A seguito dell’acquisizione del giacimento onshore di M’Boundi nel 2007, abbiamo sviluppato nel Paese un modello di accesso energetico su vasta scala: nello stesso anno abbiamo lanciato il Progetto Integrato che ci ha permesso di costruire le centrali elettriche Centrale electrique du Djéno (CED) e Centrale Electrique du Congo (CEC), di riqualificare l’infrastruttura di trasporto dell’energia tra Pointe Noire e Brazzaville e di ampliare la rete di distribuzione di elettricità nella città di Pointe-Noire, dove sono stati anche installati di 6500 lampioni, a beneficio di 350 mila persone. Il progetto, infatti, non si limita a produrre elettricità, ma contribuisce anche a migliorare il sistema di distribuzione dell’energia sul territorio. Dal 2020, con l’avvio della terza turbina a gas e una capacità di 484 MW, la CEC contribuisce a circa il 70% della generazione di elettricità complessiva in tutto il Paese. L'impianto, avviato nel 2010, valorizza le risorse energetiche del Paese, massimizzando l'uso del gas per la produzione di elettricità e lo sviluppo dei mercati locali. CED e CEC, infatti, sono alimentate dal gas dei giacimenti M’Boundi e Marine XII.
Nel 2013 abbiamo dato vita a un ulteriore progetto per lo sviluppo del gas proveniente dal giacimento onshore di Kouakouala nei pressi di M’Boundi: grazie a un sistema di generatori portatili alimentati a gas nel villaggio di Mboubissi, situato vicino all’impianto di produzione, alimentiamo quattro pozzi d’acqua, una struttura per l’assistenza sanitaria e l’illuminazione pubblica locale.