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Roma, 26 giugno 2019 – Si è tenuto oggi presso il Centro Congressi Eni di Roma il “Circular Networking Day”, evento organizzato da Eni in collaborazione con Confindustria e Maker Faire con l’obiettivo di costruire una rete di imprese impegnate nell’economia circolare che possano mettere a fattor comune esperienze imprenditoriali, progetti e opportunità di investimento.
Le parti intendono così offrire un contributo alla crescita di un sistema produttivo circolare basato sull’alleanza tra grande industria e PMI, basato su una catena del valore solida all’interno di un percorso di sensibilizzazione e confronto.
Eni, in particolare, sta sempre più assumendo nell’ambito dell’economia circolare il ruolo di promotore di un modello di sviluppo e cambiamento, e questa iniziativa rappresenta un ulteriore passo in questa direzione.
All’invito di Eni hanno aderito 25 aziende, che si sono rese disponibili al confronto sulle proprie esperienze imprenditoriali di circolarità, cercando punti di contatto fra mondi diversi fra loro e dimostrando che la competizione industriale nell’economia circolare può diventare sinergia ed occasione di sviluppo con un unico comun denominatore: valorizzare le risorse e gli scarti, riducendo al massimo gli sprechi.
Le aziende presenti all’evento hanno descritto e condiviso successi importanti, denotando il grande potenziale del confronto: sono state in grado di intercettare le potenzialità chimiche ed energetiche presenti negli scarti e nei rifiuti, di recuperare asset attraverso bonifiche sostenibili e di progettare nuovi prodotti, rompendo definitivamente gli schemi dell’economia lineare e insegnando al consumatore il rispetto e il valore della durata di un bene o di un prodotto nel tempo, nonché la corretta gestione del fine vita. Come ad esempio interventi di efficienza sui processi in termini ecologici, il recupero e il riciclo, nonché attraverso soluzioni nel campo della bio agricoltura, dimostrando come quest’ultima si possa integrare positivamente con il comparto energetico. Tutte le aziende avranno la possibilità di presentare le loro soluzioni con uno stand al prossimo Maker Faire di Roma.
Negli ultimi cinque anni Eni ha accelerato la svolta verso un ruolo sempre più attivo nella transizione energetica, investendo sia sull’efficienza, e in particolare sulla produzione di energia verde, che sull’economia circolare, con la trasformazione di sostanze organiche e inorganiche, minimizzando gli sprechi e valorizzando rifiuti e materiali di scarto. Il tutto sviluppando ricerca, tecnologie e iniziative industriali che rappresenteranno vere e proprie future linee di business di trasformazione della compagnia.
E nei prossimi quattro anni investirà oltre 950 milioni di euro, più altri 220 milioni in ricerca e sviluppo, per sviluppare soluzioni industriali circolari. In questo ambito Eni ha già raggiunto primati e risultati importanti. Per fare alcuni esempi, nel campo della raffinazione, oltre a essere la prima compagnia al mondo ad avere convertito una raffineria tradizionale in bioraffineria (Venezia e presto anche Gela), la società è impegnata nel recupero degli oli vegetali usati e di frittura per produrre green diesel a supporto della mobilità sostenibile.
Eni ha poi sviluppato e brevettato la tecnologia Waste to Fuel, che consente di utilizzare la frazione organica dei rifiuti urbani per produrre energia, trasformandoli tramite un processo di liquefazione in un bio‐olio che può essere utilizzato come combustibile nel trasporto marino. Un circolo virtuoso che è stato avviato con un impianto pilota a Gela, finalizzato alla realizzazione di impianti industriali presso altri siti italiani di Eni, tra i quali Porto Marghera.
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