Progetto Hinda in Congo

Progetto Integrato Hinda: per lo sviluppo dei centri rurali in Congo

Salute, educazione, accesso all’acqua e agricoltura sono i settori prioritari del progetto avviato per la comunità del distretto di Hinda.

Un contributo alla promozione delle competenze delle comunità locali

Il progetto, realizzato per gli abitanti dei centri rurali situati nei pressi dei giacimenti M’Boundi, Kouakouala, Zingali e Loufika, comprende interventi infrastrutturali come la creazione e la ristrutturazione delle scuole, dei centri di salute, la realizzazione di pozzi d’acqua potabile e del CATREP (Centre d’Appui Technique et des Ressources Professionnelles), un centro di formazione professionale per agricoltori. Il progetto è stato strutturato in quattro fasi:

  • Fase 1: dal 2012 al 2016 
  • Fase 2: dal 2017 al 2021 
  • Fase transitoria di manutenzione: 2022  
  • Fase 3: dal 2023  

Durante la prima fase abbiamo costruito e ristrutturato infrastrutture e attivato dei servizi di base nell’area per fornire cure mediche, educazione primaria e corsi. Nella seconda fase abbiamo coinvolto le associazioni, i gruppi locali, le autorità e le istituzioni impegnate nello sviluppo locale, per valorizzare l’imprenditoria giovanile e le start-up e rafforzare le competenze gestionali della comunità. Inoltre, abbiamo avviato campagne di sensibilizzazione ed educazione sanitaria, ambientale e pedagogica.  A dicembre 2020, per esempio, abbiamo inaugurato tre nuovi pozzi di acqua potabile nei villaggi di Tchitondi, Dionga e Bondi. Con questi, sale a 31 il numero di pozzi d’acqua potabile alimentati da energia fotovoltaica e realizzati a beneficio di circa 20 mila persone.  Le cisterne hanno una capacità da 10 a 12 m3 e sono dotate rispettivamente di pompe da 1250, 1980 e 3500 W. A oggi 22 strutture pubbliche precedentemente prive di accesso all’acqua sono collegate a questi pozzi. Il progetto CATREP è partito nel 2012 con la costruzione e la ristrutturazione delle infrastrutture per l’agricoltura e l’allevamento. Nel 2017 abbiamo avviato le attività agricole utilizzando il metodo biologico, dato il via all’allevamento di animali da cortile (pollame, capre, pecore e suini) e fornito assistenza tecnica.  Nel 2021 sono proseguite le attività della seconda fase del Progetto Integrato Hinda e il programma CATREP, attraverso iniziative per l’applicazione di tecniche agronomiche innovative  a supporto del Memorandum d’Intesa di agri-biofeedstock firmato nel 2021. Nel 2021, nell’ambito del progetto biocarburanti di Eni Congo, sono stati avviati dei test di coltivazione del ricino che hanno prodotto risultati considerevoli.

Nei prossimi anni, il CATREP intende firmare protocolli d’intesa con licei agricoli in diverse aree del Paese, con l’obiettivo di accogliere all’interno della struttura studenti provenienti da diverse regioni del Paese. Eni Congo intende supportare questa visione costruendo degli alloggi.

A ottobre 2022, infine, durante la cerimonia ufficiale in cui è stata simbolicamente posata una prima pietra per celebrare per l'avvio dei lavori, abbiamo iniziato la ristrutturazione del CATREP, delle 11 scuole (primarie, preschool e mense scolastiche), delle 12 centri di salute, e consegnato due macchine agricole per facilitare agli operatori il lavoro nei campi.

Iniziative di circolarità nella gestione dei rifiuti

Abbiamo avviato sul territorio anche alcuni progetti di economia circolare per creare valore dai rifiuti:

 

  • Il Progetto Landfarming consiste nella biodegradazione di terreni contaminati e cuttings a base olio, sviluppato mediante la tecnica del landfarming che nel 2019 ha consentito di recuperare 1700 tonnellate di materiale contaminato con un progetto pilota sviluppato nel centro biologico di Tandour - Mbouma. Questa tecnologia è da ritenersi sostenibile, poiché se comparata con quelle precedentemente utilizzate (solidificazione e trattamento termico), consente di riutilizzare il materiale trattato in differenti ambiti. L’attività, inoltre, ha consentito di ridurre i tempi di recupero del materiale contaminato da 6-10 mesi a 3-4 mesi. 
  • Il progetto di compostaggio riguarda i rifiuti provenienti dalle mense aziendali e ha permesso, grazie all’installazione di due compostatori industriali, la biodegradazione di 120 tonnellate l’anno di rifiuti organici. Nel 2020 il compost prodotto è stato inviato a un’azienda agricola biologica che lo utilizza come fertilizzante. Il progetto è stato inoltre esteso ad altre categorie di rifiuti domestici, per migliorare la raccolta e la differenziazione della frazione organica dalle altre tipologie di rifiuti, come per esempio i rifiuti plastici. L’ampio coinvolgimento del personale operativo in loco ha permesso un alto grado di sensibilizzazione al progetto.
  • Il progetto di valorizzazione della plastica (PET e HDPE) è operato da un fornitore locale con il supporto di Versalis. Attraverso questa iniziativa, la plastica, anziché essere gestita come rifiuto, viene recuperata e reintrodotta nel ciclo produttivo. Aggiunta a una quota di plastica vergine, infatti, viene trasformata in beni di consumo e fibra tessile e ridistribuita sotto altre forme nel mercato locale.

Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs)

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione sottoscritto nel settembre 2015 da 193 Paesi membri dell’ONU che ingloba 17 obiettivi tesi allo sviluppo socio-economico delle comunità e dei territori. In linea con il secondo, il terzo, il quarto e il sesto obiettivo, con il progetto Hinda puntiamo a porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile (Obiettivo 2), assicurare la salute e il benessere alla popolazione (Obiettivo 3), fornire formazione professionale e aggiornamento alla comunità (Obiettivo 4) e garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie (Obiettivo 6). Inoltre, attraverso questo progetto collaboriamo alla riduzione della povertà (Obiettivo 1), al raggiungimento dell’uguaglianza di genere (Obiettivo 5) e ad assicurare l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni (Obiettivo 7). Infine, contribuiamo ad incentivare una crescita economica duratura inclusiva e sostenibile (Obiettivo 8), a garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo (Obiettivo 12) e a rafforzare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile (Obiettivo 17).

Il progetto ha rappresentato un’esperienza davvero interessante e di forte impatto. Ho potuto applicare sul terreno ciò che avevo appreso in sede a IiveIIo metodologico. L'incontro con una cultura così differente ha creato delle sinergie Interessanti sia con i colleghi, sia con Ie autorità locali e Ie comunità beneficiarie.

(Elena Bosoni - Project Manager Eni Progetto Integrato Hinda, prima fase 2012-2014)

L’impatto sull’ambiente e sulla comunità

I pozzi d’acqua comunitari riducono la fatica di donne e bambini che percorrono ogni giorno lunghe distanze per raccogliere l’acqua e contribuiscono a migliorare le condizioni di salute della popolazione. La gestione dei pozzi è stata lasciata alla responsabilità dei comitati locali di gestione idrica, che hanno il compito di controllare l’accesso ai pozzi, regolare la manutenzione ordinaria, assicurare la formazione della popolazione, anche in collaborazione di ONG locali, sull’uso dell’acqua, l’importanza dell’igiene e la conservazione della biodiversità locale. In particolare, i comitati di gestione avevano il compito di assicurare il rispetto delle misure di protezione contro il Covid-19

 

Partnership

Grazie a Hinda abbiamo rafforzato la cooperazione e le partnership con le autorità locali e nazionali, la popolazione e le ONG locali e internazionali. ll progetto CATREP, incluso nei Piani Nazionali di Sviluppo 2018-2021 e 2022-2026, è riconosciuto dal Ministero dell’Agricoltura, dell’Allevamento e della Pesca congolesi. Diverse iniziative facenti parte del progetto sono state appoggiate anche da Organizzazioni non Governative (ONG) come Médecins d’Afrique e AVSI. Nel 2023 sarà siglato un cooperation agreement con quest’ultima ONG, con il ruolo di proseguire e rafforzare le attività di sviluppo comunitario. Eni Congo manterrà la gestione dei contratti delle infrastrutture. In futuro sarà sempre più determinante il coinvolgimento delle autorità locali e di altri stakeholder a livello locale.  In particolare, il ruolo dell’autorità del Dipartimento del Kouilou diventerà parte attiva del progetto in un’ottica di sostenibilità.  Per quando riguarda la governance, i Ministeri beneficiari sono coinvolti nei 4 settori del progetto: Ministry of Energy and Hydraulics, Ministry of Primary, Secondary and Literacy Education (MEPSA), Ministry of Health and Population, Ministry of Agriculture, Livestock and Fisheries, che sono proprietari delle infrastrutture nelle zone di intervento. 

La sicurezza prima di tutto

Consideriamo la sicurezza sul posto di lavoro un valore imprescindibile da condividere con i dipendenti, i contrattisti, gli stakeholder locali. Ci impegniamo ad azzerare il verificarsi degli incidenti e a salvaguardare l’integrità degli asset. Consolidiamo la cultura della sicurezza, con l’utilizzo di modelli di gestione e organizzazione, strumenti digitali e iniziative di comunicazione. Il nostro obiettivo è potenziare la consapevolezza delle nostre persone e il loro senso di responsabilità verso sé stessi e gli altri, estendendo gli strumenti HSE e la digitalizzazione per rendere i processi aziendali più sicuri, efficienti e veloci.