L'importanza dell'acqua

L'importanza dell'acqua

Una risorsa fondamentale per la sopravvivenza del Pianeta, da preservare in ogni nostra azione.

di Eni Staff
9 min di lettura
di Eni Staff
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La salvaguardia di una risorsa limitata e sempre più sfruttata come l’acqua è centrale nel percorso di sviluppo sostenibile globale. Il rispetto del Pianeta è parte integrante della nostra mission, ambito in cui siamo attenti a promuovere un approccio responsabile anche all'uso dell'acqua, una risorsa vitale per la Terra e per l'uomo.

Proseguendo la trasformazione avviata nel 2014, vogliamo essere leader nella transizione energetica verso un futuro net-zero e continuare a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici quali la scarsità idrica e la desertificazione, riconoscendo la salvaguardia della risorsa idrica come parte integrante di questo obiettivo. Nel 2021 abbiamo rafforzato il nostro impegno pubblicando il Posizionamento Eni sull’acqua, un ulteriore passo concreto verso il rafforzamento degli impegni previsti dal CEO Water Mandate e in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, agendo in sintonia con le esigenze del territorio, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo sociale e salvaguardare gli ecosistemi. 

Abbiamo adottato da tempo un approccio integrato e trasversale, che coinvolge funzioni specialistiche e linee di business e che ci consente di mappare e monitorare il rischio idrico per individuare le aree più vulnerabili e definire azioni volte alla mitigazione del rischio idrico.

Gli impegni di Eni sull'acqua
Gli impegni di Eni sull'acqua

Anche nel 2022 abbiamo rinnovato il nostro impegno a ridurre i prelievi di acqua dolce proveniente da acquedotto, falda o superficie mediante l’utilizzo di acqua di minor pregio (acqua meteorica, di falda bonificata, acqua reflua trattata o acqua dissalata). Ad esclusione dei prelievi effettuati per terzi, i prelievi di acqua dolce utilizzati nei processi produttivi Eni si sono ridotti del 2% rispetto al 2021.

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La gestione sostenibile dell’acqua come impegno: il CEO Water Mandate

Per dare un segnale chiaro del nostro impegno abbiamo deciso di aderire, primi tra le aziende del settore energetico, al CEO Water Mandate dello UN Global Compact, un’iniziativa delle Nazioni Unite che vincola le aziende partecipanti a migliorare la gestione dell’acqua nelle loro attività e in sintonia con il territorio.

Il CEO Water Mandate è un’iniziativa delle Nazioni Unite supportata da oltre 240 compagnie di diversi settori. Il suo obiettivo è incoraggiare le imprese a intraprendere azioni concrete per un uso sostenibile dell’acqua nei processi industriali e a sviluppare collaborazioni nei territori in cui si opera al fine di salvaguardare la risorsa idrica. Gli aderenti si impegnano, nel primo dei elementi chiave, a migliorare le performance aziendali in sei ambiti specifici (Direct Operations, Supply Chain & Watershed Management, Collective Action, Public Policy e Community Engagement), riferendo annualmente sui progressi compiuti. Contribuire alla sicurezza idrica e agli obiettivi di sviluppo sostenibile è una delle principali missioni mandato.

Performance tool

Di seguito i Key Performance Indicator (KPI) relativi al quinquennio 2018-2022.

Water Security: Eni e la protezione delle risorse idriche

Abbiamo ottenuto lo score B nel questionario CDP Water Security, che valuta la trasparenza e la gestione delle risorse idriche, in linea con la valutazione del settore O&G. CDP è una Organizzazione non-profit che valuta le performance e le strategie delle imprese quotate in borsa sul clima, sulla risorsa idrica e sulla sostenibilità delle biomasse impiegate nei processi produttivi. Il valore dello score orienta le aziende verso la riduzione degli impatti ambientali e sulla salvaguardia della risorsa idrica e la protezione delle foreste, incoraggia a capitalizzare le opportunità e guida l'azione di investitori e clienti verso un mondo più sostenibile.

Eni CDP Water Security 2022
Eni CDP Water Security 2023

L'importanza dell'acqua
L'importanza dell'acqua

L’acqua negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite

L’ accesso universale all’acqua pulita è un aspetto essenziale del mondo in cui vogliamo vivere, così come affermato dall’Obiettivo 6 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Sullo stesso tema, l’Obiettivo 14 punta a proteggere gli ecosistemi marini e costieri, riducendo la contaminazione marina e l’acidificazione degli oceani attraverso la diffusione di pratiche ittiche sostenibili e la ricerca scientifica. Infine, anche l’Obiettivo 15 concorre indirettamente a preservare l’acqua e a salvaguardare la biodiversità tramite la protezione e il ripristino degli ecosistemi terrestri.

 

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Agenda 2030

La biodiversità per Eni

Un longform che illustra definizioni e concetti base legati alla biodiversità e ai servizi ecosistemici, tra i quali l'acqua è un elemento fondamentale, tutti temi a cui lavoriamo costantemente, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

Vai al longform

Eni Rewind e il trattamento delle acque

Eni Rewind esegue interventi di bonifica della falda in tutto il territorio nazionale attraverso un sistema integrato costituito da barriere idrauliche, che evitano la migrazione dei contaminanti, e impianti di trattamento delle acque (TAF):

  • oltre 1.400 pozzi di emungimento
  • oltre 5.200 pozzi di monitoraggio 
  • 43 impianti di trattamento delle acque, di cui 26 di proprietà.

Tutti gli impianti di trattamento risultano conformi alle migliori tecnologie disponibili in linea con le Best Available Technology – BAT e Best Available Technology Not Entailing Excessive Cost – BATNEEC, automatizzati e digitalizzati allo scopo di poter esser gestiti da remoto. 

Nel 2022 la società ambientale di Eni ha trattato circa 35 milioni di metri cubi di acqua, recuperandone circa 10 milioni per il riuso nei siti industriali o per scopi ambientali attraverso la reimmissione in falda e nei corpi idrici superficiali. Nei siti di Priolo, Gela, Porto Torres, Assemini e Brindisi sono state installate ed attivate apposite sezioni per la produzione di acqua demineralizzata da destinare all’utilizzo negli stabilimenti. In altri casi, come per esempio a Manfredonia, l’acqua trattata viene reiniettata in falda in modo da ripristinare le condizioni naturali degli acquiferi e al tempo stesso ovviare al rischio di intrusione del cuneo salino. La società gestisce anche gli impianti di trattamento delle acque reflue industriali a Manfredonia, Gela, Assemini ed urbane a Gela e Cengio.

La ricerca al servizio delle acque: le tecnologie e-hyrec® ed e-lorec®

Sviluppare e sperimentare soluzioni sempre più innovative e superare eventuali criticità legate alla metodologia degli interventi di bonifica è per Eni Rewind di fondamentale importanza. Da questa necessità nascono i due dispositivi automatici e-hyrec® e e-lorec®, realizzati in collaborazione con la ricerca Eni, per la rimozione selettiva di idrocarburi dalle acque di falda contaminate. Il cuore della tecnologia e-hyrec® consiste in un filtro idrofobico in grado di separare ed estrarre dalla falda solo la quota di contaminante (LNAPL – Light Non Aqueos Phase Liquid), con un sostanziale azzeramento dei quantitativi di acqua e rifiuti inviati a smaltimento e con una riduzione importante dei tempi di estrazione del surnatante. Nel 2022, grazie alle circa 60 unità installate in siti Eni e di clienti terzi, sono stati recuperati circa 500 tonnellate di olio surnatante, evitando di smaltire oltre 2.000 tonnellate di rifiuto equivalente. La tecnologia e-lorec®, in corso di sperimentazione, prevede invece la rimozione del DNAPL (Dense Non-Aqueous Phase Liquid) dalle acque sotterranee. Nel corso del 2022 sono stati completati i test di validazione in campo nei siti di Cengio, Porto Torres e Roma Ostiense.

Gestione efficiente e integrata nel territorio

La nostra strategia per salvaguardare la risorsa idrica e ridurre i prelievi di acqua dolce prevede una gestione efficiente e integrata nel territorio delle acque necessarie alle attività operative. Ecco i principali ambiti in cui interveniamo:

Diamo priorità alle aree a stress idrico e attraverso il riutilizzo di acque reflue (di bassa qualità provenienti da attività domestiche/industriali) riduciamo i prelievi di alta qualità presso:

  • la raffineria di Livorno
  • il polo petrolchimico di Ravenna, dove dal 2025 sarà operativo un impianto per ridurre i prelievi di almeno 0,4 Mm3 all’anno
  • il polo petrolchimico di Brindisi, oltre al già operativo impianto di dissalazione, entro il 2026 sarà operativo un impianto per il riutilizzo di circa 0,5 Mm3 di acqua reflua l’anno
  • bioraffineria di Gela, dove gestiamo le acque reflue urbane e ne riutilizziamo una parte per scopi industriali.

Siamo impegnati a valorizzare le acque provenienti da attività di bonifica attraverso processi che rendono possibile il loro riutilizzo per scopi industriali. Un esempio sono le iniziative di Eni Rewind nei siti di Porto Torres, Priolo, Assemini, Manfredonia e Gela dove l’acqua di falda contaminata viene utilizzata per produrre acqua demineralizzata, sostituendo i prelievi di acqua dolce.

Progetti e ottimizzazioni per il riuso delle acque altrimenti scaricate nel mare dopo il loro trattamento sono presenti presso:

  • il polo petrolchimico di Porto Torres
  • la bioraffineria Gela.

Nel 2022 circa il 60% del fabbisogno idrico della di Gela è stato soddisfatto da acque di bassa qualità (reflua urbana e da bonifica). 

Attraverso il trattamento e il riutilizzo delle acque di produzione, lavoriamo per limitare le attività di smaltimento. In particolare, è in fase di autorizzazione il progetto Viggiano Blue Water, un impianto per il trattamento e il recupero per uso industriale delle acque di produzione del Centro Olio Val d’Agri in Basilicata.

Una delle leve per ridurre i prelievi di acqua dolce è la loro sostituzione con l’acqua dissalata. Grazie ai progetti avviati nel 2022 e nel 2021 in Egitto, si è registrato un risparmio di risorsa idrica di alta qualità pari a 1 Mm3 l’anno rispetto ai prelievi precedenti agli interventi. Nell’edizione 2022 dell’EGYPES (Egypt Energy Show) la società operata da Eni Petrobel, ha vinto il primo premio nella categoria “Best Environmental Project of the Year” per il suo impegno nella minimizzazione dei prelievi di acqua dolce. 

Nel marzo 2019 Eni e CNR firmano un accordo che prevede la costituzione di quattro poli di ricerca d'eccellenza nel Mezzogiorno per uno sviluppo ambientale ed economico sostenibile.

Uno di questi è il Centro Eni-CNR “Ipazia D'Alessandria” di Metaponto, in Basilicata. Inaugurato nel 2019, il Centro ha come obiettivo la promozione di soluzioni e tecnologie innovative volte a una efficiente gestione e a un utilizzo/riutilizzo sostenibile delle risorse d’acqua, mitigando gli impatti crescenti della siccità nel Mediterraneo e in altre aree strategiche come Corno d'Africa, Sahel, Medio Oriente.

Per raggiungere questo obiettivo sono stati definiti tre filoni di ricerca:

  • l’ottimizzazione dell’uso dell’acqua in agricoltura, attraverso sistemi di irrigazione innovativi che riducano lo spreco di acqua e attraverso l’efficientamento dell’assorbimento dell’acqua da parte delle piante per mezzo dello studio di batteri e funghi presenti nel loro apparato radicale
  • lo sviluppo di nuove tecnologie per il trattamento delle acque reflue civili e industriali, con la possibilità di poter riutilizzare, anche in campo agricolo, le acque trattate
  • la gestione ottimale delle acque di falda costiere, gestendo i rischi di salinizzazione (per intrusione delle acque marine) e di subsidenza.

La prima fase di attività, per tutti e tre i progetti, prevedeva principalmente un'indagine, svolta con il supporto sostanziale di Feem ed estesa alle regioni dell’Italia meridionale, volta a:

  • individuare i terreni marginali per l’agricoltura, analizzando i principali studi scientifici
  • valutare la disponibilità di acqua nell’area centro-meridionale e la possibilità di impiegare acque reflue civili e industriali anche nel settore irriguo
  • effettuare la mappatura delle risorse idriche sotterranee disponibili, valutare il loro stato qualitativo e il loro sovra-sfruttamento.

In parallelo e in sinergia alle attività del centro di ricerca, sono stati attivati tre dottorati di ricerca in convenzione con l’Università della Basilicata. 

Eni da sempre affianca alle sue attività in ambito energetico la promozione di iniziative a favore delle comunità che ci ospitano. Tra le nostre direttrici per la creazione di valore vi sono le Alleanze per la promozione dello sviluppo locale nei Paesi in cui operiamo. Il nostro impegno, infatti, non è solo rivolto alla valorizzazione delle risorse dei Paesi produttori, destinando la propria produzione di gas al mercato locale e favorendo l’accesso all’elettricità, ma anche alla promozione di un ampio portafoglio di iniziative a favore delle comunità: quelle relative all’accesso all’acqua sono parte importante.

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