L'acceleratore d'impresa in Kenya

L’acceleratore d’impresa che avvia le start-up in Kenya

Sosteniamo il settore privato locale dando vita a iniziative di microimprenditoria che creano valore sul territorio.

L'acceleratore d'impresa in Kenya
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Dati significativi del progetto al 2020

per promuovere la comparsa di una nuova generazione di imprenditori e imprenditrici
40
aziende incubate
150 mila € contributo di Eni
da Eni
20
aziende sostenute finanziariamente
gestite da donne
40%
le imprese sostenute finanziariamente

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Con E4Impact per la promozione dell’imprenditorialità in Kenya

Creazione di posti di lavoro, lancio sul mercato di nuovi prodotti, sviluppo tecnologico e digitalizzazione delle imprese, sono alcuni dei risultati ottenuti dal programma di accelerazione di impresa lanciato da E4Impact sul territorio e supportato da Eni. Per promuovere la comparsa di una nuova generazione di imprenditori e imprenditrici in Africa, dal 2018 abbiamo supportato le aziende selezionate nel diventare catalizzatori di cambiamento a livello sociale e ambientale, facendo leva sulle loro buone pratiche, sul know-how e sulle competenze acquisite. Nei due anni della durata dell’iniziativa, abbiamo contribuito a promuovere l'imprenditorialità ad alto impatto in Kenya, fornito sostegno finanziario, creato nuovi posti di lavoro tra le nuove generazioni e promosso l’internazionalizzazione delle aziende in settori strategici per la collaborazione Kenya-Italia.

Il progetto, avviato anche grazie alla Fondazione E4Impact e CeSPI (Centro Studi di Politica Internazionale) è stato finanziato, per un totale di 823 mila euro, dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e da Eni Kenya, in qualità di finanziatore privato, che ha corrisposto seed grants (sovvenzioni di avviamento) alle aziende più meritevoli per un totale di 150 mila euro. 

Il concetto di shared value può essere definito come un insieme di politiche e pratiche operative che aumentano la competitività di un'impresa e che, al tempo stesso, fanno progredire le condizioni economiche e sociali delle comunità in cui essa opera.

Porter and Kramer, “Creating Shared Value”, 2011

I servizi per le start up

L'acceleratore E4Impact è stato istituito a Nairobi, in Kenya, nel 2018. Ogni anno collabora con 20 aziende keniote nel tentativo di aiutarle a farle crescere. Il programma offre come servizi principali la formazione personalizzata e un servizio di rete con gli investitori, il mercato e le imprese internazionali. Inoltre, E4Impact gestisce finanziamenti di avviamento, servizi ICT e di comunicazione satellitare, servizi professionali e spazi di co-working. Offre loro sessioni personalizzate, disponibili sia in presenza, sia in forma di webinar. Agli imprenditori vengono abbinati anche dei mentor per condividere conoscenze e competenze con startupper di un settore simile.

Il legame con il mercato europeo e il ruolo degli investimenti

Uno dei principali fattori di differenziazione dell’acceleratore E4Impact è il legame con l’Europa. Una collaborazione proficua si è rivelata quella di un’impresa keniota che affronta il problema dello spreco di frutta attraverso la valorizzazione del mango per il mercato interno e l’esportazione. È stata messa in contatto con un’azienda italiana che distribuisce frutta tropicale essiccata in Italia, creando un legame di mercato tra due aziende in costante crescita. Altre tre società sono in fase di trattativa con i potenziali acquirenti.

Infine, una delle sfide che le PMI devono affrontare è la raccolta fondi. E4Impact ha creato un solido database di investitori locali e internazionali, alcuni dei quali hanno investito con successo in alcune delle società. Gli investimenti sono stati erogati sotto forma di obbligazioni e azioni.

Selezione e reclutamento delle imprese

Grazie a una partnership con Standard Media Group, la seconda azienda multimediale del Kenya, l’acceleratore ha attirato numerose candidature. La richiesta è stata condivisa con le televisioni, le radio, i quotidiani e varie piattaforme online. Per identificare le prime 20 aziende, E4Impact si è avvalso di una giuria composta da rappresentanti di diversi settori. 

Per potersi candidare al programma, le startup hanno dovuto soddisfare i seguenti criteri:

  • prodotti/servizi innovativi
  • ricavi consolidati
  • un forte team imprenditoriale
  • un impatto sociale/ambientale definito.

Un’attenzione speciale è stata rivolta alle imprese mission-driven che si occupano delle comunità svantaggiate all’interno degli insediamenti informali e con l’avvicinarsi della conclusione della prima fase dell’acceleratore, il team di E4Impact prevede una seconda fase costituita da:

  • il lancio di un terzo gruppo di aziende in collaborazione con i partner
  • l’inclusione nel programma un numero maggiore di aziende
  • il supporto ad aziende tecnologiche
  • la creazione di maggiori partnership con le con le imprese e le associazioni imprenditoriali italiane
  • la revisione del programma per renderlo più mirato a sviluppare diversi settori.

Il ruolo delle donne

Il programma E4Impact promuove l’inclusione delle donne keniote nel mondo del lavoro e, in particolare, nel settore dell’imprenditoria. Il 43% degli startupper coinvolti nelle incubazioni sono donne.

Frutta, verdura e fertilizzanti ad alto rendimento

E4Impact sostiene aziende che producono frutta, verdura ed erbe fresche coltivate in modo sostenibile. Sono imprese che collaborano con piccoli agricoltori, integrando la fornitura e, in cambio, offrendo loro supporto agronomico,  servizi di consulenza e un mercato stabile. E4Impact supporta anche le aziende che forniscono fertilizzanti direttamente ai villaggi, contribuendo ad aumentare il raccolto locale e il reddito degli agricoltori e migliorando la qualità del suolo.

Superfrutti per contribuire alla sussistenza dei piccoli agricoltori

E4Impact sostiene start up specializzate nella produzione di prodotti naturali e superfrutti, contribuendo indirettamente alla sussistenza dei piccoli produttori diretti del Kenya occidentale rurale da cui queste aziende acquistano le materie prime. Parallelamente, queste imprese sostengono l’inserimento lavorativo di donne e giovani svantaggiati e promuovono pratiche agricole rispettose dell'ambiente. E4Impact forma i piccoli imprenditori, aiutandoli a definire e a perfezionare il modello finanziario, il modello di business e a migliorare da un punto di vista di innovazione tecnologica e sostenibilità. Nel caso della start up di Felix Asenji, AD e co-fondatore di una delle aziende selezionate, il supporto ricevuto ha permesso l’introduzione di pompe a energia solare, mentre le lezioni impartite da un esperto hanno contribuito a migliorare la comunicazione sui social media.

L’impatto maggiore per quanto mi riguarda è stato l’aumento dell’occupazione femminile. Abbiamo coinvolto molte donne nella coltivazione dei terreni, nella raccolta e nel confezionamento della papaya e nella lavorazione dei prodotti in fabbrica. Questo ha portato all’aumento e alla diversificazione delle loro fonti di reddito.

Felix Asenji - Startupper

Recupero e riciclo dei rifiuti

E4Impact sostiene imprese che si propongono di recuperare e riciclare i rifiuti organici e inorganici nel Paese, assumendo operatori ecologici e utilizzando centri di raccolta all’interno delle aziende e nelle aree comuni delle contee. L’acceleratore promuove inoltre l’economia circolare attraverso il sostegno alle aziende che convertono i rifiuti in materie prime di qualità e li rivendono a prezzi accessibili. In questo modo si creano opportunità d’impiego per le donne e i giovani e contribuiscono a ridurre al contempo l’inquinamento e il degrado ambientale

Tessuti riciclati e carbone di legno senza fumo

E4Impact promuove l’economia circolare sostenendo aziende che raccolgono e smistano prodotti tessili e calzaturieri usati. L’obiettivo delle start up è quello di rivenderli, di usarli come materie prime per creare nuovi prodotti, di gestire i rifiuti del fast fashion e di salvaguardare l’ambiente. Inoltre, l’acceleratore finanzia aziende che producono bricchette di carbone di legna senza fumo, derivanti dalla raccolta dei rifiuti nelle discariche, fornelli da cucina e fertilizzanti organici.

Assistenza legale gratuita e nuovi posti di lavoro

Grazie al programma di accelerazione di impresa di E4impact, la start up specializzata in riciclo di vetro di Louisa Gathecha (co-fondatrice e responsabile dello sviluppo del business) e Kelly Mwangi (co-fondatrice e responsabile delle operazioni), ha migliorato i processi aziendali e ampliato il proprio raggio di attività per generare valore. L’azienda ha avuto accesso a servizi professionali gratuiti come l’assistenza legale e con il supporto economico ricevuto ha acquistato un macchinario per frantumare il vetro che ha permesso l’assunzione di circa 100 operatori ecologici.

Ho scelto di partecipare al programma Incubatore perché volevo migliorare tutti i nostri processi aziendali e, in generale, ampliare l’attività in modo da renderla appetibile per gli investitori.

Kelly Mwangi - Startupper

Piattaforme digitali

Grazie al programma lanciato da E4Impact sono nate piattaforme che mettono a disposizione degli agricoltori e delle cooperative informazioni specifiche relative al settore agricolo a prezzi accessibili. I sistemi offrono diversi servizi: programmi per la gestione aziendale, news di mercato, supporto alle attività di marketing, accesso a servizi finanziari e assicurativi, analisi del terreno e diverse offerte formative di tipo commerciale e tecnico.

Inoltre, l’acceleratore sostiene start up che puntano sull’agricoltura di precisione, lo sviluppo di software, la coltivazione conservativa e la produzione di fertilizzanti organici e minerali progettati per aumentare il raccolto, la tolleranza alla siccità e la resistenza ai parassiti e alle malattie. L’obiettivo delle aziende è quello di trovare soluzioni per la mitigazione dell’impatto climatico e aiutare gli agricoltori a gestire le condizioni di tempo secco, riducendo le perdite e le altre condizioni di stress delle piante. Tra le start up che hanno partecipato al programma, l’attività di Moses Kimani, nell’ambito della tecnologia agricola, ha ampliato la propria area lavorativa, avviato una nuova linea di fertilizzanti e sviluppato un’applicazione mobile utile a fornire dati meteorologici, mappe della salute delle colture e informazioni sulle malattie delle piante. Anche l’azienda di Samuel Munguti, AD di un’altra start up tecnologica keniota, ha riscontrato miglioramenti rispetto alla sostenibilità commerciale e sociale in azienda, nonché un maggiore interesse da parte degli investitori, dopo aver preso parte al progetto di accelerazione di impresa.

Aiutare i nostri agricoltori con la formazione è stato un elemento chiave e integrale per noi. Ho sempre creduto che potenziare le capacità degli agricoltori volesse dire costruire un’azienda più sostenibile. Come impresa facciamo leva sulla tecnologia per portare la formazione in modo capillare agli agricoltori.

Samuel Munguti (Farmers’ Pride)

Con gli oli essenziali si contribuisce alla tutela del patrimonio boschivo

Le foreste sono ambienti ricchi di biodiversità. Quando sono gestite in modo sostenibile possono contribuire in modo significativo alla sussistenza delle comunità locali, nonché a soddisfare la crescente domanda di prodotti naturali. L’acceleratore sostiene aziende che producono oli essenziali, mangimi per animali e foglie, contribuendo a tutelare il patrimonio boschivo locale, a ridurre la deforestazione e a creare reddito e occupazione a livello locale.

Sviluppare l’artigianato locale e la produzione di gomma arabica

Uno degli obiettivi di E4Impact è quello di sviluppare le abilità artigianali di giovani uomini e donne, fornendo agli artigiani del futuro gli strumenti per realizzare prodotti tessili e in pelle ed esportarli nel mondo. Per questo sostiene aziende che permettono ai giovani kenioti di formarsi affinché diventino abili a disegnare, cucire e assemblare pelletteria, creando prodotti di alta qualità per privati e aziende. L’acceleratore supporta inoltre start up specializzate nella raccolta, classificazione, lavorazione e vendita di gomma arabica, favorendo indirettamente anche l’empowerment delle comunità pastorali dell’Africa orientale. La start up di pellame di Wallace Waiguru ha raggiunto un pubblico più vasto dopo aver partecipato al programma, grazie all’investimento in macchinari per tessuti e consegne e grazie alle nozioni che hanno permesso al brand di migliorare la propria immagine sui social media. Anche l’azienda di cosmetica di Mkamboi Mwakale, ha acquisito nuove conoscenze di modellazione aziendale, finanziaria, imprenditoria e marketing che hanno agevolato l’attività e permesso il potenziamento del sito sito web e dell’e-commerce.

Partecipando all'incubatore volevamo imparare a ottimizzare il nostro modello di business e aumentare l’appeal dell’azienda attraverso la creazione di prodotti specifici per i clienti, sfruttando le carenze presenti a livello di mercato per trasformarle in opportunità.

Wallace Waiguru - Startupper

Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs)

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione sottoscritto nel settembre 2015 da 193 Paesi membri dell’ONU che ingloba 17 obiettivi tesi allo sviluppo socio-economico delle comunità e dei territori. In linea con il l’ottavo obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG 8), contribuiamo a raggiungere standard più alti di crescita economica attraverso la diversificazione, il progresso tecnologico e l’innovazione. Promuoviamo politiche orientate allo sviluppo che supportino le attività produttive, la creazione di posti di lavoro dignitosi, l’imprenditoria, la creatività e l’innovazione e che incoraggino la formalizzazione e la crescita delle piccole-medie imprese.