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Le nostre attività a Porto Marghera

Nel sito industriale di Eni abbiamo avviato un piano di trasformazione che coinvolge Eni Sustainable Mobility, Eni Rewind, Versalis e Plenitude.

Gli obiettivi del piano

Il piano di trasformazione del sito industriale di Porto Marghera, avviato molti anni fa, riguarda tutte le attività di Eni e delle società controllate Eni Sustainable Mobility, Eni Rewind, Versalis e Plenitude.

Le attività previste contribuiranno a concretizzare, attraverso nuovi progetti industriali, la transizione energetica, la riduzione delle emissioni di CO2 e lo sviluppo dell’economia circolare, anche applicata all’energia. 

Il piano di trasformazione prevede investimenti per circa 750 milioni di euro e la tutela dell’occupazione.

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Le attività ambientali di Eni Rewind a Porto Marghera

Nel sito di Porto Marghera Eni Rewind, la società ambientale di Eni, è impegnata nella bonifica di suoli e falda e nelle attività di decommissioning con una spesa, fino a dicembre 2022, pari a circa 320 milioni di euro, di cui 81 milioni per le demolizioni dei vecchi impianti dismessi. Per il completamento di tutti gli interventi, la società ha previsto ulteriori 180 milioni, di cui circa 65 milioni per la gestione dell’impianto di trattamento delle acque.

Le prime attività ambientali nel sito di Porto Marghera risalgono agli anni Novanta, tra il 1995 e il 1999, con la messa in sicurezza degli impianti dismessi, delle vecchie discariche e di alcune aree, l’avvio delle indagini sulle matrici ambientali e la realizzazione di una prima rete di piezometri per il monitoraggio della falda. I risultati delle caratterizzazioni hanno portato nel 2005 alla presentazione di progetti di bonifica delle aree Eni Rewind, comprensivo delle misure di sicurezza, suddivisi per macroaree Vecchio e Nuovo Petrolchimico, Ex AM8, Isola 46, Malcontenta C, Bacino SR14 e vasca di sedimentazione ex Agricoltura. A oggi sono stati completati e certificati tutti gli interventi di messa in sicurezza permanente, sono in fase di ultimazione le attività di scotico superficiale ed è stata ottenuta la certificazione di avvenuta bonifica per alcune aree del Vecchio e Nuovo Petrolchimico.

Per completare la bonifica dei suoli nel Nuovo e Vecchio Petrolchimico, Eni Rewind sta lavorando alla presentazione di una variante dei progetti che permetta lo svincolo delle aree per fasi e l’esecuzione degli interventi ambientali in linea con le prospettive di riqualificazione.

Per quanto riguarda la falda, dal 2010 Eni Rewind, anche per conto delle società coinsediate, ha attivato un sistema di emungimento nel Vecchio e nel Nuovo Petrolchimico con il conferimento delle acque all’impianto di trattamento e, successivamente, al depuratore chimico-fisico-biologico consortile. Inoltre, la società prosegue negli interventi di demolizione e nel monitoraggio post operam delle aree già bonificate o messe in sicurezza e certificate.


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La gestione sostenibile dei fanghi dei reflui civili

Nell’ambito del piano di investimenti di Eni per la riqualificazione di Porto Marghera, Eni Rewind ha presentato nel novembre 2022 un progetto per l’essiccamento e la successiva valorizzazione energetica dei fanghi da depurazione civile. La proposta, oggi in istruttoria, nasce da un’analisi svolta dalla società ambientale di Eni sui flussi di fanghi prodotti in Veneto, che ha messo in evidenza un gap impiantistico con conseguente smaltimento fuori regione di questa tipologia di rifiuti. Un’esigenza che è emersa anche dal Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali.

L’impianto, progettato in linea con le Best Available Techniques – BAT, è coerente con le prassi già consolidate in Nord Europa, dove l’uso dei fanghi in agricoltura è molto limitato, se non vietato, per il rischio connesso all’eventuale migrazione di sostanze pericolose nei terreni coltivati. Anche in Italia il riordino della normativa sui fanghi da depurazione civile determinerà un cambiamento di scenario con ulteriori restrizioni al loro impiego in agricoltura.

La realizzazione dell’impianto è prevista in un’area di proprietà di Eni Rewind e già bonificata, baricentrica rispetto ai luoghi di produzione dei flussi che verranno trattati. I fanghi urbani, costituiti per circa l’80% da acqua, verranno prima essiccati e quindi trasferiti in un forno con tecnologia a letto fluido che ne valorizzerà la componente organica, rendendo l’impianto autosufficiente. L’eventuale surplus energetico sarà immesso nella rete elettrica del polo industriale di Porto Marghera. Inoltre, il contributo del processo alle emissioni di anidride carbonica è da considerarsi nullo, in quanto le CO2 associate alla mono-combustione dei fanghi verrebbero comunque generate dalla naturale biodegradazione della materia organica.

Versalis, la società chimica di Eni, ha avviato nel 2022 la trasformazione delle proprie attività a Porto Marghera e la realizzazione di nuove iniziative industriali sul territorio. Tali iniziative si integrano al piano Eni nelle aree del petrolchimico e della bioraffineria e hanno l’obiettivo di accelerare la transizione energetica e lo sviluppo della chimica basata sul modello di economia circolare.

A Porto Marghera Versalis ha avviato i lavori per il primo polo per il riciclo meccanico avanzato delle plastiche post-consumo.
La prima fase prevede la realizzazione di un impianto per una capacità di 20 mila tonnellate/anno di produzione di polimeri stirenici da materia prima riciclata: si otterranno polistirene espanso (rEPS) e compatto (rGPPS) con un contenuto riciclato fino al 100% a partire da materia prima seconda ricavata da rifiuti in polistirene espanso selezionati dai settori industria e commercio. I nuovi prodotti, che arricchiranno la gamma Versalis Revive®, saranno destinati a settori applicativi per i quali i requisiti di sostenibilità e circolarità sono essenziali, come packaging ed edilizia.

La seconda fase prevede la realizzazione di un impianto per il riciclo meccanico avanzato di rifiuti plastici selezionati ottenuti dalla raccolta differenziata, in particolare polistirene e polietilene ad alta densità, con una capacità di trasformazione di circa 50mila tonnellate/anno.

Versalis realizzerà anche il primo impianto in Italia per la produzione di alcool isopropilico, con annesso un impianto per la produzione di idrogeno, impiegato in numerosi settori di mercato, tra cui disinfettanti e detergenti e fino a oggi totalmente importato. La capacità prevista del nuovo impianto è di 30mila tonnellate/anno.

Infine, Versalis sta investendo nel rafforzamento dell’hub logistico attraverso interventi finalizzati ad aumentarne ulteriormente la flessibilità. 

Plenitude contribuisce alla trasformazione di Porto Marghera grazie a due impianti fotovoltaici localizzati all’interno del Sito di Interesse Nazionale di Porto Marghera nel Comune di Venezia.

Il primo impianto fotovoltaico da 3,55 MW si sviluppa su un’area di circa 6 ettari, di proprietà di Eni Rewind. Parte dell’area è stata precedentemente sfruttata come discarica di rifiuti non pericolosi, il cui procedimento di chiusura è stato completato nel 2016, mentre la restante parte è stata oggetto di un’attività di messa in sicurezza permanente dei suoli nel 2018. L’impianto fotovoltaico, autorizzato con Autorizzazione Unica nel mese di maggio 2021 dalla Regione Veneto, produrrà in media 4.725 MWh/anno, consentendo il risparmio di circa 2.017 tonnellate all’anno di emissioni di CO2 in atmosfera.*

Il secondo impianto fotovoltaico, da 2,7 MW, autorizzato con Autorizzazione Unica nel mese di settembre 2020 dalla Regione Veneto, si estende su un’area di circa 6,5 ettari, anch’essa di proprietà di Eni Rewind, sottoposta a interventi di bonifica e messa in sicurezza permanente. Quest’impianto produrrà in media 3.420 MWh/anno, consentendo il risparmio di circa 1.460 tonnellate all’anno di emissioni di CO2 in atmosfera**.

Plenitude è la società di Eni presente sul mercato con un modello di business distintivo che integra la produzione da rinnovabili, la vendita di energia, le soluzioni energetiche e un’ampia rete di punti di ricarica per veicoli elettrici.

Nel settore delle energie rinnovabili, Plenitude è attiva in Italia e all’estero con un portafoglio di 2,3 GW di capacità rinnovabile in esercizio e ha l’obiettivo di raggiungere oltre 7 GW installati al 2026 e oltre 15 GW al 2030.

*(fattore di emissione 426,8 g CO2/kWh - Fonte: ISPRA – Fattori di emissione atmosferica di gas a effetto serra e altri gas nel settore elettrico, 2020).

** (fattore di emissione 426,8 g CO2/kWh - Fonte: ISPRA – Fattori di emissione atmosferica di gas a effetto serra e altri gas nel settore elettrico, 2020).