L’impegno di Eni per il rispetto dei diritti umani
La dignità di ciascun essere umano e il benessere delle persone e delle comunità nei Paesi in cui operiamo sono alla base del nostro approccio fondato sul rispetto dei diritti umani e del nostro percorso di Just Transition.
I Principi Guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani (UNGPs) sono per Eni un riferimento fondamentale per orientare le nostre attività, il nostro sistema normativo e la governance verso il rispetto e la promozione dei diritti umani. Il nostro impegno si riflette nella Dichiarazione Eni sul rispetto dei diritti umani e in una serie di documenti che riguardano sia l’organizzazione interna che i rapporti con realtà esterne alla società, quali il Codice Etico e il Codice di Condotta fornitori.
L’approccio di Eni ai diritti umani è confermato anche nell’Accordo Quadro Globale sulle Relazioni Industriali a livello internazionale e sulla Responsabilità Sociale d'Impresarinnovato nel giugno 2019, in cui viene fatto esplicito riferimento agli UNGPs. Eni è inoltre impegnata nei Voluntary Principles on Security and Human Rights (VPSHRs) ed è stata ammessa in qualità di “Full Corporate Member” alla Voluntary Principles Initiative (VPI), l‘iniziativa multistakeholder dedicata al rispetto dei diritti umani nella gestione delle operazioni di Security che coinvolge governi, imprese e ONG.
Siamo tutti chiamati a contribuire alla creazione di un sistema di diritti umani resiliente. In Eni, questo imperativo ci spinge a sostenere concretamente una trasformazione incentrata su lavoratori, fornitori, comunità e clienti per costruire insieme ai nostri stakeholder una cultura dei diritti umani responsabile, condivisa e diffusa.
Messaggio agli Stakeholder di Claudio Descalzi (AD di Eni)
Consapevoli dell’ambizioso percorso di decarbonizzazione tracciato, lavoriamo affinché questo processo sia centrato sulle persone e offra opportunità di conversione delle attività esistenti e di sviluppo di nuove filiere produttive con rilevanti opportunità per i lavoratori, le economie e le comunità dei Paesi in cui operiamo, facendo leva su un solido approccio al rispetto dei diritti umani. Il “Focus report sulle iniziative di Just Transition per i lavoratori, i fornitori, le comunità e i clienti” illustra il nostro impegno e il nostro approccio anche attraverso la presentazione di specifici case study.
Eni e la transizione centrata sulle persone
Focus report sulle iniziative di Just Transition per i lavoratori, i fornitori, le comunità e i clienti.
Eni for è il report volontario di sostenibilità che racconta il nostro contributo per una transizione energetica che sia il più possibile equa e inclusiva.
Eni si impegna a sottoporre le proprie attività a un processo di due diligence sul rispetto dei diritti umani. A questo scopo, valutiamo e monitoriamo costantemente i nostri impatti reali e potenziali in materia di diritti umani e identifichiamo strategie e soluzioni specifiche volte a migliorare l’efficacia della nostra azione di prevenzione e mitigazione degli impatti negativi. In particolare, impartiamo istruzioni specifiche e offriamo formazione specializzata ai dipendenti, oltre a svolgere iniziative di sensibilizzazione dedicate ai subappaltatori e ad altri Business Partner.
Le principali tematiche di Eni riguardanti i Diritti Umani
Diritti umani sul posto di lavoro
Diritti umani nella relazione con fornitori e business partner
Diritti umani nelle comunità
Diritti umani nelle attività di security
Discriminazione e pari trattamento in base a religione, etnia e genere
Schiavitù moderna
Diritti sulla terra
Uso eccessivo della forza da parte di forze di sicurezza pubbliche e private
Condizioni di lavoro sicure e sane
Lavoratori migranti
Impatti ambientali che provocano conseguenze su mezzi di sostentamento, salute, disponibilità di acqua per le comunità e le Persone Indigene
Sicurezza dei dipendenti in ambienti ad alto rischio
Libertà di associazione e contrattazione collettiva
Libertà di associazione e contrattazione collettiva
Decommissioning
Condizioni di lavoro (salari e orario lavorativo)
Condizioni di lavoro sicure e sane
Le nostre aree prioritarie
Una tappa fondamentale del nostro cammino è stata l’individuazione, anche attraverso confronti e seminari all’interno dell’azienda, delle principali tematiche sui diritti umani (salient issues), a loro volta raggruppate in quattro aree di intervento prioritarie: diritti umani sul posto di lavoro, diritti umani nella catena di fornitura, diritti umani nelle comunità, diritti umani nelle attività di security. In ognuna di queste aree di intervento ci guidano gli stessi principi e rigorose procedure di controllo interno volte a prevenire ogni forma di violazione e a mitigarne il più possibile gli effetti, qualora questi si verifichino.
Con riferimento al tema dei diritti dei lavoratori, Eni si impegna a rispettare i quattro standard di lavoro fondamentali dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, come enunciati nella Dichiarazione sui Principi e i Diritti fondamentali nel Lavoro:
libertà di associazione e riconoscimento effettivo del diritto di contrattazione collettiva
eliminazione di ogni forma di lavoro forzato o obbligatorio
abolizione effettiva del lavoro minorile
eliminazione di ogni forma di discriminazione in materia di impiego e professione
Molestie o atteggiamenti comunque riconducibili a pratiche di mobbing sono proibiti, senza eccezioni, nelle relazioni lavorative, sia all’interno che all’esterno della società. Eni si impegna ad assicurare che, nel collaborare per o con Eni, le imprese terze accettino di applicare ai lavoratori le garanzie sopra descritte, anche imponendo clausole contrattuali adeguate contro possibili violazioni.
Il nostro approccio alla Diversity & Inclusion (D&I)non si limita a considerare i principi di non discriminazione e pari opportunità, ma vuole creare un ambiente di lavoro nel quale le diversità sia culturali che personali possano portare ad un arricchimento reciproco oltre che a essere un elemento irrinunciabile anche per la sostenibilità del business. Una delle priorità di Eni è quella di assicurarsi che ci sia equità nel trattare le persone, indipendentemente dalle differenze di genere, nazionalità, opinione politica e orientamento sessuale, ma anche di status sociale, abilità fisiche, condizioni mediche e familiari.
Nel 2022 Eni ha implementato un piano di azioni prioritarie per lo sviluppo di un mindset inclusivo e mirato alla valorizzazione di unicità, identità di genere, internazionalità, età, disabilità e orientamento sessuale.
Nel 2021, in linea con la Convenzione ILO190, è stata emessa una policy aziendale sul tema delle violenze e molestie sul luogo di lavoro, per contrastare qualsiasi condotta (espressa in forma fisica, verbale o non verbale) o la minaccia di porla in essere, in un'unica occasione o ripetutamente, che possa causare o comportare un danno fisico, psicologico o economico.
Per sviluppare una strategia aziendale sul tema, è stata anche istituita l’unità Diversity & Inclusion per l’identificazione degli obiettivi aziendali in materia e la definizione di un portfolio di iniziative per il loro raggiungimento.
Nel 2021 Eni ha anche sottoscritto i Women Empowerment Principles (WEP) delle Nazioni Unite per ribadire il proprio impegno nel promuovere l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile nel luogo di lavoro, nelle pratiche di business e nella società, come delineato nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e nei 17 SDG. Stabiliti congiuntamente da UN Global Compact e UN Women, i WEP sono basati sugli standard internazionali del lavoro e dei diritti umani e sul riconoscimento del ruolo chiave delle imprese nella promozione dell’uguaglianza di genere e dell’empowerment delle donne. In linea con questo approccio, Eni si impegna a integrare la prospettiva di genere nei propri processi interni ed esterni, così come nei propri progetti di sviluppo locale, anche attraverso la realizzazione di assessment, per garantire che tutte le attività e le iniziative siano realmente inclusive.
Inoltre, Eni offre un’equa remunerazione e garantisce che l’ambiente di lavoro sia sicuro e salubre e che le condizioni di lavoro siano in linea con gli standard internazionali. Mettiamo a disposizione dei nostri lavoratori servizi sanitari preventivi e curativi, oltre che di emergenza. Questo modello di assistenza offre un servizio standardizzato per tutti gli ambiti operativi, attraverso servizi e prodotti in economia o acquisiti esternamente.
Siamo impegnati nel rispettare la Convenzione ILO n. 135, assicurando un adeguato accesso al posto di lavoro, oltre che ai dipendenti, anche ai rappresentanti sindacali e rimanendo neutrale riguardo alla preferenza dei dipendenti ad aderire e rimanere in un’organizzazione sindacale, trasferire la propria adesione o concludere tale adesione.
Adottiamo un approccio volto a garantire il pieno impegno dell'intera catena di fornitura sul rispetto dei diritti umani, facendo leva non solo su valutazioni specifiche e requisiti contrattuali, ma anche coinvolgendo i fornitori in iniziative dedicate per ottenere e monitorare concretamente il livello di consapevolezza e attenzione alla fornitura catena.
Scopri di più sulle relazioni con i nostri fornitori:
Ci aspettiamo che i nostri Business Partner rispettino i principi enunciati nella nostra Dichiarazione e compiamo ogni sforzo per inserire clausole ad hoc sul rispetto dei diritti umani nei relativi accordi contrattuali, relativamente alle attività svolte con o per Eni.
Eni è costantemente attenta ai diritti delle persone e delle comunità locali dei Paesi in cui opera. Curiamo la biodiversità, difendiamo il diritto alla proprietà e salvaguardiamo le risorse dei luoghi in cui agiamo. Ogni passo è fatto nel rispetto dei diritti fondamentali, ponendo particolare attenzione ai gruppi vulnerabili.
Il nostro impegno verso le comunità è costruito intorno ai seguenti elementi:
una consultazione libera, preventiva, informata
la previsione di valutazioni di impatto ambientale, socioeconomico e culturale, compresi quelli relativi alle persone indigene, al fine di identificare, prevenire e quando applicabile mitigare il possibile effetto negativo potenziale e/o effettivo sui Diritti Umani causato dalla società, a cui la stessa ha contribuito o a cui è associata, come ad esempio quelli relativi ai diritti sulla terra
del diritto a cibo e acqua potabile adeguati, al più alto standard possibile di salute fisica e mentale, ad un’abitazione adeguata, alla scolarità e diritti speciali di indigeni e appartenenti alle tribù
l’impegno ad evitare il reinsediamento delle comunità locali e fornire una adeguata compensazione in caso di acquisizione inevitabile di terreni e di reinsediamenti delle persone coinvolte con cui devono comunque essere raggiunti degli accordi
la gestione delle attività di security nel rispetto delle comunità e in conformità ai principi internazionali sui Diritti Umani, e in conformità ai Voluntary Principles on Security and Human Rights.
Le imprese devono cooperare attivamente con meccanismi giudiziari e non giudiziari, creando meccanismi di reclamo a livello operativo che possano essere a disposizione di persone e comunità, così come riconosciuto dall’UNGP n. 29 e dalle Linee Guida OCSE per le Imprese Multinazionali.
Per questo ci siamo dotati di una procedura denominata “Community Grievance Mechanism” per la gestione delle segnalazioni o dei reclami ricevuti, in forma scritta o verbale, relativi alle nostre attività. Un meccanismo di reclamo a livello operativo che consente ad Eni di rispondere in maniera rapida ed efficace alle possibili situazioni critiche, prevenendone il peggioramento e impedendo l’insorgere di conflitti.
Eni coopera inoltre con altri meccanismi giudiziari e non giudiziari, quali, ad esempio i punti di contatto nazionale stabiliti dalle Linee Guida OCSE per le Imprese Multinazionali.
Il nostro impegno per i diritti umani e la loro promozione è sancito anche dalla collaborazione costante e prolungata con diversi organismi internazionali, sia afferenti al sistema delle Nazioni Unite sia alla società civile. Solo per citare alcuni esempi:
nel 2001 siamo stati la prima impresa italiana ad aderire al Global Compact promosso dalle Nazioni Unite
abbiamo organizzato attività formative in collaborazione con l'International Training Center, l’istituto di formazione dell’International Labour Organization (ILO)
ci confrontiamo con le altre compagnie del settore O&G sui temi della sostenibilità (biodiversità, local content, sviluppo delle comunità, reporting, diritti umani) all’interno di IPIECA
collaboriamo con l’IHRB, un’organizzazione indipendente che lavora come centro globale di eccellenza e di expertise (a think & do tank) sul tema delle relazioni tra il business e i diritti umani
L’AD di Eni Claudio Descalzi, insieme a 35 leader di altre grandi aziende che fanno parte del World Business Council for Sustainable Development (WBCSD), aderisce all’iniziativa Call to Action attraverso cui i CEO e i top manager si impegnano a promuovere azioni concrete per il rispetto dei diritti umani oltre a seguire le indicazioni contenute all’interno della CEO Guide on Human Rights.
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