Paesi EITI
Albania, Angola, Argentina, Costa D’Avorio, Gabon, Ghana, Indonesia, Iraq, Kazakhstan, Messico, Mozambico, Nigeria, Regno Unito, Repubblica del Congo, Timor Est.
Il rispetto delle leggi e delle regole etiche sono per noi valori fondamentali e integrati a ogni livello.
La trasparenza è un valore aziendale e riteniamo che la sua promozione sia fondamentale per una gestione delle risorse inclusiva, a favore degli interessi della comunità. L’etica è alla base delle nostre attività e assume un ruolo fondamentale nel supportare una transizione energetica equa. Richiediamo alle persone di svolgere le attività quotidiane con integrità e trasparenza e contrastiamo ogni forma di corruzione. Lavoriamo a stretto contatto con i governi di tutto il mondo, spesso destinatari di importanti transazioni economiche, promuoviamo l’uso responsabile delle risorse finanziarie generate nel settore estrattivo e pubblichiamo il “Country-by-Country” un report volontario per garantire la trasparenza. Come azienda dell’energia, partecipiamo alle consultazioni sulla definizione delle policy, anche mettendo a disposizione della collettività le nostre competenze in materia energetica e ambientale.
Come global energy tech company lavoriamo a stretto contatto con i governi di tutto il mondo, che spesso sono la nostra controparte di importanti transazioni economiche. I nostri pagamenti ai governi, quindi, rappresentano anche un sostegno socio-economico agli Stati, e una loro corretta gestione contribuisce a realizzare l’Obiettivo di sviluppo sostenibile n.16 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che indica la priorità di “Pace, Giustizia e Istituzioni solide”. Proprio per queste ragioni dal 2015 includiamo una disclosure volontaria relativa ai pagamenti che effettuiamo ai governi e dal 2017 pubblichiamo la “Relazione sui pagamenti ai Governi”, in linea con la Direttiva Europea 2013/34. I criteri con cui redigiamo il documento si basano sulle interpretazioni prevalenti della normativa nazionale e internazionale. Nella rendicontazione sono compresi i pagamenti eseguiti in relazione allo svolgimento delle attività di esplorazione, prospezione, ricerca, sviluppo ed estrazione di petrolio (compresi i condensati) e gas naturale. Sono esclusi i pagamenti relativi alle attività di raffinazione, liquefazione di gas naturale (GNL) e gas-to-liquids e altre attività downstream.
Dal 2005 partecipiamo alla Extractive Industries Transparency Initiative (EITI), l’iniziativa globale che promuove un uso responsabile e trasparente delle risorse finanziarie generate nel settore estrattivo, in qualità di supporting company.
Nel 2023 Eni è stata nominata membro del Board di EITI, il principale organo decisionale dell’iniziativa.
In ogni Paese aderente, EITI è supportato da un Multi Stakeholder Group in cui Governo, aziende estrattive e società civile lavorano congiuntamente per attuare efficacemente l’iniziativa. Nell’ambito dell’impegno con EITI, seguiamo le attività svolte a livello internazionale e nei Paesi aderenti contribuiamo annualmente alla preparazione dei Report, oltre a partecipare alle attività dei Multi Stakeholder Group in Congo, Ghana e Timor Leste. In Kazakistan, Indonesia, Mozambico, Nigeria e Messico, le nostre consociate si interfacciano con i Multi Stakeholder Group locali di EITI mediante le associazioni di categoria presenti nei Paesi. In linea con la nostra partecipazione all’iniziativa, sosteniamo la nostra posizione in favore della trasparenza contrattuale da parte dei governi, esprimendo il nostro supporto alle iniziative che saranno adottate in questo senso dai Paesi in cui operiamo.
Consideriamo la trasparenza come un prerequisito per contrastare i fenomeni corruttivi. Il nostro impegno è confermato dalla partecipazione attiva all'iniziativa globale multi-stakeholder EITI. In questo contesto, promuoviamo numerose attività e un approccio trasparente nella gestione delle nostre operazioni: prendiamo parte alle iniziative del Board di EITI e, a livello locale, contribuiamo alle attività dei Gruppi EITI Multi-Stakeholder nei Paesi di presenza, avviando il dialogo anche con i Governi di quei Paesi che non hanno ancora formalmente aderito all’iniziativa.
Lo Standard EITI del 2019 ha introdotto un nuovo importante requisito per i Paesi aderenti, che è quello di "divulgare eventuali contratti e licenze concessi, stipulati o modificati dopo il 1° gennaio 2021", con l’obiettivo di rafforzare la fiducia delle comunità, degli stakeholder e degli investitori nei confronti dei Governi e delle aziende, consentendo alla società civile di monitorare e sorvegliare i termini di questi accordi, i ricavi previsti e i relativi obblighi socio-ambientali.
In qualità di azienda a supporto di EITI, incoraggiamo i Governi a conformarsi al nuovo standard sulla pubblicazione dei contratti ed esprimiamo il nostro sostegno ai meccanismi e alle iniziative che saranno avviate dai Paesi per promuovere la trasparenza in questo ambito.
Albania, Angola, Argentina, Costa D’Avorio, Gabon, Ghana, Indonesia, Iraq, Kazakhstan, Messico, Mozambico, Nigeria, Regno Unito, Repubblica del Congo, Timor Est.
Algeria, Australia, Cina, Cipro, Danimarca, Egitto, India, Kenya, Libia, Iran, Italia, Montenegro, Myanmar, Pakistan, Russia, Sud Africa, Tunisia, Turkmenistan, Venezuela, Vietnam.
In conformità alla legge italiana n. 208/2015, pubblichiamo volontariamente, pur non essendoci obblighi normativi, il Country-by-Country Report previsto dalla Action 13 del progetto Base erosion and profit shifting (BEPS), promosso dall’OCSE con la sponsorship del G20, il cui obiettivo è fare dichiarare i profitti delle aziende multinazionali nelle giurisdizioni dove le attività economiche che li generano sono svolte, in misura proporzionale al valore generato. La pubblicazione di questo report è stata riconosciuta come best practice dalla stessa EITI. Il Country-by-Country Report costituisce uno strumento per la valutazione del rischio fiscale ed è trasmesso dall’Amministrazione Finanziaria italiana a tutte le Amministrazioni Finanziarie con le quali è in essere un accordo per lo scambio reciproco delle informazioni. In materia di trasparenza, nel corso del 2024 è stata recepita in Italia la Direttiva EU n. 2021/2101 che prevede la pubblicazione obbligatoria di alcuni elementi del CbCR a partire dal periodo d’imposta 2025. Inoltre, in linea con la disclosure sulla beneficial ownership, Eni pubblica la propria struttura aziendale nella Relazione Finanziaria Annuale.
La lotta alla corruzione si fonda anzitutto sulla prevenzione. Per questo chiediamo a tutte le nostre persone di impegnarsi a rispettare con costanza il Compliance Program Anti-Corruzione. Il Compliance Program si ispira anche al Codice Etico, e fornisce i principi e le regole da seguire per garantire la compliance alle leggi anti-corruzione a tutto il personale Eni e a tutti coloro che operano, in Italia e all’estero, a favore o per conto di Eni. Crediamo infatti che sia importante non solo garantire comportamenti corretti tra le persone di Eni, ma anche diffonderli nei territori in cui operiamo e tra le nostre controparti.
Eni adotta inoltre iniziative anti-corruzione anche nei confronti della propria Value Chain attraverso la previsione di apposite clausole contrattuali e dichiarazioni di compliance che prevedono il rispetto dei principi del Codice Etico Eni e della principale normativa interna anti-corruzione (si veda la sezione “Le iniziative anti-corruzione nei confronti della Value Chain di Eni” della Rendicontazione di sostenibilità). Eni si è dotata, sin dal 2006 di una normativa interna, per la gestione delle segnalazioni (c.d. di whistleblowing) aggiornata nel marzo 2024, che consente a dipendenti o terze parti, di segnalare informazioni su presunte violazioni acquisite nell’ambito del contesto lavorativo, in seguito gestite da un team dedicato. Realizziamo un programma di formazione anti-corruzione per i nostri dipendenti, sia attraverso e-learning sia con eventi in aula come workshop generali e job specific training. A questi, in linea con il principio del top level commitment, anche i membri del top management di Eni SpA, i direttori/capi business e gli Amministratori Delegati (o figura equivalente) delle società controllate sono chiamati a partecipare.
Nel 2024 è proseguita l’erogazione del corso online “Codice Etico, Anti-Corruzione e Responsabilità Amministrativa d’Impresa” rivolto al personale Eni, in Italia e all’estero, insieme al nuovo corso online sul Compliance Program Anti-Corruzione, destinato al personale a medio e alto rischio. Inoltre, si è tenuto un workshop generale anti-corruzione rivolto alla funzione M&A di Eni a cui hanno partecipato anche alcuni componenti del CdA e del Collegio Sindacale di Eni. Infine, nell’ambito delle iniziative formative per le terze parti, Eni ha organizzato alcune sessioni per specifiche tipologie di controparti di Enilive (agenti, Concessionarie GPL e Rivenditori Lubrificanti Italia) e ha proseguito l’erogazione di un corso online per i fornitori ad alto rischio.
I nostri strumenti normativi prevedono che le terze parti a rischio vengano sottoposte a due diligence anticorruzione. Per questo, dal 2023 è presente un'unità dedicata (Integrity Due Diligence Competence Center). L'obiettivo è ottimizzare e digitalizzare i controlli di compliance lasciando inalterata la responsabilità del processo di due diligence in capo alle linee di business.
Le nostre attività ci permettono di contribuire in modo significativo al gettito fiscale e quindi allo sviluppo e al benessere sociale ed economico degli Stati nei quali operiamo anche attraverso il pagamento delle imposte, oltre che con le transazioni dirette coi governi. Siamo consapevoli dell’importanza che questi flussi finanziari hanno per il benessere collettivo e pertanto adotta un comportamento coerente con i principi di trasparenza, onestà, correttezza e buona fede previsti dal proprio Codice Etico. La nostra strategia in materia fiscale ha come obiettivo la corretta determinazione delle imposte nei diversi ordinamenti in cui operiamo, la mitigazione dei rischi di doppia imposizione giuridica ed economica degli utili e la prevenzione delle possibili controversie con le autorità fiscali e giudiziarie dei Paesi in cui lavoriamo.
Contribuire alle finanze pubbliche dei Paesi ospitanti, versando puntualmente le imposte dovute.
Conformarsi sia alla lettera, sia allo spirito della regolamentazione fiscale nei Paesi in cui si svolge l’attività d’impresa.
Comunicare tempestivamente alle Autorità competenti tutte le informazioni prescritte dalla legge o necessarie al fine di una corretta determinazione delle imposte dovute
Determinare i transfer prices nei rapporti infragruppo in coerenza con le “Linee Guida dell’OCSE sui prezzi di trasferimento per le imprese multinazionali e le amministrazioni fiscali”.
Svolgere un’attività di rappresentanza dei nostri interessi presso le diverse sedi istituzionali è doveroso, non solo per tutelare l’azienda, ma anche per consentire una corretta valutazione degli impatti delle attività sul territorio, e per migliorare gli effetti e l’efficacia dei nostri interventi. Per queste ragioni coltiviamo un dialogo trasparente con le istituzioni pubbliche e con organizzazioni della società civile in tutti i Paesi. Come azienda dell’energia, partecipiamo alle consultazioni sulla definizione delle policy, anche mettendo a disposizione della collettività le nostre competenze in materia energetica e ambientale. Nel 2017, in ambito nazionale, Eni ha partecipato alla consultazione sulla Strategia energetica su iniziativa dei Ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, fornendo un contributo di opinioni e proposte agli organi istituzionali impegnati a definire la strategia energetica di lungo termine dell’Italia.
Nel Report di Sostenibilità scopri storie, casi concreti e testimonianze sul nostro contributo a una transizione energetica socialmente equa.
Integrità, rispetto e tutela dei Diritti Umani, trasparenza, promozione dello sviluppo, eccellenza operativa, innovazione, team work e collaborazione caratterizzano il nostro impegno e indirizzano il comportamento nostro e di chi interagisce con noi.