Le nostre attività nel Regno Unito

Siamo presenti sul territorio dal 1964. Oggi operiamo nel Regno Unito nei settori Exploration & Production, Global Gas & LNG Portfolio e Refining & Marketing e Chimica e Plenitude & Power.

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Un passo decisivo per il progetto HyNet North West

Eni, in qualità di operatore del trasporto e stoccaggio di anidride carbonica del consorzio HyNet North West, assume un ruolo di rilievo per i progetti di Carbon Capture and Storage (CCS) in UK.

Il Dipartimento per la Sicurezza Energetica e Net Zero (DESNZ) del Regno Unito ha infatti comunicato l’elenco dei progetti di cattura delle emissioni di CO2 che accederanno ai fondi stanziati per le iniziative in Track 1, previsti dal Governo per accelerare la decarbonizzazione del Paese: degli 8 progetti selezionati, ben 5 appartengono al consorzio HyNet North West, di cui Eni è parte attiva con le suindicate attività. 

La realizzazione di questi 5 progetti, aggiudicati a Eni nell’ambito del consorzio di HyNet, contribuirà alla decarbonizzazione dei settori “hard to abate” attivi nel Paese. Grazie al volume di CO2 che verrà catturato, raccolto e trasportato per essere poi stoccato permanentemente da Eni nei propri giacimenti di gas esauriti, Eni potrà offrire un contributo importante nella transizione energetica del Regno Unito, che si conferma leader nelle attività di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica (CCS). 

Il processo di sviluppo avverrà in due tranche con differenti tempi di avviamento, una entro il 2025 (progetti Track 1) e l’altra entro il 2027 (progetti Track 2). Lo stoccaggio di CO2 previsto dal progetto HyNet North West, viene eseguito in un’area situata nei pressi di Liverpool Bay, nel Mare d’Irlanda Orientale. Qui verranno riutilizzati i giacimenti esausti di Hamilton, Nord Hamilton e Lennox e saranno riconvertite le relative infrastrutture per lo stoccaggio permanente dell'anidride carbonica catturata nell’Inghilterra nordoccidentale e nel Galles settentrionale.

In base all’accordo quadro firmato con Progressive Energy Limited a maggio 2021, Eni svilupperà e gestirà il trasporto e lo stoccaggio di CO₂ sia onshore che offshore negli asset industriali della baia di Liverpool, mentre Progressive Energy guiderà e coordinerà gli aspetti di cattura e produzione di idrogeno del progetto per conto di Hynet North West, collegando così le fonti di emissioni di CO₂ alle infrastrutture di trasporto e stoccaggio di Eni. 

Il progetto avrà efficaci effetti positivi per le comunità locali attraverso la creazione di nuove opportunità di lavoro e il supporto allo sviluppo economico della regione, oltre a tracciare un percorso concreto verso la transizione energetica e la decarbonizzazione delle attività economiche. I fondi stanziati rientrano nel piano più ampio di investimenti di 12 miliardi di sterline previsto dal Ten Point Plan presentato a novembre 2020 dal Governo britannico con l’obiettivo di guidare il Regno Unito verso la transizione energetica e promuovere la Rivoluzione Industriale Verde. Oltre alla CCS il piano intende promuovere anche altre tecnologie come l’eolico offshore, l’idrogeno blue e verde, il nucleare, la mobilità elettrica e l‘efficientamento energetico delle abitazioni.

Inoltre, a giugno 2021 Eni UK e Uniper hanno firmato un Protocollo d’Intesa per valutare iniziative congiunte che possano contribuire alla decarbonizzazione del Galles del Nord. La collaborazione è in linea con il piano in 10 punti per la transizione energetica del Governo britannico e si propone di verificare la fattibilità tecnica e commerciale di progetti a basse emissioni di anidride carbonica nella regione. 

L’iniziativa Bacton Thames Net Zero a supporto del progetto CCS

A settembre 2022 Eni UK ha sottoposto alla North Sea Transition Authority (NSTA) la candidatura per una licenza di stoccaggio di anidride carbonica nel giacimento di gas depletato di Hewett, nel Mare del Nord meridionale britannico, e in cui l’azienda prevede di sviluppare un progetto CCS che contribuirà alla decarbonizzazione dell'area di Bacton e Thames Estuary, immagazzinando in modo permanente la COcon una capacità di stoccaggio di circa 330 milioni di tonnellate. Il progetto di CCS eviterebbe il rilascio in atmosfera di un considerevole quantità di CO2, equivalente alle emissioni di anidride carbonica di oltre 3 milioni di case oppure di 6 milioni di automobili all'anno. A novembre 2022 Eni UK ha inoltre lanciato l’iniziativa Bacton Thames Net Zero, nata allo scopo di decarbonizzare e lanciare nuove opportunità di crescita green nei settori automobilistico, ceramico, alimentare, dei materiali, dell'energia e dello smaltimento dei rifiuti nella area sud-orientale della Gran Bretagna, supportando concretamente la strategia di riduzione delle emissioni nel Paese e di sostenere la strategia net zero del Governo britannico, per catturare 20-30 milioni di tonnellate di anidride carbonica all'anno nel Regno Unito entro il 2030. Eni UK ricoprirebbe un ruolo fondamentale in questa iniziativa occupandosi del trasporto e dello stoccaggio della CO2 del giacimento di Hewett con l’obiettivo di avviare il progetto già nel 2027. Eni UK saprebbe fornire ulteriore valore aggiunto all’iniziativa grazie all'esperienza maturata e consolidata nel progetto di CCS presso il sito di Liverpool Bay e alla partecipazione al progetto HyNet North West.

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HyNet North West per la decarbonizzazione

Il progetto integrato consentirà di realizzare la prima infrastruttura di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica (CCS) del Regno Unito.

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Produrremo energia elettrica da eolico offshore

A novembre 2021 abbiamo rafforzato ulteriormente la presenza nel mercato dell’eolico offshore del Regno Unito grazie a un accordo con Equinor e SSE Renewables per l'acquisizione di una quota del 20% del progetto Dogger Bank C da 1,2 GW. Dogger Bank C è la terza fase del più grande parco eolico offshore al mondo attualmente in costruzione. A dicembre 2020 siamo infatti entrati nel mercato della produzione di energia elettrica da eolico offshore nel Paese grazie all’acquisizione del 20% da Equinor e SSE Renewables del progetto Dogger Bank (A e B). Il piano prevede l’installazione di 190 turbine di ultima generazione da 13 MW ciascuna a una distanza di oltre 130 km dalle coste nordorientali del Paese per una potenza complessiva di 2,4 GW. A regime, Dogger Bank sarà il progetto più grande del mondo e in grado di produrre elettricità rinnovabile pari a circa il 5% della domanda del Regno Unito, fornendo energia a circa sei milioni di case. La costruzione del parco eolico offshore si articolerà su due fasi, la prima delle quali sarà completata entro il 2023 e la seconda entro la fine del 2024. L’ingresso nel progetto Dogger Bank (A e B) ci consentirà di contribuire con 480 MW di energia verde al raggiungimento degli obiettivi di capacità installata da rinnovabili nel 2025, pari a 5 GW, e di sfruttare eventuali sinergie con il business retail.

A luglio 2021 abbiamo costituito una partnership (Eni 50% e Red Rock Power Limited 50%) con Red Rock Power, azienda scozzese leader nello sviluppo di progetti eolici offshore, in vista della partecipazione congiunta al prossimo tender dell’eolico offshore in Scozia, ScotWind. Insieme ci avvaliamo, inoltre, del supporto di Transmission Investment, società attiva nel settore della trasmissione di energia elettrica in UK. Valuteremo anche future opportunità nelle rinnovabili in Scozia e uniremo le competenze nello sviluppo di parchi eolici offshore, per sostenere insieme la transizione energetica e il raggiungimento dell’obiettivo “zero emissioni” in UK. In particolare, i futuri progetti nell’eolico offshore favoriranno le opportunità di crescita dell’industria locale e lo sviluppo di nuove tecnologie, contribuendo sia alla decarbonizzazione del Mare del Nord, sia al trasferimento di competenze verso il settore delle energie rinnovabili. 

Perforazione offshore e workover

A novembre 2021 abbiamo presentato all’Autorità inglese per le attività petrolifere nel Paese (Oil & Gas Authority - OGA) una richiesta per l’ottenimento di una nuova licenza per la possibile realizzazione di un progetto di stoccaggio di CO2 nei giacimenti offshore esausti di Eni nella licenza di Hewett, dove la produzione è terminata nel 2020, per lo sviluppo futuro dell’area di Bacton come hub per la produzione di idrogeno. In linea con una razionalizzazione del portafoglio progetti di CCS nel Regno Unito e con l’obiettivo di valorizzare asset upstream operati, nel 2021 abbiamo annunciato l’uscita dai progetti Net Zero Teesside (Eni 20%) e North Endurance Partnership (Eni 16,7%) in corso di sviluppo con altri partner del settore Oil & Gas. Nel luglio 2021 abbiamo acquisito il campo in produzione di Conwy (Eni 100%) nell’area di Liverpool Bay, in prossimità di facility esistenti. L’operazione, oltre a incrementare il livello produttivo nel Paese facendo leva sulle sinergie operative, rientrerà nel prossimo futuro negli asset destinati durante la fase di abbandono a possibili transizioni verso progetti di stoccaggio di CO2. A gennaio 2021 abbiamo ottenuto l’assegnazione di una nuova licenza di esplorazione e produzione nel Mare del Nord britannico come risultato della gara competitiva denominata 32° UK Offshore Licensing Round. La licenza ricopre un’area di circa 340 km2 ed è ubicata nel Mare del Nord settentrionale a circa 250 km dalla costa. L’area è situata in prossimità del limite tra acque inglesi e norvegesi dove recentemente sono state effettuate diverse scoperte a idrocarburi. La licenza ha un periodo esplorativo iniziale di sei anni ed è stata assegnata a Eni UK con interesse partecipativo del 100% e ruolo di operatore. Operiamo con contratti di concessione nel Mare del Nord inglese e nel Mare d’Irlanda. Partecipiamo in quattro aree produttive, tra cui Liverpool Bay (Eni 100%) e Hewett Area (Eni 89,3%) come operatori. Gli altri principali giacimenti sono Elgin/Franklin (Eni 21,87%), Glenelg (Eni 8%), J-Block e Jasmine (Eni 33%) e Jade (Eni 7%). Le attività di sviluppo hanno riguardato il campo di Elgin/Franklin ed i campi di Joanne e Jasmine con la perforazione di quattro nuovi pozzi, attualmente in produzione. Infine, partecipiamo in 15 blocchi esplorativi con quote comprese tra il 9% e il 100%, 12 dei quali operati.

Le nostre attività nel settore del gas

Eni commercializza nel Regno Unito gas naturale attraverso la consociata EGEM (Eni Global Energy Market) che, tra l’altro, vende il gas equity prodotto dai giacimenti Eni nel Mare del Nord e opera nei principali hub del Nord Europa (NBP, Zeebrugge, TTF). Nel 2022, le vendite Eni sono state di 1,92 miliardi di metri cubi con un decremento di 0,73 miliardi di metri cubi, pari al 27,5% rispetto al 2021 a seguito della riduzione dei volumi venduti a clienti industriali e all’hub.

Eni Global Energy Markets (EGEM)

A partire dal 1° gennaio 2021 tramite EGEM operiamo nel trading nei mercati internazionali di gas, power, CO2 (di cui è la nostra interfaccia unica), GNL e Oil derivatives, garantendo un approccio globale e integrato che viene rinforzato dalle relazioni e dall’ampio portafoglio di asset di Eni. 

Eni Trade & Biofuels

In linea con la nostra strategia in materia di transizione energetica globale, a partire dal 1° gennaio 2021 Eni Trade & Biofuels SpA ("ETB"), interamente controllata da Eni SpA, è l'unica entità responsabile del trading internazionale di greggio, prodotti petroliferi, materie prime bio per la produzione di biocarburanti e relativi derivati finanziari per il gruppo Eni.

Creiamo energia

Nel Paese, nei settori Exploration & Production, Refining & Marketing e Chimica e Plenitude & Power in cui operiamo, ci impegniamo a innovare il settore energetico abbassando l’impronta carbonica e a tutelare l’ambiente di Liverpool Bay, località del Regno Unito dove partecipiamo in diverse aree produttive.

HyNet North West: stoccaggio di CO₂

Il primo cluster industriale a basse emissioni GHG al mondo, in fase di sviluppo nella Liverpool Bay, in cui contribuiamo per le attività di CCS.

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Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico

Liverpool Bay, biodiversità e tutela del territorio

Dal 1995 abbiamo dato vita a diverse iniziative dedicate alla tutela dell’ambiente naturale e alla conservazione della biodiversità nel nord del Galles.

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Creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi

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Promuovere a gestione sostenibile delle foreste, combattere la desertificazione, bloccare il degrado del suolo, fermare la perdita di biodiversità 

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