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  • RAFFINAZIONE E BIORAFFINAZIONE

Eni inaugura l'avvio del progetto EST di Sannazzaro

Sannazzaro de’ Burgondi (PV), 16 maggio 2011 – Eni ha dato il via oggi, presso il proprio sito di raffinazione di Sannazzaro de’ Burgondi, alle attività per la realizzazione dell’impianto che consentirà la prima applicazione su scala industriale della tecnologia EST (Eni Slurry Technology), creata da Eni per la conversione dei residui petroliferi pesanti in prodotti pregiati, benzina e gasolio.
Frutto di 1,1 miliardi di euro di investimenti effettuati da Eni, la tecnologia EST rappresenta la prima scoperta scientifica e tecnologica italiana nel settore della raffinazione petrolifera e il più grande progetto industriale attualmente in corso nel paese.
Il progetto, che sarà completato entro la fine del 2012 con l’avvio del nuovo impianto dalla capacità di 23 mila barili al giorno, fu avviato da Eni nel corso degli anni ’90 presso i propri laboratori di San Donato Milanese, per poi proseguire con la realizzazione presso la Raffineria di Taranto di un impianto dimostrativo da 1.200 barili al giorno, entrato in esercizio nel 2005 e riferimento operativo, sperimentale e progettuale dell’impianto in costruzione.
La progettazione del nuovo impianto, che sarà realizzato seguendo i più elevati standard tecnologici e di protezione dell’ambiente, è stata avviata nel 2008 con il coinvolgimento di Saipem per le attività di ingegneria.

La tecnologia EST consentirà al sito di Sannazzaro di diventare Raffineria “zero fuel oil‘, oltre che un esempio di eccellenza del settore per le tecnologie impiegate e per la qualità e prestazioni dei carburanti prodotti. Già oggi, infatti, il ciclo di lavorazione del greggio adottato presso il sito è tra i più avanzati al mondo ed è in grado di produrre gasolio ad elevata compatibilità ambientale, grazie agli importanti investimenti effettuati dalla società negli ultimi cinque anni.

La tecnologia EST, in grado di valorizzare lo sfruttamento dei greggi cosiddetti non convenzionali, presenti nel pianeta in ingenti riserve, consentirà inoltre a Eni di valutare nuove importanti opportunità in questo settore.

La tecnologia EST, a differenza dei processi petroliferi tradizionali, è in grado di produrre benzina e gasolio senza generare coke o olio combustibile, il cui mercato è sempre più in declino, e si basa su un processo di idroconversione che impiega uno speciale catalizzatore ed una corrente di idrogeno autoprodotto partendo dal gas metano. Questo significa che EST consente anche di trasformare il gas metano in carburante liquido a elevate qualità e prestazioni attraverso la produzione dell’idrogeno

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