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Baleine: nuova energia per la Costa d’Avorio

Si tratta della più grande scoperta nel Paese e sarà anche il primo sviluppo a zero emissioni nette (scope 1 e 2) avviato in Africa.

Una sfida energetica chiamata “Baleine”

Il progetto Baleine, in italiano “balena”, è il più grande ritrovamento di idrocarburi effettuato da una compagnia energetica in Costa d’Avorio, nonché la prima scoperta commerciale realizzata nel Paese negli ultimi 20 anni. In particolare, permetterà al Paese di aumentare ulteriormente l’accesso interno all’energia. Grazie a questa scoperta, la Costa d’Avorio rafforzerà anche il suo ruolo di hub energetico regionale per i Paesi confinanti. Il Paese, infatti, possiede uno dei sistemi elettrici più estesi dell’Africa occidentale e attualmente circa il 10-20% della sua produzione elettrica è esportata in Ghana, Burkina Faso, Mali, Benin, Togo e Liberia. La produzione di gas da Baleine è quindi strategica poiché consentirà di incrementare l’offerta interna e regionale, mentre quella a olio sarà funzionale a rilanciare l’export. Non solo: Baleine sarà il primo sviluppo a zero emissioni nette (scope 1 e 2) in Africa grazie a progetti innovativi.

I benefici apportati da Baleine alla Costa d’Avorio

L’avvio in produzione del giacimento contribuisce allo sviluppo locale del Paese.

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L’esplorazione in breve

A settembre 2021 abbiamo perforato il pozzo NFW Baleine 1X, situato nel blocco CI-101, a circa 50km dalla costa di Abidjan e in una profondità d’acqua di circa 1.200 metri, rinvenendo una importante scoperta ad olio e gas associato, che si estende anche nel blocco CI-802, in cui abbiamo perforato con successo un pozzo ad agosto 2022.
A meno di due anni dalla scoperta e a meno di un anno e mezzo dalla Decisione Finale di Investimento, ad agosto 2023 abbiamo avviato la produzione del giacimento, i cui volumi in posto sono stimati in 2,5 miliardi di barili di olio e 3,3 trilioni di piedi cubi (TCF) di gas associato.

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Lo sviluppo del progetto Baleine

Per ottimizzare la potenzialità del giacimento e gli investimenti, la strategia di sviluppo avviene in fasi, secondo un approccio che ci distingue. L’avvio della Fase 1 è datato agosto 2023. Per la valorizzazione del giacimento nella Fase 1 viene utilizzata la nave FPSO Firenze, ribattezzata FPSO Baleine, salpata da Dubai il 6 aprile 2023, dove era attraccata per consentire i lavori di ammodernamento e adeguamento alle tecnologie più recenti. L’avvio della Fase 2 è previsto per la fine del 2024 e prevede l’utilizzo di una FPSO esistente che verrà ristrutturata per garantire un avvio accelerato, ottimizzando costi e tempi e minimizzando lo spreco di materie prime e materiali di costruzione. Dalla FPSO, collegata direttamente ai pozzi di produzione, l’olio è caricato su navi cisterna e trasportato a destinazione, mentre il gas è inviato via terra a un impianto di Abidjan attraverso un gasdotto dedicato, per alimentare il mercato elettrico della Costa d’Avorio e della regione. Con la Fase 3 si prevede di portare la produzione del campo a circa 150.000 bbl/d di petrolio e circa 200 Mscf/d.

La strategia di sviluppo di Baleine in fasi

In linea con l’approccio fast track di Eni, garantiamo la valorizzazione di tutto il potenziale del giacimento.

Fase 1

Avvio della produzione attraverso la FPSO Baleine ad agosto 2023

Fase 2

Verrà utilizzata una FPSO in fase di adeguamento delle tecnologie. L’avvio è previsto per la fine del 2024

Fase 3

Aumento progressivo della produzione.

Le iniziative per compensare le emissioni: forestry e fornelli migliorati

Le emissioni di Baleine saranno compensate attraverso iniziative innovative, in linea con la strategia Net-Zero. È in corso da giugno 2022 la distribuzione di fornelli efficienti, prodotti localmente, proposti in sostituzione ai metodi di cottura tradizionali utilizzati nelle zone rurali, di cui beneficeranno oltre 1 milione di persone nei prossimi 6 anni. 

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Inoltre, sono in via di definizione alcuni progetti per la conservazione, il ripristino e la gestione di foreste su un’area di 380.000 ettari che comprende foreste in diverse aree del Paese. È stato firmato un protocollo d’intesa con il Ministero delle Acque e delle Foreste per la realizzazione di uno studio di fattibilità nelle aree individuate. La maggior parte delle attività, che sarà condotta in collaborazione con le istituzioni, partirà nel 2023 e punterà a:

  • evitare la deforestazione nelle aree identificate, in linea con il programma REDD+ delle Nazioni Unite
  • aumentare le aree forestali, risorsa naturale primaria di stoccaggio del carbonio
  • conservare le aree identificate, attraverso una gestione sostenibile delle foreste.
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Promozione di sistemi di cottura migliorati in Costa d’Avorio

Per migliorare le condizioni di vita delle famiglie e ridurre l’impronta carbonica, abbiamo avviato la distribuzione di fornelli migliorati.

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