Computer, televisori, smartphone ed altri dispositivi hanno cambiato la nostra vita. Ma stanno anche contribuendo al cambiamento climatico.
di
Eni Staff
15 dicembre 2019
4 min di lettura
di
Eni Staff
15 dicembre 2019
4 min di lettura
A buon titolo si potrebbe parlare di illusione ottica, non nel senso usuale di una interpretazione difforme di ciò che si osserva, ma in quello di una sottovalutazione del peso di quello che si produce per il semplice fatto di guardare uno schermo. E, davanti ad uno schermo, per una rapida telefonata dallo smartphone oppure per ore e ore svolgendo il proprio lavoro o per gustare un buon film dopo cena, ci passano ogni giorno miliardi di persone, per moltissimi miliardi di minuti…
Un fenomeno in crescita costante e che, tra non molti anni, aumenterà le dimensioni della cosiddetta “impronta ecologica” del mondo digitale e dell’Information Technology in una misura finora imprevista. Ne abbiamo già parlato in queste pagine riferendo di uno studio che tracciava un avvenire nel quale le macchine che ci collegano virtualmente a ogni angolo del mondo risultavano sempre più affamate di energia e, di converso, responsabili, sia pure indirettamente, di crescenti emissioni di gas climalteranti. A pochi mesi di distanza, una nuova ricerca conferma e dettaglia quelle previsioni, aggiungendo uno scenario al 2025 che desta una certa preoccupazione.
Ma vediamo ai dati. Nel 2019 si stima che l’impronta del digitale sull’ambiente rappresenti il 4,2% dei consumi mondiali di energia e il 3,8% delle emissioni di gas a effetto serra. Ora, secondo le analisi condotte da GreenIT, un centro di ricerca dedicato allo studio dell’evoluzione dell’Information Technology, nel 2025 i nostri smartphone, computer, centri di calcolo, televisori, tutti connessi attraverso la rete, consumeranno il 6% del totale dell’energia utilizzata dall’umanità e saranno responsabili del 5,5% delle emissioni climalteranti. Per avere un raffronto, pensiamo che il settore dei trasporti, globalmente inteso, vale circa il 14% delle emissioni, quello dell’industria il 21 e quello della produzione di elettricità e calore circa il 25. Insomma, non è poca cosa. Del resto, 34 milioni di apparecchi digitali connessi, in mano a più di 4 miliardi di utilizzatori non potrebbero dare un esito diverso.
Ma a preoccupare non è soltanto la crescita dell’impronta del digitale, ma anche la sua struttura. Da una parte, i tassi di crescita dei diversi impatti del digitale risultano sensibilmente più elevati di qualsiasi altro settore: prendendo come riferimento il 2010 e proiettando i valori al 2025, viene stimato un moltiplicatore pari a 2,9 volte per i consumi energetici e di 3,1 volte per le emissioni climalteranti. Dall’altra parte, sono proprio gli stessi apparecchi digitali, considerati nel loro ciclo di vita completo, dalla produzione, all’uso e allo smaltimento o riciclaggio finale, ad avere assunto un ruolo ormai predominante: il 39% delle emissioni di gas ad effetto serra determinate dagli apparati arriverà infatti a rappresentare il 39% del totale di quelle riferibili al mondo digitale, anche perché al 2025 il numero complessivo di questi sistemi si prevede sfiorerà la soglia dei 50 miliardi. Inaspettatamente, a fare, in questo quadro, la parte del leone sono gli apparati che si sarebbe portati a ritenere ormai sull’orlo dell’obsolescenza: le televisioni. Le previsioni dicono che al 2025 dovrebbero raggiungere il numero di 1,2 miliardi nel mondo, raddoppiando quindi rispetto al 2010, e, soprattutto, grazie ai progressi compiuti dall’industria del settore, più che raddoppiando la superficie dei loro schermi, che passerà dai 31 pollici medi sulla diagonale del 2010, a 65 pollici nel 2025. Questo, mentre gli smartphone, a fronte di un mercato ormai quasi saturo, non vedranno incrementi significativi del loro contributo all’impronta ambientale dell’universo digitale.
Ma c’è anche un altro aspetto a inquietare: maggiore è la diffusione dei televisori e degli altri dispositivi connessi alla rete, maggiore sarà il consumo di energia dell’intero sistema che distribuisce le immagini che guardiamo sugli schermi, dai centri di produzione ai grandi data center, dalla rete web fino al nostro piccolo modem domestico che consente la connessione. E sono proprio gli utilizzi video, in particolare quelli online, a rappresentare la parte predominante degli impatti. Complessivamente, si stima che la produzione di computer, televisori, smartphone ed altri dispositivi valga poco meno del 45% del totale degli impatti del settore in termini di consumi di energia e di emissioni climalteranti. Il resto è invece costituito dalla rete, con il 16%, dai data center, con il 19%, e dai terminali, per il 20%. E due terzi di questa fetta finale è fatto da televisioni.
Questo sito web utilizza i cookie
Questo sito utilizza cookie di profilazione, al fine di inviarti pubblicità e offrirti servizi in linea con le preferenze da te manifestate nel corso della navigazione in rete. Per ulteriori dettagli visita la nostra cookie policy.
THIS WEBSITE (AND THE INFORMATION CONTAINED HEREIN) DOES NOT CONTAIN OR CONSTITUTE AN OFFER OF SECURITIES FOR SALE, OR SOLICITATION OF AN OFFER TO PURCHASE SECURITIES OR IS NOT FOR RELEASE, PUBLICATION OR DISTRIBUTION, DIRECTLY OR INDIRECTLY, IN OR INTO THE UNITED STATES (INCLUDING ITS TERRITORIES AND POSSESSIONS, ANY STATE OF THE UNITED STATES AND THE DISTRICT OF COLUMBIA) OR FOR THE ACCOUNT OR BENEFIT OF ANY U.S. PERSON AS THAT TERM IS DEFINED IN THE SECURITIES ACT (A "U.S. PERSON"), AUSTRALIA, CANADA, JAPAN OR SOUTH AFRICA OR ANY OTHER JURISDICTION WHERE SUCH AN OFFER OR SOLICITATION WOULD REQUIRE THE APPROVAL OF LOCAL AUTHORITIES OR OTHERWISE BE UNLAWFUL (THE "OTHER COUNTRIES"). THE SECURITIES REFERRED TO HEREIN HAVE NOT BEEN AND WILL NOT BE REGISTERED UNDER THE U.S. SECURITIES ACT OF 1933, AS AMENDED (THE "SECURITIES ACT"), OR PURSUANT TO THE CORRESPONDING REGULATIONS IN FORCE IN AUSTRALIA, CANADA, JAPAN, SOUTH AFRICA OR THE “OTHER COUNTRIES” AND MAY NOT BE OFFERED OR SOLD IN THE UNITED STATES OR TO A U.S. PERSON UNLESS THE SECURITIES ARE REGISTERED UNDER THE SECURITIES ACT, OR AN EXEMPTION FROM THE REGISTRATION REQUIREMENTS OF THE SECURITIES ACT IS AVAILABLE. NO PUBLIC OFFERING OF SUCH SECURITIES IS INTENDED TO BE MADE IN THE UNITED STATES, AUSTRALIA, CANADA, JAPAN OR IN THE “OTHER COUNTRIES.”
In any Member State of the European Economic Area ("EEA"), the information contained in this website is only directed at and may only be communicated to persons who are "qualified investors" ("Qualified Investors") within the meaning of Article 2(e) of Regulation (EU) 2017/1129 (the "Prospectus Regulation").
The information to which this website gives access is directed only at persons (i) who are persons falling within Article 49(2)(a) to (d) ("high net worth companies, unincorporated associations etc.") of the Financial Services and Markets Act 2000 (Financial Promotion) Order 2005 (the "Order") or (ii) who have professional experience in matters relating to investments falling within Article 19(5) of the Order or (iii) to whom it may otherwise lawfully be communicated (all such persons together being referred to as "relevant persons"). Any investment or investment activity to which this communication relates is only available to relevant persons and will be engaged in only with relevant persons, or in the EEA, with Qualified Investors. Any person who is not a relevant person, a Qualified Investor or otherwise permitted under applicable law or regulation to access the information, should not act or rely on the information contained herein.
Confirmation of Understanding and Acceptance of Disclaimer
These materials are for informational purposes only and are not directed to, nor are they intended for, access by persons located or resident in the United States, Australia, Canada, Japan or South Africa or any of the Other Countries. I certify that:
I am not resident of, or located in, the United States, Australia, Canada, Japan or South Africa or any of the Other Countries or I am not a U.S. Person; or
If I am a resident of, or located in, the EEA, I am a Qualified Investor within the meaning of Article 2(e) of the Prospectus Regulation; or
If I am a resident of, or located in, the United Kingdom, I am a Qualified Investor and a relevant person.
I have read and understood the disclaimer set out above. I understand that it may affect my rights. I agree to be bound by its terms and I am permitted under applicable law and regulations to proceed to the following parts of this website.
WARNING: the above certification constitutes a "self-certification" pursuant to Decree of the President of the Italian Republic No. 445 of 28 December 2000. False certifications are punishable by law.