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Promozione di sistemi di cottura migliorati in Costa d’Avorio

Per migliorare le condizioni di vita delle famiglie e ridurre l’impronta carbonica, abbiamo avviato la distribuzione di fornelli migliorati.

Lo sviluppo del progetto e gli obiettivi futuri

Nel 2022 Eni Côte d’Ivoire, in partnership con il Governo Ivoriano e la ONG AVSI, ha avviato un progetto che promuove la distribuzione di fornelli migliorati. L’obiettivo è quello di ridurre il consumo di biomassa legnosa e le emissioni associate: questo vantaggio ambientale si traduce nella generazione di crediti di carbonio (Verified Carbon Units - VCU), certificati da standard internazionali, che nei prossimi dieci anni permetteranno di compensare le emissioni residuali Scope 1+2 dello sviluppo di Baleine.

Il programma prevede la distribuzione di 300.000 fornelli in 7 anni di cui beneficeranno oltre 1 milione di persone. A stabilire i requisiti di reporting e monitoraggio, per la qualificazione della riduzione delle emissioni di carbonio e la verifica, la convalida e la certificazione dei VCU, è la società americana VERRA, partner anch’essa del progetto.

Fornelli migliorati, un vantaggio per l’ambiente e per la salute

A differenza dei metodi tradizionali di cottura, come il focolare a tre pietre, questi nuovi sistemi sono alimentati a legna o a carbone e possiedono un’elevata efficienza termica. Il loro vantaggio sta nell’essere una misura di contrasto alla deforestazione, perché permettono di ridurre la quantità di biomassa legnosa utilizzata fino al 60%. Il disboscamento è infatti un problema concreto per la Costa d’Avorio: qui, negli ultimi sessanta anni, è scomparso oltre il 90% delle foreste, tanto da rendere il Paese uno di quelli con il più alto tasso anno di deforestazione in tutta l’Africa. A questo si aggiunge la conseguente riduzione delle emissioni di gas serra e di fumo da combustione, pericoloso per la salute. 

I fornelli distribuiti da Eni sono interamente prodotti in Costa d’Avorio da un’impresa locale, la Green Ker, che è così riuscita a incrementare la propria capacità del 150%, acquistando così nuovi macchinari e assumendo cinque nuovi lavoratori. Il progetto, infatti, vuole favorire la crescita della catena produttiva nel Paese a sostegno di una transizione verso fonti energetiche più sostenibili. 

Cuore dell’iniziativa è poi la progressiva sensibilizzazione delle famiglie a favore dell’adozione di questi sistemi di cottura meno impattanti per la salute e per l’ambiente. Pertanto, anche il rapporto con i villaggi e le comunità, e insieme all’assistenza prestata alle singole famiglie, sono elementi cruciali del lavoro degli operatori coinvolti. 

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Questa iniziativa è un caso esemplare, in quanto per la prima volta Eni ha registrato direttamente a nome proprio un progetto di generazione di crediti di carbonio presso lo standard certificatore, anziché affidarsi a terzi.

I risparmi significativi che le improved cookstoves permettono di conseguire, danno a queste famiglie l'occasione di ripensare il proprio tempo agendo come un volano di sviluppo integrale del nucleo familiare.

Vincenzo Gangone, Project Manager AVSI

Un progetto in linea con gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDG)

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione sottoscritto nel settembre 2015 da 193 Paesi membri dell’ONU che ingloba 17 obiettivi tesi allo sviluppo socio-economico delle comunità e dei territori. Con la distribuzione dei fornelli migliorati, contribuiremo al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • SDG 1 (le famiglie potranno ridurre le spese per l’acquisto di legna e/o carbone, con un impatto positivo sulle finanze domestiche)
  • SDG 3 (verrà ridotta l’esposizione ai fumi della combustione contribuendo alla riduzione dell’incidenza di malattie respiratorie, una delle principali cause di morte, soprattutto tra i bambini e le donne)
  • SDG 5 (le donne potranno ridurre significativamente il tempo che normalmente dedicano alla raccolta della legna e alla cottura dei cibi)
  • SDG 7 (viene promossa l'adozione di soluzioni di cottura più pulite ed economiche. I fornelli migliorati, infatti, hanno un'efficienza termica più che doppia rispetto ai meccanismi di cottura tradizionali e consentono alle famiglie di ridurre significativamente la quantità di biomassa consumata)
  • SDG 8 (attraverso la produzione locale e la distribuzione di fornelli migliorati si sostiene la catena di produzione nel paese, aumentando il numero di utenti che utilizzano questa tecnologia e di potenziali nuovi clienti, con un effetto positivo sul tessuto economico locale)
  • SDG 13 (contribuiamo alla riduzione delle emissioni di gas serra e a contrastare il fenomeno della deforestazione).

La collaborazione con Eni ci ha permesso di incrementare notevolmente la capacità produttiva attraverso l'acquisto di macchinari e strumenti. Siamo stati anche in grado di aumentare le condizioni salariali dei dipendenti e migliorare l’ambiente di lavoro.

Ermann Zannou, produttore di fornelli migliorati (Green Ker)

L’impatto sul local content

La sostituzione dei sistemi di cottura tradizionali porterà nel Paese numerosi benefici, sia a livello sociale che ambientale. In particolare, è importante evidenziare l’impatto sul local content. I fornelli, infatti, sono interamente prodotti in loco in un laboratorio situato nella città di Abidjan, riconosciuto dalla Clean Cooking Alliance1, consentendo così di sostenere attivamente le aziende e la manodopera della Costa d’Avorio. Inoltre, il progetto impiega più di 40 risorse locali per la sua implementazione.

1 Si tratta di un'organizzazione senza scopo di lucro che opera con il supporto della Fondazione delle Nazioni Unite per promuovere tecnologie di cucina pulita nei Paesi in via di sviluppo.