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Record di visitatori per la mostra Eni "Amore e Psiche"

San Donato Milanese (Milano), 14 gennaio 2013 – Sono stati oltre 225 mila i visitatori  della ormai tradizionale mostra organizzata da Eni a Palazzo Marino, in collaborazione con il Museo del Louvre e il Comune di Milano. Il grande successo di pubblico per  “Amore e Psiche‘ (inaugurata lo scorso 1 dicembre e terminata domenica 13 gennaio) conferma la validità della formula proposta da Eni che, ormai da cinque anni, regala alla città di Milano l’esposizione straordinaria di capolavori come  La conversione di Saulo di Caravaggio (2008), San Giovanni Battista di Leonardo da Vinci (2009), Donna allo specchio di Tiziano (2010), l’Adorazione dei pastori e San Giuseppe falegname di Georges de La Tour (2011).

Parte del successo della mostra più recente è riconducibile all’inedito confronto tra pittura e scultura. Amore e Psiche stanti di Canova e Psyché et l’Amour di Gérard, mai presentate prima l’una accanto all’altra, hanno ispirato una riflessione a tutto campo: dalla comparazione tra due differenti tecniche artistiche, alla reinterpretazione settecentesca del mito classico, alla dualità filosofica di spirito e materia.

A rendere originale la formula espositiva, ideata nel 2008, sono diversi aspetti tra cui: la prerogativa di valorizzare l'unicità delle opere esposte; la fruizione gratuita; l’accoglienza attenta ad ogni esigenza del pubblico ; l’approfondimento didattico affidato a storici dell'arte e giovani studiosi; le visite dedicate alle scuole; gli strumenti innovativi di didattica digitale per le scuole e lo spazio web, ricco di applicazioni, giochi e curiosità.

Il numero così consistente e in crescente aumento dei visitatori (nel 2011 erano stati 210mila) dimostra l’apprezzamento di qualità e modalità delle diverse proposte culturali. Grazie all’approfondimento critico su ogni singola opera e al supporto in sala di esperti, la mostra ha  messo in risalto la preziosità dei due capolavori con l’analisi focalizzata non solo sul confronto tra le opere, ma anche sull’indagine di ogni aspetto di ciascuna di esse.

L’accesso gratuito e l’approfondimento per le scuole hanno caratterizzato l’evento. 10 mila studenti,  400  scuole  sono venute in mostra e altre 55 scuole tra elementari e medie sono state individuate, in collaborazione con il Comune di Milano,  selezionate tra le realtà di periferia, tra quelle che meno usufruiscono delle attività messe a disposizione da Palazzo Marino, per offrire laboratori didattici presso le loro sedi.

L’allestimento della mostra, curato da Elisabetta Greci con l'illuminazione di Paolo Pollo Rodighiero, ha sottolineato l’ispirazione che viene dalla lettura della favola di Apuleio reinterpretata nell’estetica neoclassica: di questa è stata esaltata la rappresentazione del giardino diventato lo scenario ideale in cui collocare le opere. Le siepi di un labirinto neoclassico nel salone cinquecentesco di Sala Alessi hanno creato ideali stanze a cielo aperto. Profumi sottili e suoni ovattati del giardino immerso nella notte hanno accompagnato il visitatore verso la scoperta anche emozionale e sensoriale delle due opere d’arte.

L’apertura e il dialogo con la città, dove centro e periferia hanno uguale rilievo, sono state evidenziate attraverso le Conferenze di approfondimento sul Neoclassicismo e sulle opere di Canova e Gérard ospitate nelle biblioteche civiche.

Intorno al tema di Amore e Psiche si sono articolati gli Incontri moderati da Lella Costa a Palazzo Reale: Giulia Carcasi, Paolo Virzì, Natalia Aspesi, Giulio Giorello e Lorenzo Jovanotti  hanno proposto in dialogo con il pubblico nuove chiavi di lettura della favola di Apuleio.

La mostra, curata da Valeria Merlini e Daniela Storti  e organizzata da Aleart, è stata supportata da apparati didattici, un percorso digitale integrato con il website http://www.amoreepsicheamilano.it, l’app gratuita “Amore e Psiche app‘, video e approfondimenti su YouTube, Facebook, Twitter, Google+ e Foursquare.  Il catalogo pubblicato da Rubbettino Editore è a cura di Vincent Pomaréde, Valeria Merlini e Daniela Storti.

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