Un super-continente che comprende l’Europa, la Federazione Russa e i Paesi dell’Asia centrale. Uno spazio immenso e multiforme, sin dalla fine degli anni Cinquanta al centro delle nostre attività. Questo territorio esteso su dodici fusi orari, con alle spalle un ruolo di primaria importanza nell’economia e nella politica mondiale, è oggi al centro delle trasformazioni e delle sfide del XXI secolo. Tra queste figurano per l’Europa la necessità di una nuova spinta propulsiva per rilanciare crescita e stabilità, intervenendo su infrastrutture e innovazione digitale, ma anche attraverso una rivoluzione verde, sotto la guida di un poderoso piano di rilancio economico e un ambizioso target di neutralità carbonica al 2050. Dal punto di vista energetico e ambientale le principali sfide riguardano il crescente fabbisogno energetico da soddisfare con fonti più sostenibili, garantendo al contempo la competitività del settore industriale. Importanti Paesi produttori di idrocarburi come la Russia e gli Stati dell’Asia centrale, crocevia tra Est e Ovest, sono oggi inseriti nel contesto di un rinnovato “great game” geopolitico, in cui le sfide principali riguardano la ridefinizione dei modelli economici e produttivi per far fronte alle nuove sfide globali legate alla transizione energetica e alla ricerca di nuovi mercati di sbocco per l’esportazione di idrocarburi. I limiti delle sanzioni portano Mosca a cercare collaborazioni e nuovi mercati di sbocco all’esterno della propria tradizionale area di interesse europea. Medio Oriente, Africa e i mercati asiatici, in particolare la Cina, sono le aree cui la Russia sta sempre più volgendo la sua attenzione.
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05 marzo 2020
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