La Corporate Governance di Eni ha una struttura tradizionale e si fonda sui principi di integrità, trasparenza e correttezza.
La Corporate Governance di Eni è il sistema di amministrazione e controllo della società e cioè l’insieme dei meccanismi e delle regole, giuridiche e tecniche, che assicura un governo dell’impresa efficace ed efficiente con l’obiettivo di creare valore nel medio-lungo periodo per gli azionisti, tenendo conto degli interessi di tutti gli stakeholder.
La Corporate Governance è un elemento fondante del modello di business di Eni: affiancata alla strategia d’impresa, ci sostiene nella costruzione del rapporto di fiducia con i nostri stakeholder contribuendo al raggiungimento dei risultati di business e alla creazione di valore sostenibile nel lungo periodo.
Società quotata sui mercati regolamentati di Milano e New York, Eni adotta il sistema tradizionale di amministrazione e controllo, dove la gestione aziendale è affidata al Consiglio di Amministrazione e le funzioni di vigilanza sono attribuite al Collegio Sindacale. La revisione legale dei conti, inoltre, è affidata a una società di revisione esterna. La presenza del Ministero dell’economia e delle finanze come azionista rilevante, infine, comporta la vigilanza sulla gestione finanziaria da parte della Corte dei conti e l’applicazione di alcune disposizioni speciali.
Eni è soggetta alle norme generali per le società quotate e a quelle speciali relative all’attività svolta. A queste norme si aggiungono quelle connesse alla detenzione di attivi di rilevanza strategica nel settore dell'energia (Golden Powers di cui alla legge n. 56/2012) e ai limiti di possesso azionario.
Il Consiglio di Amministrazione ha definito i principi inderogabili posti alla base del sistema di Corporate Governance di Eni, ponendo l’integrità e la trasparenza alla base dell’architettura societaria. Inoltre, la Società promuove e partecipa ad iniziative per migliorare il proprio sistema interno e quello nazionale.
Tra le altre iniziative, si segnala la partecipazione all’Enacting Purpose Initiative, il cui report finale contiene approfondimenti su come i consigli di amministrazione ed i senior executives possono governare il “purpose” della propria organizzazione, incluso un nuovo modello di governance denominato SCORE. Il report finale è disponibile sul sito Enacting Purpose Initiative e su quello della Saïd Business School dell’Università di Oxford.
Eni ha anche partecipato a gruppi di lavoro associativi per l’approfondimento di temi oggetto di interventi normativi europei quali gli obblighi di rendicontazione e i doveri di diligenza in materia di sostenibilità.
La Corporate Governance di Eni si fonda sui principi di integrità, trasparenza e correttezza e nel corso degli anni ha ricevuto importanti riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, in particolare per la chiarezza e trasparenza nella comunicazione. Di seguito i risultati di Governance conseguiti nel 2024.
Eni si posiziona ai vertici della classifica Webranking Europe 500 (2024-2025) ottenendo il secondo posto nel settore Energy & Utilities. Si conferma, inoltre, tra le Top 10 società in Europa nella classifica generale Europe 500, posizionandosi al quarto posto e ottenendo il punteggio più alto a livello europeo per, in particolare, la trasparenza e completezza delle informazioni ESG, la presentazione e l’evoluzione dell'identità e delle attività aziendali.
Webranking, condotta da Lundquist in collaborazione con la società svedese Comprend e giunta alla sua 28esima edizione, è la principale indagine in Europa che valuta la trasparenza della comunicazione Corporate e finanziaria sui canali digitali delle principali società quotate. All'interno del campione della ricerca Europe 500 (2024-2025) sono state incluse, quest'anno, 29 società italiane. La ricerca poggia su più di 270 criteri di valutazione per misurare la trasparenza digitale delle aziende.
Eni ha ottenuto il primo posto della classifica delle società non finanziarie del FTSE-MIB dell’Indice di Eccellenza della Governance (EG Index 2024) di TEHA – The European House - Ambrosetti, volto a monitorare la qualità della corporate governance delle società quotate italiane.
L’EG Index offre una visione d’insieme delle principali arre che compongono il sistema di governance delle società quotate.
In particolare, le aree di analisi dell’EG Index sono: struttura e rappresentanza dell’azionariato, composizione e funzionamento del Consiglio di Amministrazione, meccanismi di remunerazione e incentivazione, sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e governance della sostenibilità.
Eni si posiziona, dunque, al vertice della classifica, confermando il proprio impegno per una governance di eccellenza, in grado di contribuire ad un approccio strategico e integrato del modello di business, orientato alla creazione di valore sostenibile.
Eni si conferma anche nel 2024 ai vertici dell’ESG Identity Corporate Index (ex Integrated Governance Index), posizionandosi al secondo posto nella TOP10.
L’ESG Identity Corporate Index è un indice quantitativo, costruito sulla base di un questionario rivolto alle aziende, che misura l’integrazione della sostenibilità nelle strategie aziendali.
La valutazione di eccellenza raggiunta ancora una volta in ambito ESG è un'importante dimostrazione della coerenza e determinazione dell’impegno di Eni verso la sostenibilità e la responsabilità aziendale.
Società quotata sui mercati regolamentati di Milano e New York, Eni adotta il sistema tradizionale di amministrazione e controllo, dove la gestione aziendale è affidata al Consiglio di Amministrazione e le funzioni di vigilanza sono attribuite al Collegio Sindacale. La revisione legale dei conti, inoltre, è affidata a una società di revisione esterna. La presenza del Ministero dell’economia e delle finanze come azionista rilevante, infine, comporta la vigilanza sulla gestione finanziaria da parte della Corte dei conti e l’applicazione di alcune disposizioni speciali.
Eni è soggetta alle norme generali per le società quotate e a quelle speciali relative all’attività svolta. A queste norme si aggiungono quelle connesse alla detenzione di attivi di rilevanza strategica nel settore dell'energia (Golden Powers di cui alla legge n. 56/2012) e ai limiti di possesso azionario.
Il Consiglio di Amministrazione ha definito i principi inderogabili posti alla base del sistema di Corporate Governance di Eni, ponendo l’integrità e la trasparenza alla base dell’architettura societaria. Inoltre, la Società promuove e partecipa ad iniziative per migliorare il proprio sistema interno e quello nazionale.
Tra le altre iniziative, si segnala la partecipazione all’Enacting Purpose Initiative, il cui report finale contiene approfondimenti su come i consigli di amministrazione ed i senior executives possono governare il “purpose” della propria organizzazione, incluso un nuovo modello di governance denominato SCORE. Il report finale è disponibile sul sito Enacting Purpose Initiative e su quello della Saïd Business School dell’Università di Oxford.
Eni ha anche partecipato a gruppi di lavoro associativi per l’approfondimento di temi oggetto di interventi normativi europei quali gli obblighi di rendicontazione e i doveri di diligenza in materia di sostenibilità.
La Corporate Governance di Eni si fonda sui principi di integrità, trasparenza e correttezza e nel corso degli anni ha ricevuto importanti riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, in particolare per la chiarezza e trasparenza nella comunicazione. Di seguito i risultati di Governance conseguiti nel 2024.
Eni si posiziona ai vertici della classifica Webranking Europe 500 (2024-2025) ottenendo il secondo posto nel settore Energy & Utilities. Si conferma, inoltre, tra le Top 10 società in Europa nella classifica generale Europe 500, posizionandosi al quarto posto e ottenendo il punteggio più alto a livello europeo per, in particolare, la trasparenza e completezza delle informazioni ESG, la presentazione e l’evoluzione dell'identità e delle attività aziendali.
Webranking, condotta da Lundquist in collaborazione con la società svedese Comprend e giunta alla sua 28esima edizione, è la principale indagine in Europa che valuta la trasparenza della comunicazione Corporate e finanziaria sui canali digitali delle principali società quotate. All'interno del campione della ricerca Europe 500 (2024-2025) sono state incluse, quest'anno, 29 società italiane. La ricerca poggia su più di 270 criteri di valutazione per misurare la trasparenza digitale delle aziende.
Eni ha ottenuto il primo posto della classifica delle società non finanziarie del FTSE-MIB dell’Indice di Eccellenza della Governance (EG Index 2024) di TEHA – The European House - Ambrosetti, volto a monitorare la qualità della corporate governance delle società quotate italiane.
L’EG Index offre una visione d’insieme delle principali arre che compongono il sistema di governance delle società quotate.
In particolare, le aree di analisi dell’EG Index sono: struttura e rappresentanza dell’azionariato, composizione e funzionamento del Consiglio di Amministrazione, meccanismi di remunerazione e incentivazione, sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e governance della sostenibilità.
Eni si posiziona, dunque, al vertice della classifica, confermando il proprio impegno per una governance di eccellenza, in grado di contribuire ad un approccio strategico e integrato del modello di business, orientato alla creazione di valore sostenibile.
Eni si conferma anche nel 2024 ai vertici dell’ESG Identity Corporate Index (ex Integrated Governance Index), posizionandosi al secondo posto nella TOP10.
L’ESG Identity Corporate Index è un indice quantitativo, costruito sulla base di un questionario rivolto alle aziende, che misura l’integrazione della sostenibilità nelle strategie aziendali.
La valutazione di eccellenza raggiunta ancora una volta in ambito ESG è un'importante dimostrazione della coerenza e determinazione dell’impegno di Eni verso la sostenibilità e la responsabilità aziendale.