La Corporate Governance di Eni ha una struttura tradizionale e si fonda sui principi di integrità, trasparenza e correttezza.
La Corporate Governance di Eni è il sistema di amministrazione e controllo della società e cioè l’insieme dei meccanismi e delle regole, giuridiche e tecniche, che assicura un governo dell’impresa efficace ed efficiente con l’obiettivo di creare valore nel medio-lungo periodo per gli azionisti, tenendo conto degli interessi di tutti gli stakeholder.
La Corporate Governance è un elemento fondante del modello di business di Eni: affiancata alla strategia d’impresa, ci sostiene nella costruzione del rapporto di fiducia con i nostri stakeholder contribuendo al raggiungimento dei risultati di business e alla creazione di valore sostenibile nel lungo periodo.
Società quotata sui mercati regolamentati di Milano e New York, Eni adotta il sistema tradizionale di amministrazione e controllo, dove la gestione aziendale è affidata al Consiglio di Amministrazione e le funzioni di vigilanza sono attribuite al Collegio Sindacale. La revisione legale dei conti, inoltre, è affidata a una società di revisione esterna. La presenza del Ministero dell’economia e delle finanze come azionista rilevante, infine, comporta la vigilanza sulla gestione finanziaria da parte della Corte dei conti e l’applicazione di alcune disposizioni speciali.
Eni è soggetta alle norme generali per le società quotate e a quelle speciali relative all’attività svolta. A queste norme si aggiungono quelle connesse alla detenzione di attivi di rilevanza strategica nel settore dell'energia (Golden Powers di cui alla legge n. 56/2012) e ai limiti di possesso azionario.
La gestione finanziaria di Eni è sottoposta al controllo, a fini di tutela della finanza pubblica, della Corte dei conti (a norma dell’art. 12 della Legge 21 marzo 1958, n. 259), controllo esercitato da un magistrato nominato dal Presidente della Corte stessa, che assiste alle sedute degli organi di amministrazione e di revisione.
Dal 1° gennaio 2024 l’attività è svolta dal Magistrato della Corte dei conti Giovanni Coppola, nominato con deliberazione del 7-8 novembre 2023 dal Consiglio di Presidenza della Corte dei conti.
Il Consiglio di Amministrazione ha definito i principi inderogabili posti alla base del sistema di Corporate Governance di Eni, ponendo l’integrità e la trasparenza alla base dell’architettura societaria. Inoltre, la Società promuove e partecipa ad iniziative per migliorare il proprio sistema interno e quello nazionale.
Tra le altre iniziative, si segnala la partecipazione all’Enacting Purpose Initiative, il cui report finale contiene approfondimenti su come i consigli di amministrazione ed i senior executives possono governare il “purpose” della propria organizzazione, incluso un nuovo modello di governance denominato SCORE. Il report finale è disponibile sul sito Enacting Purpose Initiative e su quello della Saïd Business School dell’Università di Oxford.
Eni ha anche partecipato a gruppi di lavoro associativi per l’approfondimento di temi oggetto di interventi normativi europei quali gli obblighi di rendicontazione e i doveri di diligenza in materia di sostenibilità.
La Corporate Governance di Eni si fonda sui principi di integrità, trasparenza e correttezza e nel corso degli anni ha ricevuto importanti riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, in particolare per la chiarezza e trasparenza nella comunicazione. Di seguito i risultati di Governance conseguiti nel 2025.
Eni si è confermata, per il secondo anno consecutivo, al primo posto tra le società del segmento FTSE-MIB di Borsa Italiana dell’Indice di Eccellenza della Governance (EG Index 2025) di TEHA – The European House Ambrosetti.
L’EG Index monitora annualmente, sulla base dei dati riferiti all’esercizio precedente, la qualità della corporate governance delle società quotate italiane e offre una visione d’insieme delle principali aree che compongono il sistema di governance.
In particolare, Eni ha ottenuto risultati di eccellenza in tutte le aree di analisi dell’Index, che riguardano: struttura e rappresentanza dell’azionariato, composizione e funzionamento del Consiglio di Amministrazione, meccanismi di remunerazione e incentivazione, sistema dei controlli e di gestione dei rischi e governance della sostenibilità.
Società quotata sui mercati regolamentati di Milano e New York, Eni adotta il sistema tradizionale di amministrazione e controllo, dove la gestione aziendale è affidata al Consiglio di Amministrazione e le funzioni di vigilanza sono attribuite al Collegio Sindacale. La revisione legale dei conti, inoltre, è affidata a una società di revisione esterna. La presenza del Ministero dell’economia e delle finanze come azionista rilevante, infine, comporta la vigilanza sulla gestione finanziaria da parte della Corte dei conti e l’applicazione di alcune disposizioni speciali.
Eni è soggetta alle norme generali per le società quotate e a quelle speciali relative all’attività svolta. A queste norme si aggiungono quelle connesse alla detenzione di attivi di rilevanza strategica nel settore dell'energia (Golden Powers di cui alla legge n. 56/2012) e ai limiti di possesso azionario.
La gestione finanziaria di Eni è sottoposta al controllo, a fini di tutela della finanza pubblica, della Corte dei conti (a norma dell’art. 12 della Legge 21 marzo 1958, n. 259), controllo esercitato da un magistrato nominato dal Presidente della Corte stessa, che assiste alle sedute degli organi di amministrazione e di revisione.
Dal 1° gennaio 2024 l’attività è svolta dal Magistrato della Corte dei conti Giovanni Coppola, nominato con deliberazione del 7-8 novembre 2023 dal Consiglio di Presidenza della Corte dei conti.
Il Consiglio di Amministrazione ha definito i principi inderogabili posti alla base del sistema di Corporate Governance di Eni, ponendo l’integrità e la trasparenza alla base dell’architettura societaria. Inoltre, la Società promuove e partecipa ad iniziative per migliorare il proprio sistema interno e quello nazionale.
Tra le altre iniziative, si segnala la partecipazione all’Enacting Purpose Initiative, il cui report finale contiene approfondimenti su come i consigli di amministrazione ed i senior executives possono governare il “purpose” della propria organizzazione, incluso un nuovo modello di governance denominato SCORE. Il report finale è disponibile sul sito Enacting Purpose Initiative e su quello della Saïd Business School dell’Università di Oxford.
Eni ha anche partecipato a gruppi di lavoro associativi per l’approfondimento di temi oggetto di interventi normativi europei quali gli obblighi di rendicontazione e i doveri di diligenza in materia di sostenibilità.
La Corporate Governance di Eni si fonda sui principi di integrità, trasparenza e correttezza e nel corso degli anni ha ricevuto importanti riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, in particolare per la chiarezza e trasparenza nella comunicazione. Di seguito i risultati di Governance conseguiti nel 2025.
Eni si è confermata, per il secondo anno consecutivo, al primo posto tra le società del segmento FTSE-MIB di Borsa Italiana dell’Indice di Eccellenza della Governance (EG Index 2025) di TEHA – The European House Ambrosetti.
L’EG Index monitora annualmente, sulla base dei dati riferiti all’esercizio precedente, la qualità della corporate governance delle società quotate italiane e offre una visione d’insieme delle principali aree che compongono il sistema di governance.
In particolare, Eni ha ottenuto risultati di eccellenza in tutte le aree di analisi dell’Index, che riguardano: struttura e rappresentanza dell’azionariato, composizione e funzionamento del Consiglio di Amministrazione, meccanismi di remunerazione e incentivazione, sistema dei controlli e di gestione dei rischi e governance della sostenibilità.