La storia di Assemini inizia negli anni '60 quando il sito, in località Macchiareddu, alle porte di Cagliari, viene scelto nell’ambito del Piano di Rinascita della Sardegna per il rilancio dell’economia nel sud dell’isola. Le attività del petrolchimico vengono avviate con otto società integrate operanti nella chimica inorganica e organica, poi confluite in Rumianca Sud e poi in SIR. In tale contesto le adiacenti saline della società Ing. Luigi Conti Vecchi assicuravano il sale alla filiera cloro-dicloretano. Nei primi anni ’80 Eni, attraverso Enichem, rileva ex lege lo stabilimento, comprese le saline, nell’ambito delle operazioni di salvataggio industriale del Governo. Enichem ha avviato un graduale processo di ridimensionamento, introdotto il primo impianto in Italia a tecnologia a membrana per la produzione di soda caustica e realizzato i primi interventi ambientali. Nel 2021 l’impianto è stato ceduto a un player del settore. Risanamento ambientale e valorizzazione storico-naturalistica sono oggi i driver della strategia di Eni Rewind per Assemini, compresa nel Sito di Interesse Nazionale Sulcis Iglesiente Guspinese individuato nel 2001.




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