Il principio di neutralità tecnologica, le leve per Net Zero

Due scienziati all'interno del laboratorio mentre analizzano i pannelli intorno a loro

La neutralità tecnologica è il principio secondo cui la transizione energetica è realizzabile attraverso un approccio flessibile alle tecnologie disponibili, non limitato a una unica soluzione, ma attraverso un mix di tecnologie di cui disporre di volta in volta in base alla loro maturità ed efficacia nel ridurre le emissioni.

La necessità di adattare le soluzioni ai singoli contesti

La decarbonizzazione può realizzarsi solo attraverso una pluralità di tecnologie da applicare a seconda del contesto di riferimento. Il nostro approccio flessibile favorisce l’utilizzo di tutte le opzioni in maniera complementare, in base alla loro maturità ed efficacia nel ridurre le emissioni. Nella nostra strategia, le energie rinnovabili, l’elettrificazione degli usi finali – per esempio la mobilità e il riscaldamento – e l’efficienza energetica svolgono al meglio il loro ruolo nella transizione energetica quando abbinate ad altre misure di mitigazione.

Per questo riteniamo indispensabile combinare, caso per caso:

Energie rinnovabili
Efficienza energetica
Tecnologie di cattura e stoccaggio della CO₂ (CCS)
Vettori decarbonizzati, tra cui le bioenergie

L'importanza di sviluppare nuove fonti di energia

Al tempo stesso, abbiamo uno sguardo proiettato nel lungo termine per lo sviluppo di tecnologie completamente nuove, di frontiera, come la fusione a confinamento magnetico, una fonte di energia che potrebbe rivoluzionare per sempre il mondo dell’energia garantendo un futuro più sostenibile e a minori emissioni.

Abbiamo necessità di selezionare le migliori opzioni e procedere celermente all’implementazione delle soluzioni indentificate. Ne va non solo della nostra capacità di preservare il clima, ma della competitività del nostro sistema industriale, della capacità di generare occupazione di qualità e della coesione delle nostre comunità.
Claudio Descalzi Amministratore Delegato

La neutralità tecnologica secondo la IEA

Il contributo di ciascuna misura di mitigazione nello scenario Net Zero Emissions della Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA), come percentuale di riduzione delle emissioni totali dal 2022 al 2050.

Vai allo scenario IEA
25%

eolico e solare

20%

elettrificazione

12%

variazione dei consumi

12%

efficienza energetica

12%

altri combustibili alternativi

8%

cattura e stoccaggio (CCS) e rimozione (CDR) della CO₂

7%

bioenergie

4%

idrogeno

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La roadmap per la decarbonizzazione attraverso le tecnologie

Lo studio strategico “Zero Carbon Technology Roadmap. Carbon Capture & Storage: leva strategica per la decarbonizzazione e la competitività̀ dell’Italia”, condotto nell'ottobre 2023 da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Eni e Snam, evidenzia i benefici del principio di neutralità tecnologica focalizzandosi, in particolare, sulle potenzialità dei sistemi per la cattura e stoccaggio della CO2 (Carbon Capture and Storage – CCS). Avvalendosi di una rigorosa analisi accademico-scientifica e di valutazioni dagli attori del settore industriale europeo, il documento sottolinea l’importanza di combinare le tecnologie disponibili in base agli ambiti e contesti di riferimento identificando cinque leve per la decarbonizzazione in un’ottica di Life-Cycle Assesment. Ciò permette di definire un percorso realistico e raggiungibile verso la decarbonizzazione dell’Unione Europea entro il 2050. Il dettaglio delle 100 tecnologie abilitanti della transizione verde è delineato nel precedente studio strategico condotto nel 2022 “Proposal for a Zero Carbon Technology Roadmap”, The European House – Ambrosetti (2022).

Il ruolo abilitante della Cattura e stoccaggio della CO2

In base allo studio, la Carbon Capture and Storage (CCS) interviene come fattore abilitante per il principio di neutralità tecnologica, accelerando il percorso di decarbonizzazione. Questa tecnologia, in particolare, si rivela efficace nella produzione a basso contenuto di carbonio di energia elettrica da fonti fossili, nelle industrie hard to abate, nella decarbonizzazione della produzione di idrogeno da fonti fossili e nella produzione di carburanti sintetici attraverso la combinazione di CO2 e idrogeno.

Strategia CCS in Europa

La rilevanza strategica della CCS è riconosciuta a livello europeo. Menzionata nel Net Zero Industry Act di marzo 2023, la CCS rappresenta anche una delle leve strategiche per aumentare la competitività dell’UE, con un obiettivo di 50 milioni di tonnellate all’anno di capacità di iniezione entro il 2030. 

La ricerca e innovazione di Eni

Le attività dei nostri Centri di Ricerca, una rete di laboratori e impianti pilota che affiancano ogni nostro business.

Interno centro di ricerca con scienziati a lavoro


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