Il progetto per la rinascita di Ponticelle, un’area industriale dismessa esterna allo stabilimento petrolchimico di Ravenna, è in linea con la strategia di Eni incentrata sull’integrazione di forze e competenze necessaria alla crescita di valore propria e dei territori. Qui Eni, attraverso Eni Rewind, sua società ambientale, ed Eni New Energy, realtà dedicata allo sviluppo di energia da fonti rinnovabili, attuerà un modello operativo virtuoso per la valorizzazione e la riqualificazione produttiva nel rispetto dei principi dell'economia circolare.
Ponticelle è un esempio concreto di come un’opera di risanamento possa apportare valore aggiunto ai terrori e alle loro comunità, prevedendo e pianificando sin dalla fase progettuale le opportunità di sviluppo futuro in sinergia con gli stakeholder. Eni Rewind, proprietaria dell’ex area industriale, è impegnata nelle attività di messa in sicurezza permanente (MISP) con la realizzazione di un capping che interesserà 18 dei 26 ettari totali. L’intervento ambientale è preliminare all’avvio di un piano di riqualificazione che prevede un impianto fotovoltaico con storage lab, una piattaforma di bio recupero dei terreni e una piattaforma polifunzionale di pretrattamento dei rifiuti, quest’ultima realizzata in partnership con Herambiente.
Ideato nel rispetto del principio “zero consumo di nuovo suolo”, l’impianto verrà realizzato a terra, in corrispondenza della MISP, con un sistema a inseguimento solare (potenza stimata di circa 6 MW) e con annesso uno storage lab per l’accumulo di energia.
Dedicata alla biodegradazione aerobica dei terreni contaminati da idrocarburi attraverso l’impiego di microrganismi autoctoni (batteri) al fine di recuperare e rendere riutilizzabile una preziosa risorsa naturale. Comprende anche un bio laboratorio in grado di effettuare verifiche analitiche preventive sulla conformità dei rifiuti in ingresso nell’impianto e indagini periodiche di monitoraggio dei processi di bioremediation.
Verrà realizzata da Eni Rewind con Herambiente attraverso una nuova società paritetica frutto della sinergia industriale con cui le due aziende intendono minimizzare lo smaltimento dei rifiuti, favorendo il recupero di energia e di materia. L’impianto gestirà fino a 60 mila tonnellate all’anno di rifiuti speciali derivanti dalle attività ambientali e produttive, comprese quelle del territorio, in linea con le direttive europee del Pacchetto Economia Circolare recepite dall’Italia nel settembre 2020.