Eni: risultati dell’esercizio e del quarto trimestre 2020
19 febbraio 2021 - 7:41 AM CET
Il Consiglio di Amministrazione di Eni, riunitosi ieri sotto la presidenza di Lucia Calvosa, ha approvato i risultati consolidati dell’esercizio e del quarto trimestre 2020 (non sottoposti a revisione contabile).
Esaminando i risultati, Claudio Descalzi, AD di Eni, ha commentato:
“Nell’anno più difficile nella storia dell’industria energetica, Eni ha dato prova di grande forza e flessibilità, rispondendo con prontezza allo straordinario contesto di crisi e progredendo nel processo irreversibile di transizione energetica. In pochi mesi abbiamo rivisto il nostro programma di spesa e minimizzato l’impatto sulla cassa della caduta del prezzo del greggio, aumentato la nostra liquidità e difeso la nostra solidità patrimoniale. I risultati del quarto trimestre, con un prezzo del Brent a 44 $/barile sostanzialmente stabile rispetto al trimestre precedente, superano le aspettative del mercato a livello di utile operativo ed utile netto, e confermano la generazione di cassa operativa e l’efficacia della nostra azione di risposta alla crisi. Mentre il settore upstream consolida fortemente la tendenza alla ripresa, nell’anno i business destinati alla generazione e vendita di prodotti decarbonizzati hannoconseguito risultati eccellenti, con l’Ebit di Eni gas e luce in aumento del 17% e le lavorazioni delle bio raffinerie del 130%, oltre a 1GW di capacità di generazione da solare ed eolico già installata o in fase di sviluppo. Abbiamo posto le basi per una forte accelerazione delle rinnovabili, con l’ingresso in due mercati strategici quali gli USA e l’eolico offshore del Mare del Nord, con la partecipazione al progetto Dogger Bank in UK che sarà il più grande al mondo nel suo genere. Grazie alle azioni che abbiamo messo in campo, la generazione di cassa adjusted 2020 di €6,7 miliardi è stata in grado di autofinanziare i capex con un avanzo di €1,7 miliardi. L’indebitamento netto (ante IFRS 16) rimane al livello di fine 2019 ed il leverage si attesta intorno al 30%.”
Definita la strategia Eni al 2050 con l’obiettivo di diventare leader nella fornitura di prodotti decarbonizzati, coniugando creazione di valore, sostenibilità e solidità economica e finanziaria, e di conseguire un miglior bilanciamento del portafoglio, riducendo l’esposizione alla volatilità dei prezzi degli idrocarburi. A tal fine è stata varata una nuova struttura organizzativa con la costituzione di due Direzioni Generali: la DG Natural Resources con il compito di valorizzare in ottica sostenibile il portafoglio upstream e gestire i progetti di conservazione delle foreste (REDD+) e i progetti di cattura della CO2, e la DG Energy Evolution con il compito di sviluppare i business di generazione, trasformazione e vendita di prodotti, evolvendo il portafoglio verso rinnovabili (green) e prodotti sostenibili ottenuti da processi decarbonizzati (blue) e da biomasse (bio).
Nel 2020 si è verificata la massima contrazione mai registrata della domanda petrolifera globale (-9% circa vs. 2019) a causa delle misure di lockdown adottate a livello mondiale per contenere la diffusione della pandemia di COVID-19.
Crollo dei prezzi e dei margini delle commodity: Brent -35%, prezzo del gas Italia -35%, margine di raffinazione SERM -60%, con rilevanti impatti sui risultati e i cash flow di Eni.
Durante il picco pandemico, il management ha attuato misure decisive per salvaguardare la liquidità e la solidità patrimoniale dell’azienda, difenderne la redditività e aumentarne la resilienza allo scenario, senza pregiudicarne la capacità di tornare a crescere non appena le condizioni macro lo consentiranno.
Rivista la strategia di breve/medio termine riducendo di €8 miliardi gli esborsi per costi ed investimenti del biennio 2020-2021, più esposto al downturn, e allocando risorse aggiuntive di circa €0,8 miliardi per accelerare lo sviluppo dei business green (capacità di generazione rinnovabile, bio-raffinerie e portafoglio retail) negli anni post-crisi.
Ottimizzazioni dei capex concentrate nel settore E&P attraverso il “re-phasing” di alcuni progetti che potranno essere riproposti in futuro con la normalizzazione dello scenario. Modificato il profilo di crescita delle produzioni.
Assunzione di uno scenario petrolifero più conservativo con un Brent LT a 60 $/barile in termini reali 2023 (rispetto ai precedenti 70 $/barile) per riflettere i rischi di ritardi nella ripresa economica post-pandemica e di un periodo prolungato di debolezza nella domanda energetica, nonché la possibile accelerazione della transizione energetica in funzione delle politiche fiscali adottate dai governi per ricostruire l’economia su basi più sostenibili; rilevate svalutazioni pre-tax pari a circa €3,2 miliardi relative ad attività minerarie e raffinerie (cui si aggiungono €1,3 miliardi rilevati dalle partecipate), in funzione principalmente della revisione dello scenario.
Emessi bond ibridi dell’ammontare complessivo di€3 miliardi.
Modificata la segment information del financial reporting con l’evidenziazione del nuovo settore operativo “Eni gas e luce, Power & Renewables”.
***
Nel 2020 produzione d’idrocarburi a 1,73 milioni di boe/giorno, in linea con la guidance ridefinita a seguito dello scoppio della pandemia.
Scoperte 400 milioni di boe di nuove risorse esplorative equity al costo competitivo di 1,6 $/boe.
Riserve certe a fine anno:6,9 miliardi di boe; tasso di rimpiazzo all sources 43% (96% la media triennale).
Ebit adjusted di Gruppo: €1,9 miliardi nell’anno (€0,5 miliardi nel quarto trimestre) registra una contrazione di circa €6,7 miliardi dovuta per -€6,8 miliardi alla flessione dei prezzi/margini degli idrocarburi e per -€1 miliardo agli effetti del COVID-19, attenuati da una migliore performance per €1,1 miliardi.
Ebit adjusted Exploration & Production: €1,5 miliardi nell’anno (€0,8 miliardi nel quarto trimestre) in calo per effetto dello scenario depresso dei prezzi degli idrocarburi e delle minori produzioni.
Ebit adjusted 2020 per mid-downstream: totale a €0,63 miliardi, €0,33 miliardi per GGP superiore alle aspettative. €0,3 miliardi per R&M (con il pro-forma di ADNOC Refining), Chimica, EGL e Power, in linea con la guidance, sostenuto dalla crescita dei biocarburanti e del retail gas&power.
Utile netto adjusted: ritorno in utile a €66 milioni nel quarto trimestre; -€0,74 miliardi nell’anno.
Nel 2020 i capex organici sono stati ridotti a €5 miliardi (-€2,6 miliardi vs. budget originario a cambi costanti, pari a -35%) per effetto delle ottimizzazioni implementate. Riduzione degli opex di €1,9 miliardi rispetto al livello pre-COVID di cui circa il 30% strutturali.
Cash flow adjusted ante working capital di €6,73 miliardi in grado di autofinanziare i capex organici dell’anno con un avanzo di €1,7 miliardi.
Rispetto alla stima iniziale di €11,5 miliardi di cash flow adjusted allo scenario di 60 $/barile, la flessione dei prezzi degli idrocarburi ha inciso per circa -€4,5 miliardi e gli impatti del COVID-19 per circa -€1,7 miliardi, in parte compensati dai cost saving e dalla performance.
Leverage a fine anno: 0,31
Liquidità: Eni chiude l’anno con una riserva di liquidità di circa €20,4 miliardi di cui €9,4 miliardi di attivi di tesoreria, €5,5 miliardi investiti in attività liquide, €0,2 miliardi di crediti finanziari a breve e €5,3 miliardi di linee di credito committed non utilizzate
Confermata proposta dividendo 2020[1]di €0,36 per azione, di cui €0,12 versati in sede di acconto a settembre 2020.
Le prospettive del business e i principali target industriali e finanziari a breve/medio e lungo termine saranno illustrati nella Strategy Presentation prevista nella giornata odierna. Il contenuto della Strategy Presentation è diffuso con un comunicato stampa emesso nella giornata odierna disponibile sul sito web di Eni (eni.com) e diffuso secondo le altre modalità previste dai listing standard.
[1] Il Consiglio di Amministrazione intende proporre all’Assemblea degli azionisti, che si terrà in un’unica convocazione il 12 maggio 2021, la distribuzione di un dividendo di €0,36 per azione (€0,86 nel 2019) di cui €0,12 distribuiti nel settembre 2020 a titolo di acconto. Il dividendo a saldo di €0,24 per azione sarà messo in pagamento a partire dal 26 maggio 2021 con stacco cedola il 24 maggio 2021.
Il testo completo del Comunicato Stampa è disponibile nella versione pdf.
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