Mondo Eni

La trasparenza, alla base delle nostre azioni

I valori della puntualità nei pagamenti e del rispetto delle leggi sono per noi fondamentali e sono integrati a ogni livello e in ogni realtà in cui Eni opera.

I dati sui pagamenti ai governi, a disposizione di tutti

Un’azienda dell’Energia come Eni lavora a stretto contatto con i governi di tutto il mondo. Sono loro, spesso, la nostra controparte di importanti transazioni economiche. I pagamenti di Eni ai governi, quindi, rappresentano anche un sostegno all’attività amministrativa, sanitaria, educativa e sociale degli Stati, e una loro corretta gestione contribuisce a realizzare l’Obiettivo di sviluppo sostenibile n.16 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che indica la priorità di “Pace, Giustizia e Istituzioni solide”. Proprio per queste ragioni, già nel 2015, abbiamo ritenuto importante procedere a una Disclosure volontaria relativa ai pagamenti che effettuiamo ai governi e dal 2017 pubblichiamo la “Relazione sui pagamenti ai Governi”, in linea con la Direttiva Europea 2013/34.

I criteri con cui redigiamo il documento si basano sulle interpretazioni prevalenti della normativa nazionale e internazionale. Nella rendicontazione sono compresi i pagamenti eseguiti in relazione allo svolgimento delle attività di esplorazione, prospezione, ricerca, sviluppo ed estrazione di petrolio (compresi i condensati) e gas naturale. Sono esclusi i pagamenti relativi alle attività di raffinazione, liquefazione di gas naturale (GNL) e gas-to-liquids e altre attività downstream.

Eni e EITI

Dal 2005, inoltre, Eni partecipa alla Extractive Industries Transparency Initiative (EITI), l’iniziativa globale che promuove un uso responsabile e trasparente delle risorse finanziarie generate nel settore estrattivo, in qualità di supporting company.
In ogni Paese aderente, EITI è supportato da un Multi Stakeholder Group in cui Governo, aziende estrattive e società civile lavorano congiuntamente per attuare efficacemente l’iniziativa. Nell’ambito dell’impegno con EITI, Eni segue le attività svolte a livello internazionale e nei Paesi aderenti contribuisce annualmente alla preparazione dei Report; inoltre, in qualità di membro, partecipa alle attività dei Multi Stakeholder Group in Congo, Ghana, Timor Leste e Regno Unito. In Kazakhstan, Indonesia, Mozambico, Nigeria e Messico, le consociate di Eni si interfacciano con i Multi Stakeholder Group locali di EITI mediante le associazioni di categoria presenti nei Paesi. In linea con la sua partecipazione all’iniziativa, Eni ha espresso la sua posizione in favore della trasparenza contrattuale da parte dei governi, esprimendo il suo supporto alle iniziative che saranno adottate in questo senso dai paesi in cui opera.

Posizione Eni sulla Trasparenza Contrattuale

Eni considera la trasparenza un valore aziendale e ritiene la sua promozione cruciale per una gestione delle risorse che sia più inclusiva, e in favore degli interessi delle comunità, e come prerequisito per contrastare i fenomeni corruttivi. L’impegno di Eni è poi confermato dalla partecipazione attiva, sin dal 2005, alla iniziativa globale multi-stakeholder EITI e dal suo supporto agli sforzi dell’iniziativa verso la promozione di una gestione delle risorse naturali trasparente e responsabile. In questo contesto, Eni ha intrapreso numerose attività, promuovendo un approccio trasparente nella gestione delle sue operazioni: prende parte alle iniziative del Board di EITI e – a livello locale – contribuisce alle attività dei Gruppi EITI Multi-Stakeholder nei paesi di presenza, avviando il dialogo anche con i Governi di quei paesi che non hanno ancora formalmente aderito all’iniziativa.

Lo Standard EITI del 2019 ha introdotto un nuovo importante requisito per i paesi aderenti, che è quello di "divulgare eventuali contratti e licenze concessi, stipulati o modificati dopo il 1° gennaio 2021", con l’obiettivo di rafforzare la fiducia delle comunità, degli stakeholder e degli investitori nei confronti dei Governi e delle aziende, consentendo alla società civile di monitorare e sorvegliare i termini di questi accordi, i ricavi previsti e i relativi obblighi socio-ambientali.

Eni, in qualità di azienda a supporto di EITI, incoraggia i Governi a conformarsi al nuovo standard sulla pubblicazione dei contratti ed esprime il proprio sostegno ai meccanismi e alle iniziative che saranno avviate dai paesi per promuovere la trasparenza in questo ambito.

Paesi EITI e Non-EITI

Paesi EITI Paesi Non-EITI
Albania, Angola, Argentina, Congo, Costa D’Avorio, Ghana, Indonesia, Iraq, Kazakistan, Messico, Mozambico, Myanmar, Nigeria, Regno Unito, Timor Est Algeria, Australia, Cina, Cipro, Danimarca, Egitto, Gabon, India, Kenya, Libia, Iran, Italia, Montenegro, Pakistan, Russia, Sud Africa, Tunisia, Turkmenistan, Venezuela, Vietnam
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Il Country-by-Country Report

In conformità alla legge italiana n. 208/2015, Eni pubblica volontariamente, pur non essendoci obblighi normativi, il “Country-by-Country Report” previsto dalla Action 13 del progetto “Base erosion and profit shifting – BEPS”, promosso dall’OCSE con la sponsorship del G-20, il cui obiettivo è fare dichiarare i profitti delle aziende multinazionali nelle giurisdizioni dove le attività economiche che li generano sono svolte, in misura proporzionale al valore generato. La pubblicazione di questo report è stata riconosciuta come best practice dalla stessa EITI. Il CbC Report costituisce uno strumento per la valutazione del rischio fiscale ed è trasmesso dall’Amministrazione Finanziaria italiana a tutte le Amministrazioni Finanziarie con le quali è in essere un accordo per lo scambio reciproco delle informazioni. Inoltre, in linea con la disclosure sulla "beneficial ownership", Eni pubblica la propria struttura aziendale nella Relazione Finanziaria Annuale.

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La lotta alla corruzione a ogni livello

La lotta alla corruzione si fonda anzitutto sulla prevenzione. Per questo abbiamo adottato un Compliance Program Anti-Corruzione di Eni che chiediamo a tutte le nostre persone di impegnarsi a rispettare con costanza. Tale Compliance Program si ispira anche al nostro Codice Etico, e fornisce i principi e le regole da seguire per garantire la compliance alle leggi anti-corruzione a tutto il personale Eni e a tutti coloro che operano, in Italia e all’estero, a favore o per conto di Eni. Crediamo infatti che sia importante non solo garantire comportamenti corretti tra le persone di Eni, ma anche diffonderli nei territori in cui operiamo e tra le nostre controparti.

Nel corso del 2022 sono stati svolti 25 interventi di audit (in 10 Paesi) con verifiche sul rispetto delle previsioni del Compliance Program Anti-Corruzione, e 19 interventi di vigilanza sui Modelli 231/di Compliance delle Società controllate italiane ed estere. Come nel 2021, anche quest’anno i casi di corruzione accertati  relativi ad Eni SpA sono pari a 0. Eni, inoltre, realizza un programma di formazione anti-corruzione per i propri dipendenti, sia attraverso e-learning sia con eventi in aula come workshop generali e job specific training.

Rispettiamo le regole fiscali dei Paesi in cui operiamo

Le nostre attività ci permettono di contribuire in modo significativo al gettito fiscale e quindi allo sviluppo e al benessere sociale ed economico degli Stati nei quali operiamo anche attraverso il pagamento delle imposte, oltre che con le transazioni dirette coi governi.

Eni è consapevole dell’importanza che questi flussi finanziari hanno per il benessere collettivo e pertanto adotta un comportamento coerente con i principi di trasparenza, onestà, correttezza e buona fede previsti dal proprio Codice Etico.

La nostra strategia in materia fiscale ha come obiettivo la corretta determinazione delle imposte nei diversi ordinamenti in cui Eni opera, la mitigazione dei rischi di doppia imposizione giuridica ed economica degli utili e la prevenzione delle possibili controversie con le autorità fiscali e giudiziarie dei paesi in cui lavoriamo.

 

A tale riguardo, Eni adotta i principi stabiliti dalle Linee Guida OCSE per le Imprese Multinazionali (versione 2011) che richiedono di:

  • contribuire alle finanze pubbliche dei Paesi ospitanti, versando puntualmente le imposte dovute
  • conformarsi sia alla lettera, sia allo spirito della regolamentazione fiscale nei Paesi in cui si svolge l’attività d’impresa
  • comunicare tempestivamente alle Autorità competenti tutte le informazioni prescritte dalla legge o necessarie al fine di una corretta determinazione delle imposte dovute
  • determinare i transfer prices nei rapporti infragruppo in coerenza con le “Linee Guida dell’OCSE sui prezzi di trasferimento per le imprese multinazionali e le amministrazioni fiscali”.

Tax strategy

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Una rappresentanza d’interessi corretta e dialogante

Svolgere un’attività di rappresentanza dei nostri interessi presso le diverse sedi istituzionali è doveroso, non solo per tutelare l’azienda, ma anche per consentire una corretta valutazione degli impatti delle nostre attività sul territorio, e per migliorare gli effetti e l’efficacia dei nostri interventi. Per queste ragioni coltiviamo un dialogo trasparente con le istituzioni pubbliche e con organizzazioni della società civile in tutti i Paesi. Come azienda dell’energia, è naturale e giusto, per noi, partecipare alle consultazioni sulla definizione delle policy, anche mettendo a disposizione della collettività le nostre competenze in materia energetica e ambientale. Nel 2017, in ambito nazionale, Eni ha partecipato alla consultazione sulla Strategia energetica su iniziativa dei Ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, fornendo un contributo di opinioni e proposte agli organi istituzionali impegnati a definire la strategia energetica di lungo termine dell’Italia.