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La nuova energia del cane a 6 zampe (Plenitude)

Evento Plenitude con logo proiettato su schermi

Il cane a sei zampe, che da più di mezzo secolo accompagna Eni sprigionandone l’energia in tutto il mondo, ha acquisito nuovi colori, riflettendo il logo di Plenitude, la società che evolve l’esperienza di Eni gas e luce, integrando rinnovabili, retail e mobilità elettrica.

Alcuni tratti sono simili - stessa testa girata all’indietro, il corpo allungato - ma ciò che lo caratterizza è un sole verde, che sta a rappresentare il percorso di Eni verso la transizione energetica. Presentata in occasione del Capital Markets Day del 22 novembre 2021, Plenitude è un passo verso il futuro con radici forti nella tradizione. Lo testimonia il logo e lo conferma il nome, con le tre lettere “eni” integrate al suo interno. Ma, soprattutto, a confermarlo, è il percorso tracciato dalla presentazione stessa.

Insieme, si accelera il cambiamento

«È un passaggio fondamentale nella nostra trasformazione in atto», ha dichiarato Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni: «La transizione energetica è prima di tutto una sfida tecnologica. Lo sviluppo e la rapida implementazione da parte nostra di tecnologie proprietarie ha creato un vantaggio competitivo». E «per valorizzare queste soluzioni innovative», servono strumenti nuovi anche dal punto di vista aziendale. La neosocietà nasce proprio come strumento per accelerare la transizione.

Plenitude nasce proprio come strumento per accellerare la transizione e rappresenta «l’avamposto della strategia di decarbonizzazione di Eni», come ha detto Stefano Goberti, amministratore delegato della nuova società, che ha l’obiettivo di fornire il 100% di energia decarbonizzata a tutti i propri clienti entro il 2040, supportando gli obiettivi di Eni di azzeramento delle emissioni nette di CO2 Scope 3 (ovvero quelle non prodotte direttamente dall’azienda, ma legate indirettamente alla sua attività, come l’uso dei prodotti venduti). Ed è una presenza strategica importante, perché arriva direttamente nelle case e nelle aziende, mettendo a disposizione un portafoglio clienti consolidato e in continua crescita, facendo leva su «asset con presenza globale e tecnologicamente avanzati» e «numerosi progetti di energia rinnovabile». Per questo, ha aggiunto Goberti, «possiamo essere i migliori alleati delle persone nell’affrontare la transizione energetica».

In un simbolo la roadmap dell’Eni

Il marchio Plenitude riflette una visione internazionale, per la sua portata globale, un’identità immediata e riconoscibile e allo stesso tempo accessibile e coerente con le dinamiche digitali. Il nome, descrittivo ed evocativo insieme, si lega al mondo dell’energia (letteralmente vuol dire “abbondanza, profusione”, a richiamare le possibilità che si aprono grazie alle nuove fonti) e capace di rappresentare la pienezza di una visione globale. L'identità visiva si unisce alla storia del gruppo, un percorso che accompagna gli italiani fin dalla ricostruzione del dopoguerra. A simboleggiarla è il noto “cane a sei zampe”, nato nel 1952 con la sua forma originale di “cane nero che soffia una fiammata rossa”.

Da allora, l’ultimo cambiamento risale al 2010: con una grafica diversa, il Cane a sei zampe sfonda il quadrato giallo in cui era racchiuso, uscendo verso l’alto, per simboleggiare l’apertura verso il futuro e l’innovazione in un mondo dell’energia in piena trasformazione. 

Ora che quel futuro è presente, il cane storico di Eni guarda in avanti e si raddoppia. Il logo di Plenitude indossa i colori delle nuove energie, un passo fondamentale che permetterà all’azienda di raggiungere la neutralità carbonica.