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Jangkrik: la produzione offshore di idrocarburi in Indonesia

Il progetto rappresenta lo sviluppo integrato dei giacimenti di gas Jangkrik e Jangkrik Nord Est a largo del Paese.

Tutto il gas di Jangkrik Complex

La produzione di idrocarburi in Indonesia deriva principalmente dal blocco operato Muara Bakau (Eni 55%) dove il giacimento a gas di Jangkrik è in produzione grazie a dieci pozzi sottomarini collegati all’Unità Galleggiante di Produzione (FPU). I giacimenti sono situati all'interno del blocco di Muara Bakau, nel bacino offshore del Kutei, a circa 400 metri di profondità e a 70 chilometri dalla costa della regione del Kalimantan orientale. “Jangkrik” è una parola indonesiana che significa grillo. I grilli sono insetti piccoli ma in grado di fare salti alti che consentono loro di spostarsi velocemente. L’auspicio era che il progetto fosse rapido e con elevate riserve: le aspettative finora sono state soddisfatte. Abbiamo sviluppato il progetto con un eccellente time-to-market, in anticipo rispetto a quanto annunciato, sfruttando le sinergie con l'esistente terminale di Bontang e con altre scoperte a gas limitrofe. Il 22 giugno 2017 abbiamo spedito il primo gas naturale liquefatto (GNL) prodotto dal campo: un carico da 22.500 m3 di gas è partito dall’impianto di liquefazione di Bontang, nell’East Kalimantan, alla volta di Bali.

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Lo sviluppo e la una messa in produzione in tempi velocissimi di Jangkrik Complex Project.

La sicurezza prima di tutto

Consideriamo la sicurezza sul posto di lavoro un valore imprescindibile da condividere con i dipendenti, i contrattisti, gli stakeholder locali. Ci impegniamo ad azzerare il verificarsi degli incidenti e a salvaguardare l’integrità degli asset. Consolidiamo la cultura della sicurezza, con l’utilizzo di modelli di gestione e organizzazione, strumenti digitali e iniziative di comunicazione. Il nostro obiettivo è potenziare la consapevolezza delle nostre persone e il loro senso di responsabilità verso sé stessi e gli altri, estendendo gli strumenti HSE e la digitalizzazione per rendere i processi aziendali più sicuri, efficienti e veloci.  

Le tecnologie utilizzate

Il progetto Jangkrik ha colto la sfida di costruire in Indonesia tutti i moduli di trattamento e processo del gas (Top Sides Facilities) in un unico grande modulo integrato (Integrated Topside Module “ITM”) contemporaneamente alla costruzione dello scafo della nave (Floating Production Unit "FPU") eseguita in Corea. La FPU ha poi navigato dal cantiere in Corea fino al cantiere di costruzione delle Topside Facilites a Karimun in Indonesia dove, nel dicembre 2016, sono state eseguite le operazioni di caricamento e integrazione dell'ITM sulla FPU. L'adozione di questa soluzione ha consentito di ridurre i tempi progettuali di oltre tre mesi rispetto all'installazione convenzionale per singolo modulo. La scelta ingegneristica e operativa di caricamento e integrazione confermano la visione e la nostra capacità di costruire a terra moduli di trattamento di dimensioni sempre maggiori per poi trasferirli e integrarli su scafi galleggianti. Una FPU, infatti, è totalmente diversa da una FPSO standard. Nella FPU il calcolo delle sollecitazioni della sovrastruttura è molto elaborato perché deve tener conto sia delle deformazioni dello scafo legate al moto ondoso sia delle condizioni di caricamento dell'ITM, nonché dimensioni dello scafo relativamente piccolo e sottile.

 

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Il viaggio affrontato dalla FPU, dalla costruzione all’arrivo in Indonesia.

L’impatto sull’ambiente e sulla comunità

 Abbiamo avviato diversi progetti e iniziative di protezione ambientale e di sviluppo sanitario e scolastico per le comunità locali nelle aree operative del Kalimantan orientale, di Papua e del Nord Sumatra. Nel 2018 abbiamo dato il via a un programma per favorire l’accesso all’energia e all’acqua per le comunità locali, a programmi di formazione in ambito agricolo e in ambito sanitario.

Non abbiamo mai svolto attività di esplorazione e sviluppo di idrocarburi all’interno dei confini dei Siti Naturali inclusi nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO e a maggio 2019 ci siamo impegnati formalmente, dando riconoscimento ufficiale alla policy Biodiversità e dei Servizi Ecosistemici (BES) che già seguiamo nelle operazioni e che si inserisce nel nostro cammino di trasformazione. Ci impegniamo in investimenti a lungo termine, andando oltre le priorità di profitto a breve termine dal punto di vista operativo e sociale, così come riconosciuto dalla nuova mission aziendale, ispirata agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.