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Marine XII: il giant della Repubblica del Congo

Abbiamo avviato la produzione del campo nel 2015. Il gas del giacimento alimenta la centrale elettrica Centrale Electrique du Congo, che fornisce energia al Paese.

Il permesso Marine XII e il suo sviluppo

Nella concessione Marine XII, al largo della costa del Congo, Eni ha conseguito dal 2008 grandi successi esplorativi, iniziati con la scoperta del giacimento a gas di Litchendjili, seguita nel 2012 e nel 2014 dagli importanti successi di Nene e Minsala. Attraverso le più moderne tecnologie di prospezione 3D, e supportata dalla potenza di calcolo dei nostri supercomuputer, siamo riusciti a ricostruire la storia geologica di Marine XII, determinando con successo la presenza di grandi giacimenti di gas naturale.

Attualmente il permesso Marine XII, del quale siamo operatori con una quota del 65%, è suddiviso in quattro Permis d’Exploitation (PEX) che contengono rispettivamente i campi di Nenè e Litchendjili, attualmente in produzione, e le scoperte non ancora sviluppate di Minsala ed Nkala. La produzione da queste formazioni richiede tecnologie di pozzo che costituiscono una novità per il paese. Lo sviluppo di Marine XII in tempi così rapidi è stato possibile grazie alla capacità di integrazione con le infrastrutture Eni esistenti ed alla possibilità di valorizzare il gas prodotto per alimentare la produzione locale di energia tramite le centrali elettriche CED e CEC.

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L’inizio della produzione dopo 16 mesi dalla scoperta

La produzione da Nené Marine è iniziata nel 2014, a 8 mesi dall’ottenimento del permesso di produzione e a 16 mesi dalla scoperta esplorativa, confermando la bontà del modello upstream di Eni. Lo sviluppo completo del campo sta avvenendo in fasi e prevede una produzione di 50 mila barili di olio equivalente al giorno a plateau. Attualmente sono già state completate le fasi 1 e 2A del progetto. Nel 2019 è iniziata la fase 2B del progetto e l’istallazione di una nuova piattaforma collegata alle infrastrutture di produzione esistenti attraverso una tubazione sottomarina. La perforazione del primo pozzo della fase 2B è già cominciata per permettere l’avvio anticipato della produzione massimizzando le sinergie con le installazioni esistenti. Litchendjili Marine ha invece avviato la produzione nel 2015 a conclusione di un progetto strategico di valorizzazione del gas per l’uso domestico, che includeva anche la costruzione della Centrale Electrique du Congo (CEC), completata nel 2010 e la riabilitazione e potenziamento della rete di distribuzione elettrica del paese. Dal 2020, con l’avvio della terza turbina a gas che aumenta di 170 MW la capacità di generazione elettrica della centrale (Eni 20%), la CEC contribuisce a circa il 70% della generazione di elettricità complessiva in tutto il Paese. La fornitura di gas domestico viene assicurata oltre che dalla produzione del blocco Marine XII anche dal giacimento onshore di M’Boundi.

Un progetto work in progress: la photogallery

Nel 2019 abbiamo concluso la fase 2A del progetto Nené Marine mettendo in produzione un totale di 15 pozzi e durante il corso dell’anno abbiamo approvato la realizzazione della fase 2B.

La sicurezza prima di tutto

La sicurezza sul posto di lavoro è per Eni un valore imprescindibile che comporta l'impegno di dipendenti, contrattisti, stakeholder locali. Il nostro impegno ha come obiettivo azzerare gli incidenti e salvaguardare l’integrità degli asset. Consolidiamo la cultura della sicurezza, con l’utilizzo di modelli di gestione e organizzazione, strumenti digitali e iniziative di comunicazione. Il nostro obiettivo è potenziare la consapevolezza delle nostre persone e il loro senso di responsabilità verso sé stessi e verso gli altri, estendendo gli strumenti HSE e la digitalizzazione per rendere i processi aziendali più sicuri, efficienti e veloci.  

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La posa della condotta sottomarina della lunghezza di 17 chilometri.

L’impatto sull’ambiente e sulla comunità

Non abbiamo mai svolto attività di esplorazione e sviluppo di idrocarburi nei Siti Naturali inclusi nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO e a maggio 2019 ci siamo impegnati formalmente, dando riconoscimento ufficiale alla policy Biodiversità e dei Servizi Ecosistemici (BES) che già seguiamo nelle operazioni e che si inserisce nel nostro cammino di trasformazione. Ci impegniamo in investimenti a lungo termine, andando oltre le priorità di profitto a breve termine dal punto di vista operativo e sociale, così come riconosciuto dalla nuova mission aziendale, ispirata agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.