- ATTIVITÀ
Oppure , la nostra nuova soluzione di intelligenza artificiale.
Siamo partner strategici della società CFS per lo sviluppo della fusione a confinamento magnetico.
Collaboriamo con Commonwealth Fusion Systems (CFS) per accelerare lo sviluppo industriale della fusione a confinamento magnetico. Un risultato fondamentale è già stato raggiunto con la sperimentazione del primo prototipo di magnete con tecnologia superconduttiva High Temperature Superconductors (HTS), una svolta nel percorso di industrializzazione della tecnologia: l’obiettivo di CFS è realizzare il primo impianto in grado di immettere in rete energia da fusione.
I laboratori sulla fusione a confinamento magnetico del Commonwealth Fusion Systems
I laboratori sulla fusione a confinamento magnetico del Commonwealth Fusion Systems
Lo sviluppo industriale della fusione a confinamento magnetico permetterebbe di generare grandi quantità di energia a zero emissioni in modo sicuro e virtualmente illimitato. Il tipo di reattore (tokamak) che stiamo studiando insieme a CFS, compatto ed efficiente, si presta per una applicazione diffusa e integrata in un mix energetico decarbonizzato.
Alcuni dati per raccontare la collaborazione.
peso di un singolo magnete
presenti in un singolo magnete
presenti nel futuro reattore sperimentale SPARC
nastri di superconduttore in un magnete
I reattori per la fusione a confinamento magnetico studiati nella maggior parte dei programmi di ricerca utilizzano magneti con superconduttori a basse temperature, Low Temperature Superconductors (LTS), che richiedono temperature prossime allo zero assoluto (-273 °Celsius). Questa tecnologia, però richiede macchine di grandi dimensioni. La soluzione proposta da CFS, invece, utilizza un tipo innovativo di superconduttori industriali a base di ossidi di terre rare, bario e rame, Rare Earth Barium Copper Oxide (ReBCO), definiti “ad alta temperatura” ovvero High Temperature Superconductors (HTS) perché richiedono temperature di “solo” circa - 253 ° Celsius. Inoltre, questi superconduttori riescono a raggiungere campi magnetici molto elevati. Differenze che consentono di realizzare reattori molto più compatti, semplici ed efficienti di quelli fino ad ora concepiti.
temperatura raggiunta dal plasma nel reattore
densità di flusso magnetico creato dai magneti
temperatura a cui lavorano i superconduttori HTS
intensità della corrente elettrica nei superconduttori
temperatura raggiunta dal plasma nel reattore
densità di flusso magnetico creato dai magneti
temperatura a cui lavorano i superconduttori HTS
intensità della corrente elettrica nei superconduttori
I momenti salienti della ricerca per produrre energia da fusione.
Nei primi anni 2030 CFS prevede l’entrata in funzione dell’impianto ARC, in grado di immettere energia in rete.
Entro metà anni 2020 CFS prevede l’entrata in funzione del reattore sperimentale SPARC, in grado di gestire e confinare il plasma e garantire il raggiungimento del bilancio positivo di energiia netta.
Eni e CFS firmano un nuovo accordo per accelerare la commercializzazione dell’energia da fusione.
CFS dimostra che magneti superconduttori ad alta temperatura basati su ReBCO sono in grado di generare un campo con densità di flusso magnetico pari a 20 Tesla.
Eni aderisce al Commonwealth Fusion System (CFS), spin-out del MIT.
La diversificazione energetica e la neutralità tecnologica guidano le nostre scelte strategiche nel percorso di decarbonizzazione.
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