetica in una scuola secondaria del Turkistan a beneficio di 1.900 studenti.
In Messico collaboriamo con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) attraverso un Memorandum D’Intesa. I primi frutti dell'accordo vedono uno studio di fattibilità, tecnica e socioculturale del Piano di Sicurezza Idrica del Sottobacino del Mezcalapa-Samaria per ridurre il rischio di disastri naturali e attività nell’ambito della gestione sostenibile del turismo come opportunità di diversificazione economica dei territori che ospitano le nostre attività, in particolare il risanamento del Parco-Museo La Venta a Villahermosa. Inoltre, lavoriamo con AVSI e il governo dello Stato di Tabasco a supporto della formazione e dell’attività scolastica di docenti e studenti. Le attività svolte includono la riqualifica di 13 scuole, la distribuzione di materiale scolastico per scuole elementari, lo sviluppo di competenze attraverso corsi e workshop e il coinvolgimento delle comunità locali nelle attività educative.
Nell’ambito dei progetti per l’accesso all’energia da fonti rinnovabili avviati con l’Associazione Volontari per il Servizio Internazionale (AVSI), Eni è impegnata anche in Kenya con l’installazione di pannelli solari dotati di tecnologia OPV - Organic Photovoltaic Panels in scuole e altre strutture comunitarie.
La partnership nata nel 2020, è proseguita nel 2022 con la firma di un Accordo d’Intesa che prevede la collaborazione in progetti di diversificazione economica, educazione e formazione professionale in Africa. L'iniziativa vede coinvolte l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (UCSC) nella promozione dell'imprenditorialità (specialmente femminile) e dell'occupazione giovanile, stimolando l'internazionalizzazione delle nuove imprese.
Dal 2019 attuiamo un programma di formazione tecnico-professionale in collaborazione con la Direzione Provinciale di Cabo Delgado per la scienza e la tecnologia, l'istruzione professionale superiore e tecnica, l'Istituto Superiore Don Bosco e i Collegi e gli Istituti del Canada. L’obiettivo è sostenere il miglioramento delle capacità tecniche dei giovani, fornendo assistenza all'Istituto Industriale e Commerciale di Pemba (IICP). Abbiamo contribuito alla formazione e alla certificazione degli insegnanti e dei dirigenti dell'IICP, fornito attrezzature industriali, strumentazione e costruito un laboratorio. Mettiamo inoltre a disposizione borse di studio e corsi professionali.
Abbiamo sviluppato con l’ateneo meneghino differenti metodologie per misurare gli impatti generati sul territorio, valutando il valore economico apportato dalla nostra presenza e analizzando i benefici sociali generati. Le metodologie sono definite in accordo con metriche già utilizzate da organismi internazionali e validate da istituti di ricerca e accademici. I principali strumenti sviluppati sono l’Eni Local Content Evaluation (ELCE) Model e l’Eni Impact Tool. A oggi il modello ELCE è stato applicato ai progetti CCS Ravenna Fase 1, i progetti Congo LNG e Baleine in Costa d’Avorio, OCTP in Ghana, East Hub, West Hub, Quiluma & Maboqueiro in Angola, Zohr in Egitto, Coral South in Mozambico, Area 1 in Messico, oltre che ai siti operativi italiani di Ravenna, Sannazzaro de’ Burgondi e Val d’Agri. L’Eni Impact Tool è stato applicato a progetti di accesso all’energia in Congo (Centrale Électrique du Congo) e in alcune comunità nel delta del Niger.
Collaboriamo con la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano su differenti progetti e con molteplici applicazioni sul campo. In Congo lavoriamo per sviluppare iniziative in ambito agro-zootecnico e di supporto alle attività del Centre d'Appui Technique et Ressources Professionnelles (CATREP).
Le nostre collaborazioni sono frutto di un impegno condiviso per contribuire a fornire energia alla popolazione di un mondo in crescita.