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Le nostre attività a Gela

Produzione di gas, attività di bioraffinazione, risanamento ambientale e sviluppo di energia rinnovabile: abbiamo avviato sul territorio un progetto integrato che valorizza le risorse locali.

Le iniziative avviate per rilanciare Gela

Siamo impegnati in un importante programma di valorizzazione del territorio in termini di:

  • transizione energetica
  • decarbonizzazione
  • risanamento ambientale
  • sostegno allo sviluppo socioeconomico locale.

Il progetto è stato avviato nel 2014, con la firma del Protocollo per un nuovo piano di sviluppo e rilancio delle attività economiche e industriali da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Sicilia, il Comune di Gela, le Organizzazioni Sindacali, Confindustria Centro Sicilia ed Eni, insieme alle sue controllate presenti sul territorio (EniMed, Raffineria di Gela, Eni Rewind e Versalis). L’attenzione è posta soprattutto verso l’impianto di bioraffinazione più innovativo d’Europa che, insieme alle seguenti iniziative intraprese in ambito di economia circolare e riqualificazione territoriale, rende questa realtà gelese una vera e propria eccellenza. 

La Società Eni Mediterranea Idrocarburi (EniMed) gestisce le attività di produzione e trattamento di idrocarburi in Sicilia. Dal Centro Direzionale di Gela sono dirette le operazioni di 4 Centri Olio, 3 piattaforme offshore e 3 centrali a gas distribuite sul territorio. In linea con la strategia di Eni di valorizzazione del gas naturale come fonte energetica a basse emissioni, con il Protocollo d’Intesa 2014 abbiamo dato vita al programma di transizione energetica, avviando il progetto di sviluppo dei giacimenti a gas di Argo e Cassiopea che prevede la realizzazione, nel corso del 2023, di 4 pozzi sottomarini per la coltivazione del gas naturale. La sua valorizzazione come fonte energetica a basse emissioni, infatti, è in linea con il nostro obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica al 2050.

Il gas estratto dai 4 pozzi verrà inviato, tramite una pipeline sottomarina, a un nuovo impianto di trattamento e compressione onshore all’interno della bioraffineria di Gela e, una volta trattato, verrà immesso nella rete di distribuzione nazionale. Il progetto è entrato nella fase esecutiva a luglio 2022 e vedrà la sua realizzazione completarsi all’inizio del 2024. Sono previsti complessivamente investimenti per oltre 800 milioni di euro, che valorizzeranno il territorio e l’economia locale, stimolando in particolare l’occupazione dell’indotto e l’attrazione di ulteriori investimenti. Argo e Cassiopea permetterà inoltre l’immissione nella rete nazionale di gas prodotto da giacimenti nazionali senza impatti sull’ambiente.

Il progetto di conversione della raffineria di Gela in bioraffineria nasce nel 2014 con la chiusura della struttura industriale e l’avvio del processo di riconversione. È progettata per trattare materie prime di seconda generazione, c.d. unconventional, fino al 100% della capacità di lavorazione (pari a 736 mila tonnellate annue), ed è una delle poche bioraffinerie al mondo a elevata flessibilità operativa. Le attività sono state avviate nel 2019 e nel 2020 è stata raggiunta la piena operatività del sito. Nel 2021 la produzione di biocarburanti (HVO) è stata di circa 585 mila tonnellate secondo le certificazioni in uso (Direttive Europee RED e correlate) e i volumi di bio-feedstock processati sono stati pari a 665 mila tonnellate. L’impiego di olio di ricino all’interno dell’impianto, ottenuto grazie al progetto sperimentale di coltura su terreni semidesertici in Tunisia, ha permesso di eliminare completamente l’impiego olio di palma entro il 2022. A ottobre 2022, infatti, Eni ha concluso l’approvvigionamento di olio di palma in uso nella bioraffineria, in anticipo rispetto alle precedenti previsioni e alle norme vigenti. 

L’impianto per il trattamento delle biomasse BTU

Il nuovo impianto Biomass Treatment Unit (BTU), avviato a marzo 2021, consentirà alla Bioraffineria Eni di Gela di utilizzare solo biomasse che non siano in competizione con la filiera alimentare, dagli oli alimentari esausti ai grassi da lavorazioni di carni prodotte in Sicilia, con l’obiettivo di realizzare un modello di economia circolare a chilometro zero per la produzione di biodiesel, bionafta, biogpl e biojet. Il progetto ha fornito un contributo all’occupazione locale pari a 1,3 milioni di ore lavorate e ha raggiunto l’obiettivo “zero infortuni”, sia per le persone Eni, sia per i lavoratori delle imprese in appalto. 

L’olio vegetale del Kenya per la bioraffinazione di Gela

Dal Kenya nel 2022 è giunto alla bioraffineria di Gela il primo carico di olio vegetale prodotto da Eni nell’agri-hub di Makueni, l’impianto inaugurato a luglio 2022 dove avviene la spremitura di sementi di ricino, di croton e di cotone. Sono agri-feedstock non in competizione con la filiera alimentare, coltivati in aree degradate, raccolti da alberi spontanei o risultanti dalla valorizzazione di sotto-prodotti agricoli, che offrono opportunità di reddito e accesso al mercato a migliaia di agricoltori. Agli agri-feedstock del Paese, la cui produzione è arrivata a 2.500 tonnellate di olio entro la fine del 2022, mentre 20.000 tonnellate giungeranno nel 2023, si aggiunge la raccolta di scarti e residui, tra cui gli oli vegetali esausti, raccolti in Kenya: i primi carichi sono in arrivo in Italia e si prevede ne arrivino fino a 5.000 tonnellate nel 2023. 

Lo sviluppo di biocarburanti per l’aviazione

Lo sviluppo dei biocarburanti è uno dei driver del nostro percorso di transizione energetica fondato sull’economia circolare, che fa leva sulle nostre due bioraffinerie di Gela e Venezia, asset distintivi grazie alle tecnologie proprietarie d’avanguardia e ai costanti miglioramenti di prodotto e processo. Dal 2022 SAF (sustainable aviation fuels) viene ottenuto tramite la produzione di una particolare bionafta da Gela che poi viene trasportata e frazionata a Livorno, ottenendo sia biojet, sia una bionafta leggera che viene a sua volta lavorata negli impianti tradizionali. Nel 2023 si produrranno 9000 tonnellate di SAF, mentre dal secondo semestre del 2024 le nostre bioraffinerie italiane saranno in grado di produrre biojet e dal 2025 il target di produzione sarà di 200 mila tonnellate all’anno.

L’impianto Ecofining ed HVOlution, il diesel prodotto con 100% di materie prime rinnovabili

Per realizzare l’impianto Ecofining™ abbiamo modificato le due esistenti unità di desolforazione e abbiamo costruito lo “Steam Reforming” per la produzione di idrogeno, componente fondamentale nel processo di produzione dell’HVO (Hydrogenated Vegetable Oil), cioè il biodiesel che, addizionato al gasolio fossile in una quota pari al 15%, compone il carburante premium Eni Diesel +. Questa tecnologia proprietaria consente di trattare materie prime vegetali di scarto e olii non edibili per produrre biocarburante di cui Eni Sustainable Mobility è il secondo produttore in Europa. In particolare, da febbraio 2023, HVOlution, il primo diesel di Eni Sustainable Mobility prodotto con 100% di materie prime rinnovabili (ai sensi della Direttiva (UE) 2018/2001 “REDII”) disponibile in 50 Eni live station in Italia e in 150 entro fine aprile 2023.

L’impianto Waste to fuel

Dal 2019 al 2022 nel sito di Gela è stata condotta la sperimentazione della tecnologia proprietaria Eni Waste to Fuel in grado di trasformare i rifiuti organici in bio olio e bio metano, con recupero dell’acqua contenuta al loro interno. La fase sperimentale ha previsto l’avvio di un impianto pilota che ha trattato fino a 100 kg/giorno di rifiuti organici urbani provenienti dai comuni dell’area di Ragusa.

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Eni Rewind è la società ambientale di Eni che opera secondo i principi dell’economia circolare per valorizzare i terreni industriali, le acque e rifiuti attraverso progetti di bonifica efficienti e sostenibili. Il risanamento di Gela, Sito di Interesse Nazionale dal 2000, è in capo a Eni Rewind che è proprietaria e titolare degli oneri di bonifica delle aree ex Anic. La società gestisce inoltre le attività ambientali nelle aree dell’Industria Siciliana Acido Solforico (ISAF) e opera anche per conto di RaGe, Versalis ed EniMed. Gli interventi, avviati con la messa in messa in sicurezza d’emergenza, prevedono la bonifica e il monitoraggio della falda multisocietaria, la bonifica dei suoli e la demolizione di impianti, capannoni ed edifici. Oggi, grazie all’impegno di Eni ed Eni Rewind, Gela rappresenta un esempio virtuoso di riqualificazione ambientale e innovazione tecnologica teso alla creazione di nuove opportunità di sviluppo per il territorio. 

L’innovazione tecnologica per la bonifica

Eni Rewind sperimenta sul campo tecnologie innovative per la bonifica e il monitoraggio di suoli e falda nate nei nostri laboratori di ricerca. È il caso del dispositivo e-hyrec® per la rimozione selettiva degli idrocarburi dalle acque sotterranee con risparmio di risorsa idrica, del campionamento passivo su fogli di polietilene a bassa densità o del metodo e-limina®.

La gestione della risorsa idrica

A Gela Eni Rewind gestisce l’impianto di trattamento delle acque di falda e l’impianto TAS che tratta le acque reflue del sito multisocietario e il percolato della discarica comunale Timpazzo e delle discariche nella raffineria. Inoltre, provvede alla gestione degli impianti biologico urbano (400 m3/h) e biologico Industriale (900 m3/h), di proprietà della Regione Siciliana, per la depurazione dei reflui civili ed industriali del territorio. Nel corso del 2021, la società ambientale di Eni ha trattato oltre 7,5 milioni di m³ di acque di falda, recuperandone più di 930 mila m³.

La demolizione dei vecchi impianti

Nel 2021 abbiamo completato, per conto della società RaGe, lo smantellamento dei vecchi impianti, ormai dismessi, legati al processo di raffinazione: il camino SNOX, la caldaia G300, le strutture trivelle Coking 1 e 2 e la Torcia D-D1. Per gli interventi è stato necessario ricorrere allo smontaggio top-down al fine, evitando interferenze con altre attività operative dello stabilimento e assicurando il recupero di circa 6.900 tonnellate di rottami metallici, motori e cavi elettrici che troveranno una seconda vita nei settori civile e industriale. Entro il 2023 verrà conclusa la demolizione, ora in corso, delle caldaie G100 e G200 e avviata quella del camino quadricanne e dell’impianto Snox.

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Le attività di Eni Rewind a Gela

Nel sito siciliano abbiamo creato le basi della nostra progettualità circolare.

APPROFONDISCI

Sul territorio gelese siamo da tempo impegnati nello sviluppo di energie rinnovabili, come elemento strategico fondamentale nella strategia di evoluzione del modello di business verso uno scenario low carbon. È qui, infatti, che Eni Rewind ha realizzato il suo primo progetto circolare con l’installazione, completata nel 2012, di un impianto fotovoltaico da 5 MW sulla messa in sicurezza permanente dell’ex discarica fosfogessi. Nel 2018 è stato allestito da Eni New Energy un nuovo parco di circa 1 MW in un’area di proprietà Eni Rewind, denominata isola 10, che in passato ospitava l’impianto di produzione di ossido di etilene e derivati, oggi demolito. Nel 2019, in collaborazione con il Massachusetts Institute of Technology di Boston e il Politecnico di Milano, presso il Nuovo Centro Oli di Gela, è stato installato il primo sistema di specchi a concentrazione solare (CSP) di Eni. Attualmente si sta lavorando ad una ulteriore fase progettuale per studiare l’integrazione di questa tecnologia in ambiti industriali come leva di decarbonizzazione, per una successiva diffusione su larga scala. Questa fase si inserisce all’interno dal progetto SOLARGRID, un’iniziativa in parte finanziata dal MIUR che punta a supportare progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Essa prevede l’installazione di una seconda parabola innovativa insieme ad uno stoccaggio termico ed una microturbina a vapore, che si integreranno con l’impianto esistente del Nuovo Centro Oli per produrre energia elettrica per autoconsumo.

LNG/CNG

È stato completato lo studio di fattibilità per la valutazione di una base logistica a Gela per la distribuzione di LNG/CNG. Successivamente è stato sottoscritto l'accordo tra MiSE, Regione Sicilia, Amministrazione Comunale di Gela ed Eni per dare seguito a una fase di approfondimento su temi di natura tecnica e commerciale, per verificare la sussistenza delle condizioni per sviluppare una iniziativa LNG a livello industriale.

Blue Sea Technologies

Gela è stata identificata come hub per la gestione delle apparecchiature e sistemi di monitoraggio brevettati da Eni, ovvero il Clean Sea, sistema di monitoraggio ambientale sottomarino da utilizzarsi nell’area del Mediterraneo, il Rapid Cube e il Dual ROV killing system, apparecchiature utilizzabili in tutto il mondo per garantire la gestione in sicurezza di pozzi offshore.

Nel 2022 abbiamo terminato i lavori di ristrutturazione dello stabile “ex Casa-albergo” nel quartiere Macchitella. Inoltre, nel territorio di Gela, Eni è attenta alle realtà scolastiche locali e, nel corso degli anni, ha svolto diversi progetti a supporto degli studenti del territorio per diffondere competenze e valori aziendali in ottica di economia circolare e salvaguardia ambientale. Nell’ambito del programma Alternanza scuola-lavoro, abbiamo inoltre coinvolto cinque istituti del territorio, erogando 40 ore di formazione su tematiche green energy, economia circolare, cybersecurity e digitalizzazione. Nel 2021, tramite Eni Joule, 15 studenti di questi istituti, affiancati da allievi di un ITS informatico di Caltagirone, hanno partecipato a un evento di 2 giorni a vocazione imprenditoriale.

Insieme al Comune di Gela, la Fondazione Banco Alimentare e il Banco Alimentare della Sicilia ONLUS, abbiamo sottoscritto anche un accordo di collaborazione a supporto della sicurezza alimentare. Il progetto prevede il nostro impegno diretto nelle attività di rifacimento ed adeguamento dell’immobile reso disponibile dal Comune di Gela per la creazione di una sede decentrata del Banco Alimentare allo scopo di ottimizzare e incrementare la raccolta delle eccedenze alimentari favorendone, poi, la distribuzione tra le persone con maggiore necessità. Nel 2021, sono stati conclusi gli studi di ingegneria inerenti la riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’immobile ed è stata predisposta la documentazione tecnica propedeutica all’esecuzione della gara.

Il Rapporto locale di sostenibilità di Eni a Gela 2021

Ogni anno pubblichiamo un rapporto completo sulle attività svolte dalle realtà Eni presenti nel sito di Gela e, in particolare, per evidenziare il contributo al percorso di Just Transition intrapreso da Eni. In particolare, il Report Locale di Sostenibilità di Gela 2021 è dedicato all’impianto di bioraffinazione più innovativo d’Europa e alle molteplici iniziative intraprese in ambito di economia circolare e riqualificazione territoriale, che rendono la realtà di Gela una vera e propria eccellenza. Il documento illustra come il rispetto e la salvaguardia delle persone e delle risorse ambientali siano delle prerogative per creare valore di lungo termine e conseguire gli obiettivi di business. Significativo, infine, è il rilievo dato agli stakeholder locali, resi partecipi e valorizzati grazie alle numerose alleanze e accordi siglati.

Il documento fa parte della reportistica di sostenibilità di Eni, che include la Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario 2021 (DNF), redatta in conformità con le richieste del D.Lgs. 254/2016, e il Report di sostenibilità Eni for 2021, cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

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