543 ettari (di cui circa 78 ettari di proprietà Eni Rewind, incluso sito di Cassano Cerchiara)
Montedison – operazione Enimont per le Aree ex Agricoltura ed ex Fosfotec; Pertusola Sud – attraverso la controllata Nuova Samin (con delibera CIPI del 1990)
circa 160 mln€ al 31 dicembre 2019
CAPEX circa 180 mln€ - OPEX circa 6 mln€ ogni anno
All’interno del Sito di Interesse nazionale di Crotone, Eni Rewind è
proprietaria di aree industriali per una superficie di oltre 71 ettari corrispondenti
agli stabilimenti non più attivi. Tali aree derivano da acquisizioni forzate
nell’ambito delle storiche operazioni di salvataggio industriale di cui Eni,
allora Ente di Stato, si è dovuta fare carico. I tre stabilimenti di Pertusola,
Agricoltura e Fosfotec, e le relative discariche, sono pervenuti a Eni secondo iter
differenti: gli stabilimenti Agricoltura e Fosfotec di proprietà Montedison
sono confluiti, nel 1988, in Enimont e successivamente, negli anni ‘90, a Enichem
per la cessazione della joint venture Montedison-Enichem. Le attività produttive terminarono
tra il 1991 ed il 1993. Lo stabilimento Pertusola è stato acquisito da Eni
nel 1991, con delibera CIPI (Comitato Interministeriale per la Politica Industriale),
tramite la sua controllata Nuova Samim che, a sua volta, aveva rilevato nel 1988 quota
parte del pacchetto azionario della Pertusola Sud (già Pertusola Mining Ltd).
La Pertusola aveva avviato il primo stabilimento a Crotone nel 1928; fu
definitivamente chiuso nel 1999.
La società ambientale di Eni,
non coinvolta nelle attività industriali che hanno determinato lo stato ambientale
del sito, ha avviato la messa in sicurezza d’emergenza della falda e dei suoli. Dopo
gli anni di gestione commissariale delle aree, la società, dal 2008, ha presentato
i progetti di bonifica della falda (approvato nel 2015) e dei suoli (approvato nel
2017), ha terminato le demolizioni di tutti gli impianti e presentato otto
proposte di intervento per le discariche fronte mare, non ritenuti approvabili dagli
enti. Lo stato di impasse è stato superato solo nel 2017 quando la società
ambientale di Eni, grazie al confronto con gli Enti e il Ministero dell’Ambiente,
ha presentato il Progetto Operativo di Bonifica Fase 1 - Opere di protezione
a mare anticipabili (propedeutiche alla rimozione delle discariche), autorizzato
con decreto nel maggio 2019, e il Progetto Operativo di Bonifica Fase 2 –
Discariche fronte mare e aree industriali, ritenuto approvabile in sede di
Conferenza di Servizi nel giugno 2018 e in attesa di decreto ministeriale. Nel corso
degli anni sono stati attuati gli interventi previsti dai progetti decretati e al 31
dicembre 2019 ha sostenuto costi per bonifica e demolizioni - quest’ultime già
completate - per circa 160 mln€. Per completare le opere si stima di spendere
180 mln€.
Nel sito di Crotone, compreso nel Sito di Interesse Nazionale (SIN) Crotone - Cassano
e Cerchiara (individuato con decreto del 2001 e perimetrato nel 2002), la società
ambientale di Eni ha intrapreso attività di messa in sicurezza d’emergenza
e, terminata la gestione commissariale delle aree, ha presentato nel 2008 i progetti
di bonifica dei suoli e della falda, oltre a diverse proposte progettuali per le discariche
fronte mare (ex Pertuola ed ex Fosfotec). Nel corso degli anni la società ha
terminato le demolizioni di tutti gli impianti e ha realizzato gli interventi su suoli
e falda. Nel 2017 la lunga e costante interazione con gli enti, in linea con le richieste
del territorio, ha portato alla suddivisione delle restanti attività di bonifica
in due fasi presentate nel Progetto Operativo di Bonifica Fase 1 - Opere di
protezione a mare anticipabili e nel Progetto Operativo di Bonifica
Fase 2 – Discariche fronte mare e aree industriali.
Nel maggio
2019 il Ministero dell’Ambiente ha autorizzato con decreto il Progetto Operativo
di Bonifica Fase 1, che è preliminare alla rimozione delle discariche, mentre
il Progetto Operativo di Bonifica Fase 2 è ora in attesa di decreto ministeriale.
Ripercorrere la storia degli iter autorizzativi del SIN di Crotone aiuta a comprendere la complessità del sito e dell’attuazione degli interventi di bonifica. Un percorso tortuoso e frammentato fin da subito, a partire dai piani di caratterizzazione, dalla messa in sicurezza di emergenza e dalle analisi di rischio. Al termine della gestione commissariale delle aree la società, chiamata dal Ministero dell’Ambiente ad attuare gli interventi ambientali, ha depositato nel 2008 il Progetto Operativo di Bonifica della falda e dei suoli delle aree di proprietà acquisite per legge. Per le due discariche fronte mare, sono state presentate numerose proposte progettuali, non approvate dagli Enti. Il primo punto fermo è stato posto nel 2017, dopo dieci anni, grazie al lavoro di convergenza con gli stakeholder e gli enti che hanno ritenuto approvabili il Progetto Operativo di Bonifica Fase 1 - Opere di protezione a mare anticipabili e il Progetto Operativo di Bonifica Fase 2 - Discariche fronte mare e aree industriali per completare la bonifica presso ex Pertusola, ex Agricoltura ed ex Fosfotec, con iter ora in capo alla Prefettura di Crotone. Per entrambi i progetti sono state presentate le istanze del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR), condizione necessaria per l’ottenimento dei decreti. Il Progetto Operativo di Bonifica Fase 1 è stato autorizzato con decreto ministeriale nel maggio 2019, mentre il Progetto Operativo di Bonifica Fase 2 è stato ritenuto approvabile in sede di Conferenza di Servizi nel giugno 2018 ed è ora in attesa di decreto ministeriale.
Con il decreto ministeriale emanato nel maggio 2019, che autorizza il Progetto Operativo di Bonifica Fase 1 - Opere di protezione a mare anticipabili, si è avviata un’ulteriore, importante tappa per la bonifica dell’ex sito industriale di Crotone che Eni ha ereditato da Montedison negli anni ‘90. Le attività autorizzate dal Ministero dell’Ambiente sono preliminari alla rimozione degli scarti industriali, abbancati nei decenni passati, che si effettuerà nella fase successiva. Nello specifico, il Pob Fase 1 contempla la realizzazione di barriere foranee (scogliere) a protezione della linea di battigia antistante le discariche ex Pertusola ed ex Fosfotec. Obiettivo dell’intervento è garantire, durante le attività di rimozione previste dal Pob Fase 2, un’idonea protezione alla zona del cantiere nel caso di eventi meteo-marini eccezionali.
APPROFONDISCIL'8 marzo 2018 viene sottoscritta un'Intesa per la Legalità per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata in relazione agli interventi di bonifica nel sito. Il documento è stato firmato dalla società ambientale di Eni, dal Prefetto di Crotone, dall'Assessore Regionale all'Ambiente, dal Sindaco di Crotone e dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali locali, Confindustria, Confapi, Ance e la Camera di Commercio di Crotone. L’accordo prevede un sistema di controlli su appalti e subappalti e un monitoraggio continuo dei cantieri attraverso l’attività delle forze dell’ordine con il coordinamento della Prefettura di Crotone e la costituzione di un “tavolo permanente” per assicurare un costante confronto e un monitoraggio congiunto.
Circa mille studenti, ma anche rappresentanti delle istituzioni, delle organizzazioni sindacali, delle imprese e della stampa locale, hanno assistito giovedì 28 febbraio e venerdì 1° marzo 2019 allo spettacolo teatrale Il Patto che ti salva la vita presso il Teatro Apollo di Crotone. Eni, a testimonianza del suo impegno per la sicurezza quale valore fondamentale della propria operatività, ha previsto per entrambe le giornate un intervento dello psicologo Luca Mazzucchelli, autore del best seller Fattore 1%. Piccole abitudini per grandi risultati, e una tavola rotonda moderata dallo stesso e partecipata dal sindaco e presidente della Provincia di Crotone, Ugo Pugliese, e dai delegati di scuole e imprese. Il patto che ti salva la vita, di e con Silvia Cattoi e Juri Piroddi, è tra gli strumenti di comunicazione che Eni adotta per promuovere la cultura della sicurezza in maniera capillare. Prima di arrivare a Crotone, la rappresentazione teatrale aveva già fatto tappa a Mantova, Siracusa, Taranto, Porto Marghera, Assemini, Gela, Porto Torres, Ravenna e Brindisi.
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