La salute delle persone di Eni è centrale per noi, per questo la nostra strategia garantisce elevati standard sanitari e sostiene costantemente la prevenzione.
Siamo impegnati a tutelare e promuovere la salute di tutti. In linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle nazioni Unite, e col numero 3 in particolare, consideriamo la salute un obiettivo fondamentale. Per questo le scelte di Eni sono improntate a ridurre il più possibile l’impatto delle nostre attività sull’ambiente, da un lato, e a proteggere e garantire la salute delle persone che lavorano con noi e delle comunità presso cui Eni opera, dall’altro.
I piani di protezione e prevenzione che attuiamo, a ogni livello, hanno l’obiettivo di garantire il benessere fisico, mentale e sociale delle nostre persone, dipendenti, familiari, e delle popolazioni locali, con particolare attenzione alle realtà più fragili in cui operiamo. Ci rivolgiamo sia a chi lavora con noi sia alle popolazioni locali, con iniziative di promozione della salute, di informazione e sensibilizzazione, e di prevenzione dei rischi.
Con i Paesi in cui operiamo lavoriamo costantemente alla tutela della salute delle popolazioni locali, sostenendo i servizi socio-sanitari garantiti dai sistemi di welfare locali e cercando costantemente di migliorare il livello di conoscenza diffusa e prevenzione. In particolare, Eni promuove tra le persone modelli di comportamento salutari che prevengano i fattori di rischio. Inoltre, incentiviamo e incoraggiamo la regolarità di controlli medici specifici, elemento centrale in ogni strategia di prevenzione per alcune patologie in particolare, quali i tumori e le malattie cardiovascolari.
L’importanza della salute delle persone, in Eni, impone una strategia integrata a ogni livello delle funzioni aziendali. Del resto, solo una sensibilità concreta, esercitata in tutti i rami dell’azienda, consente di tutelare davvero la salute e il benessere delle persone di Eni. Questo approccio si concretizza nei momenti classici della prevenzione. La prevenzione primaria mira a diffondere corretti stili di vita. La prevenzione secondaria lavora per garantire una diagnosi precoce nel caso di patologie. Quella terziaria, infine, quando si interviene su una patologia in atto evitandone le conseguenze e favorendo la riabilitazione.
Naturalmente, il nostro stesso impegno riguarda tutte le persone che vivono nei territori in cui Eni è presente.
Per i lavoratori all’estero Eni garantisce assistenza attraverso presidi sanitari in loco e convenzioni con importanti organizzazioni sanitarie internazionali che, se necessario, provvedono anche ad un rapido rimpatrio. Siamo attenti alle esigenze dei paesi in cui operiamo, e anche con il supporto di Eni Foundation, realizziamo progetti di rafforzamento dell’assistenza sanitaria di base e campagne di vaccinazioni.
Nel 2019 è proseguito il programma di gestione salute per promuovere e mantenere la salute e il benessere delle persone Eni e assicurare un’adeguata gestione del rischio negli ambienti lavorativi. È stato estenso il sistema di gestione della salute a tutte le società Eni, in Italia e all’estero.
Identificazione e realizzazione di iniziative di promozione della salute per la prevenzione di malattie aventi ad oggetto attività di informazione, comunicazione, sensibilizzazione, profilassi attraverso la vaccinazione, screening dei gruppi a rischio e prevenzione delle complicanze di malattie già diagnosticate.
Prosegue il processo di identificazione, monitoraggio e controllo dei rischi lavorativi anche non specificatamente normati, come la medicina del viaggiatore, in collegamento con il processo industriale e di sorveglianza sanitaria.
Garanzia di accesso ai servizi previsti per emergenze sanitarie. Nel 2019 è stata verificata l’applicazione dei criteri di risposta alle emergenze sanitarie in coerenza con le policy aziendali.
Studi di fattibilità, progettazione funzionale e avvio dello sviluppo degli applicativi gestionali nell’ambito del progetto di digitalizzazione dei processi e dei servizi sanitari.
Assicurare in ogni contesto operativo l’applicazione dei principi della medicina occupazionale e l’accesso all’assistenza primaria. Nel 2019 è continuato il censimento per tutte le business unit delle strutture sanitarie aziendali e a contratto all’interno dell’applicativo gestionale dedicato.
Promozione dello stato di salute delle popolazioni dei Paesi partner come prerequisito allo sviluppo socio-economico, attraverso la realizzazione di programmi specifici.
Eni, nell’ambito dell’emergenza sanitaria del coronavirus che ha colpito l’Italia e il resto del mondo ad inizio 2020, ha realizzato una serie di interventi in campo medico e sociale, grazie anche alle esperienze in progetti sanitari maturate nel mondo, con un impegno economico di 35 milioni di euro comprensivi degli interventi in ambito internazionale, con un focus prevalentemente sull’Africa. Eni ha supportato diversi ospedali in Italia dedicati alla cura dei pazienti affetti da coronavirus: la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS per la realizzazione del COVID 2 Hospital a Roma, con 130 posti letto di cui 50 di terapia intensiva e l’allestimento di un pronto soccorso dedicato, nonché per la fornitura di tecnologie avanzate nella diagnosi della malattia; l’Ospedale IRCCS Luigi Sacco di Milano per la realizzazione di un nuovo pronto soccorso dedicato alle malattie infettive; l’IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia per la realizzazione di una unità ad alto livello di isolamento del dipartimento di malattie infettive; l' IRCCS Policlinico di San Donato con equipaggiamento sanitario; l’ASST Bergamo Est e Ospedale Giovanni XXIII con equipaggiamento sanitario (ventilatori polmonari) e DPI.
Sono stati infine supportati altri ospedali nelle regioni di Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Basilicata, Puglia Sardegna e Sicilia con la fornitura di equipaggiamento sanitario per il rafforzamento della capacità della terapia intensiva. La società, infine, ha messo a disposizione della ricerca sul coronavirus le proprie infrastrutture di supercalcolo (HPC5, si veda pag. 19 di Eni for 2019 - A just transition) nonché le proprie competenze di modellazione molecolare, offrendo il contributo di strumenti e risorse di eccellenza nella lotta all’emergenza globale.
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