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  • PRODOTTI E SOLUZIONI ENERGETICHE

Transizione energetica, verso un’energia sempre più decarbonizzata

Fiume che scorre in una valle vista dall'alto

Cos’è la transizione energetica

La transizione energetica oggi in atto consiste nel passaggio a un sistema energetico a zero o basse emissioni di gas serra (GHG), con l’obiettivo di contrastare i cambiamenti climatici derivanti dall’utilizzo di combustibili fossili. Questo processo rappresenta una risposta alle esigenze di un miglior equilibrio ambientale, e una leva strategica per ridefinire il modello di sviluppo economico e industriale a livello globale. La transizione implica un’evoluzione del mix energetico globale attraverso l’integrazione di fonti rinnovabili, tecnologie a minori emissioni e soluzioni energetiche innovative e più efficienti.

Gli obiettivi della transizione energetica

Gli obiettivi della transizione energetica sono ridurre le emissioni di gas serra e, al contempo, contribuire a garantire e ad ampliare l’accesso all’energia, in un contesto di domanda in crescita spinta dall’aumento demografico e dallo sviluppo economico, in particolare proprio nei Paesi attualmente meno sviluppati. L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, infatti, tramite l’SDG 7, sottolinea l’importanza di una energia economica, affidabile, sostenibile e moderna”. L’approccio adottato da Eni prevede un equilibrio tra sostenibilità ambientale, sicurezza energetica e accessibilità economica, affrontando il concetto di “trilemma energetico”.

Le azioni per realizzare la transizione energetica

Per Eni la transizione energetica è considerata un processo di trasformazione tecnologica e industriale. Per contribuire a realizzarla, è necessaria una visione strategica di lungo periodo, basata sull’innovazione. Alla base della nostra strategia vi è il principio di neutralità tecnologica, secondo cui la transizione energetica può essere realizzata solo adottando un approccio flessibile alle tecnologie che sono a nostra disposizione, senza limitarsi a una sola e unica soluzione, ad esempio le energie rinnovabili, ma ricorrendo a un portafoglio di tecnologie tra cui scegliere quella più adatta, caso per caso, sulla base della sua maturità in quel contesto nel ridurre le emissioni.

Transizione energetica: pro e contro

La riduzione delle emissioni GHG rappresenta il principale beneficio della transizione energetica. Lungo questo percorso, però, si presentano sfide importanti come l'incremento dei costi energetici, la necessità di sviluppare infrastrutture adeguate e il rischio di minore sicurezza energetica. La nostra strategia prevede un approccio integrato, basato sulla diversificazione delle fonti e sull’innovazione tecnologica.

Esempi di transizione energetica

La storia dell'umanità è caratterizzata da diverse transizioni energetiche: dalla scoperta del fuoco alla domesticazione degli animali, dall'invenzione delle macchine spinte dall'acqua e dal vento al passaggio dal legno al carbone, dal petrolio al gas fino all'energia nucleare. Attualmente, ci troviamo nel mezzo di una nuova transizione verso un mix energetico a basse emissioni.

La transizione energetica e il ruolo del gas naturale

Il gas naturale può svolgere un ruolo di transizione, grazie al “coal-to-gas switch” che riduce le emissioni di CO2. Quando viene utilizzato come combustibile, infatti, il gas è la fonte fossile con le minori emissioni di CO2 a parità di energia prodotta: circa la metà rispetto al carbone. Inoltre, il gas è un alleato delle fonti rinnovabili perché, grazie alla sua flessibilità, consente di compensare loro variabilità. In questo modo favorisce la stabilità della rete che, senza adeguati sistemi di stoccaggio energetico, le rinnovabili da sole non potrebbero garantire. Inoltre, è possibile ridurre ulteriormente le emissioni delle centrali a gas integrandovi le tecnologie per la cattura e stoccaggio della CO2 (CCS). Per questo motivo, Eni ha fissato obiettivi ambiziosi: entro il 2030, oltre il 60% del proprio mix produttivo sarà basato sul gas naturale, per arrivare a oltre il 90% entro il 2050.



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