Page 27 - EniFor2016_Performance_ita
P. 27

25
                                                                                Eni for 2016  |  Sustainability Performance






                    Rifiuti




                                                                                  2014      2015      2016
                    Totale Rifiuti da attività produttive prodotti      (ton)   1.174.124  1.230.368  800.874
                     - di cui da attività di perforazione                      342.643   308.306    225.454
                    Rifiuti da attività produttive pericolosi prodotti          305.331   323.078   256.894
                    Rifiuti da attività produttive non pericolosi prodotti     868.793    907.290   543.980
                    Spese e investimenti gestione rifiuti (a)   (migliaia di euro)  125.049  139.231  133.801
                     - di cui spese correnti                                    124.583   138.506    133.715
                     - di cui investimenti                                        466        725        86
                    (a) Il dato è parte delle spese e investimenti ambientali riportati nel prospetto “Certificazioni dei Sistemi di Gestione HSE e Spese“.

                    I rifiuti da attività produttive generati in Eni nel 2016, pari a   principalmente per i contributi delle raffinerie di Taranto
                    800.874 tonnellate, sono in diminuzione del 34,9% rispetto   (minori lavorazioni) e Gela (conclusione delle attività di messa
                    all’anno precedente (pari a circa -430.000 tonnellate),   in conservazione degli impianti non più in esercizio) e degli
                    sia per il contributo dei pericolosi (-20,5%) che dei non   stabilimenti petrolchimici Versalis di Brindisi e Priolo (per la
                    pericolosi (-40%).                           ripresa delle regolari attività a valle delle fermate manutentive
                    Il trend è riconducibile principalmente al settore E&P   del 2015 con produzioni straordinarie di rifiuti).
                    (cui rimangono riconducibili oltre il 77% dei rifiuti da   Per quanto riguarda i rifiuti non pericolosi, si sono registrati
                    attività produttive Eni) che, rispetto al 2015, ha registrato   aumenti nei settori R&M e Chimica (+35,5% pari a circa
                    un decremento di oltre 443.000 tonnellate per il calo   +18.700 tonnellate per attività straordinarie negli impianti
                    sia dei rifiuti pericolosi (-27%, principalmente per la   della raffineria di Sannazzaro, per l’annessione della
                    riduzione dei fanghi oleosi in Nigeria e per la riduzione   centrale ex EniPower alla raffineria di Livorno e per una
                    dei detriti di perforazione a base oleosa in Angola) che di   maggior produzione di rifiuti da pulizia impianti presso
                    quelli non pericolosi (-45,5% per la riduzione dei rifiuti di   quella di Gela) e Corporate e Altre attività (+80,2%, pari
                    perforazione e delle acque di produzione smaltite come   a circa +2.240 tonnellate per il riavvio presso Syndial
                    rifiuto in Italia per la temporanea sospensione delle attività   delle attività dell’impianto delle saline Conti Vecchi dopo
                    del Distretto Meridionale in Val D’Agri nel 2016, dei fanghi   l’intervento di riqualificazione).
                    di perforazione a base sintetica in Indonesia e dei detriti di   Nel settore G&P i rifiuti non pericolosi hanno viceversa
                    perforazione a base acquosa in Egitto).      registrato una riduzione (-18,2%, pari a circa -2.290
                    Per gli altri settori, in relazione ai rifiuti pericolosi, si segnala   tonnellate), riconducibile agli andamenti delle attività di
                    un sensibile aumento in G&P (+88%, pari a +439 tonnellate,   manutenzione degli stabilimenti EniPower e, limitatamente
                    per lo smaltimento di oli dovuti alle attività di manutenzione   al sito di Ferrara, al calo della produzione di fanghi da
                    presso le centrali di EniPower) e un trend in riduzione per   chiarificazione acque grazie alla migliore qualità della
                    R&M e Chimica (-5,7%, pari a circa -5.500 tonnellate),   fonte di approvvigionamento (acque del fiume Po).
   22   23   24   25   26   27   28   29   30   31   32