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Gas naturale, un sostegno alla transizione energetica

Il gas è importante per l’approvvigionamento energetico e le sue emissioni GHG saranno progressivamente ridotte. Il GNL è un elemento strategico.

I dati della pagina verranno aggiornati con la presentazione del Piano Strategico 2023-2026.

Il percorso per un’energia affidabile e a sempre minori emissioni

Il gas naturale è, fra tutti i combustibili fossili, quello con la minore impronta carbonica. La sfida è ridurre ulteriormente le sue emissioni grazie a iniziative che vanno dall’eliminazione delle fuggitive di metano all’abbandono del flaring di processo, dall’integrazione delle rinnovabili nelle attività di produzione all’utilizzo di tecnologie per la  cattura, stoccaggio e riutilizzo dell’anidride carbonica , o carbon capture, utilization and storage (CCUS), da progetti in ambito  Natural Climate Solutions alla produzione di idrogeno blu. Parallelamente, il gas naturale sarà sempre più affiancato dalla produzione di biogas.

In questo contesto, il gas è centrale nella strategia di Eni per raggiungere il traguardo delle zero emissioni nette GHG scope 1,2,3 al 2050, contribuendo all’obiettivo di offrire ai nostri clienti prodotti e servizi sempre più decarbonizzati. Rimane un elemento fondamentale non solo per il business di Eni, ma anche per rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento di energia. La combinazione di questi due aspetti, riduzione delle emissioni GHG e sicurezza energetica, rende il gas naturale un importante sostegno alla transizione energetica. Per queste ragioni, la componente gas sarà sempre più prevalente nel mix produttivo di Eni, arrivando a costituire il 60% della produzione di idrocarburi nel 2030 e oltre il 90% nel 2050, in un contesto in cui la produzione complessiva di idrocarburi raggiungerà il plateau nel 2025 per poi decrescere nel tempo.

L’utilizzo del gas naturale per migliorare l’accesso all’energia rientra anche nel nostro impegno per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite. L'adozione di un energy mix a minor impatto composto da gas e rinnovabili, infatti, fa parte dei progetti per l’accesso all’energia che realizziamo nei Paesi che ospitano le nostre attività, in particolare in Africa Sub-Sahariana, dove più di mezzo miliardo di persone non ha accesso all’elettricità nonostante la grande disponibilità di fonti energetiche.

Il ruolo del gas per la sicurezza energetica

Oltre a continuare a ridurre le proprie emissioni GHG, Eni è impegnata a garantire la sicurezza energetica ai propri clienti e al sistema europeo, assicurando le forniture di gas naturale attraverso un portafoglio globale.
La nostra presenza nel mondo ci consente di rispondere adeguatamente alle richieste del mercato contribuendo a rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico, contando su circa 50 trilioni di piedi cubi (trillion cubic feet - TCF) di riserve e risorse.
I progetti a gas di Eni sono già ben posizionati per rifornire mercati chiave e ci si aspetta che possano raggiungere più di 15 milioni di tonnellate l’anno (Mton/a) di volumi contrattualizzati GNL entro il 2025. Nel breve e medio termine, inoltre, la compagnia è in grado di rendere disponibili sul mercato oltre 14 TCF di risorse addizionali di gas.

Una sempre maggiore diversificazione delle fonti di approvvigionamento, inoltre, è favorita dalle alleanze consolidate che stabiliamo con i Paesi produttori. Un Paese chiave per la diversificazione dell’approvvigionamento di gas naturale è l’Algeria, il primo fornitore per l’Italia tramite i gasdotti TTPC (tratto in Tunisia) e TMPC (attraverso il canale di Sicilia, da Capo Bon in Tunisia a Mazara del Vallo). A luglio 2022 l'Algeria ha annunciato la fornitura di 4 miliardi di metri cubi di gas in più all’Italia. La decisione fa seguito a una serie di reciproche visite politiche al più alto livello che si sono susseguite negli ultimi mesi.

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GNL: energia sulle lunghe distanze

La crescita del GNL sta aprendo nuovi orizzonti nel mercato del gas. Anche in questo ambito, Eni opera con esperienza e concretezza, ecco i progetti in cui siamo attivi a livello globale.

Bonny – Nigeria: Eni partecipa con il 10,4% nella società Nigeria LNG Ltd che gestisce l’impianto di liquefazione di gas naturale di Bonny, con una capacità produttiva di 22 Mton/a di GNL.

Coral South – Mozambico: impianto offshore galleggiante con una capacità di circa 3,4 milioni di tonnellate all’anno (Mton/a) di GNL e start-up previsto entro il 2022. L’unità galleggiante o Floating Liquefied Natural Gas (FLNG) è il primo FLNG mai realizzato per operare in acque profonde e il primo appositamente costruito per l’Africa.

Damietta – Egitto: Eni partecipa con il 50% nella società SEGAS che gestisce l’impianto di liquefazione di Damietta, con una capacità di 7,56 miliardi di metri cubi all’anno. Fermo dal novembre 2012, l’impianto ha ripreso la produzione a marzo 2021.

Jangkrik– Indonesia: progetto offshore a gas in cui Eni partecipa al 55% e che, oltre a fornire gas per il mercato domestico, è collegato all’impianto di liquefazione di Bontang. Da questo terminale, nel 2021 è partito un carico di GNL certificato carbon neutral alimentato con il gas di Jangkrik, destinato a Taiwan. Le emissioni GHG associate all’intera catena del valore sono state compensate dai crediti emissivi derivanti da due progetti di conservazione delle foreste REDD+: Luangwa Community Forest in Zambia e Kulera Landscape in Malawi.

Merakes – Indonesia: progetto offshore a gas nel blocco East Sepinggan (Eni 65%). La produzione è iniziata nel 2021 e, anche in questo caso, oltre a rifornire il mercato locale, il gas viene inviato all’impianto di liquefazione di Bontang per essere trasformato in GNL.

North Field Est – Qatar: a giugno 2022 Eni è stata selezionata da QatarEnergy come nuovo partner internazionale per l’espansione di North Field East (NFE), il più grande progetto di GNL al mondo. L’inizio della produzione è prevista entro la fine del 2025 e il progetto impiegherà tecnologie e processi all'avanguardia per minimizzare l'impronta carbonica, tra cui la cattura e lo stoccaggio della CO₂ (CCS).

Tango – Repubblica del Congo: ad agosto 2022 Eni ha acquistato la società Export LNG Ltd proprietaria dell'impianto di liquefazione galleggiante Tango FLNG, con una capacità pari a 3 milioni di m3/giorno ed una capacità di produzione GNL pari a circa 0,6 Mton/a. L'impianto sarà utilizzato da Eni nell'ambito delle attività del progetto di sviluppo del gas naturale nel blocco Marine XII. L'avvio è previsto nel 2023, a regime fornirà volumi superiori ai 3 Mton/a.