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Eni for 2016 | Sustainability Performance
Rifiuti
2014 2015 2016
Totale Rifiuti da attività produttive prodotti (ton) 1.174.124 1.230.368 800.874
- di cui da attività di perforazione 342.643 308.306 225.454
Rifiuti da attività produttive pericolosi prodotti 305.331 323.078 256.894
Rifiuti da attività produttive non pericolosi prodotti 868.793 907.290 543.980
Spese e investimenti gestione rifiuti (a) (migliaia di euro) 125.049 139.231 133.801
- di cui spese correnti 124.583 138.506 133.715
- di cui investimenti 466 725 86
(a) Il dato è parte delle spese e investimenti ambientali riportati nel prospetto “Certificazioni dei Sistemi di Gestione HSE e Spese“.
I rifiuti da attività produttive generati in Eni nel 2016, pari a principalmente per i contributi delle raffinerie di Taranto
800.874 tonnellate, sono in diminuzione del 34,9% rispetto (minori lavorazioni) e Gela (conclusione delle attività di messa
all’anno precedente (pari a circa -430.000 tonnellate), in conservazione degli impianti non più in esercizio) e degli
sia per il contributo dei pericolosi (-20,5%) che dei non stabilimenti petrolchimici Versalis di Brindisi e Priolo (per la
pericolosi (-40%). ripresa delle regolari attività a valle delle fermate manutentive
Il trend è riconducibile principalmente al settore E&P del 2015 con produzioni straordinarie di rifiuti).
(cui rimangono riconducibili oltre il 77% dei rifiuti da Per quanto riguarda i rifiuti non pericolosi, si sono registrati
attività produttive Eni) che, rispetto al 2015, ha registrato aumenti nei settori R&M e Chimica (+35,5% pari a circa
un decremento di oltre 443.000 tonnellate per il calo +18.700 tonnellate per attività straordinarie negli impianti
sia dei rifiuti pericolosi (-27%, principalmente per la della raffineria di Sannazzaro, per l’annessione della
riduzione dei fanghi oleosi in Nigeria e per la riduzione centrale ex EniPower alla raffineria di Livorno e per una
dei detriti di perforazione a base oleosa in Angola) che di maggior produzione di rifiuti da pulizia impianti presso
quelli non pericolosi (-45,5% per la riduzione dei rifiuti di quella di Gela) e Corporate e Altre attività (+80,2%, pari
perforazione e delle acque di produzione smaltite come a circa +2.240 tonnellate per il riavvio presso Syndial
rifiuto in Italia per la temporanea sospensione delle attività delle attività dell’impianto delle saline Conti Vecchi dopo
del Distretto Meridionale in Val D’Agri nel 2016, dei fanghi l’intervento di riqualificazione).
di perforazione a base sintetica in Indonesia e dei detriti di Nel settore G&P i rifiuti non pericolosi hanno viceversa
perforazione a base acquosa in Egitto). registrato una riduzione (-18,2%, pari a circa -2.290
Per gli altri settori, in relazione ai rifiuti pericolosi, si segnala tonnellate), riconducibile agli andamenti delle attività di
un sensibile aumento in G&P (+88%, pari a +439 tonnellate, manutenzione degli stabilimenti EniPower e, limitatamente
per lo smaltimento di oli dovuti alle attività di manutenzione al sito di Ferrara, al calo della produzione di fanghi da
presso le centrali di EniPower) e un trend in riduzione per chiarificazione acque grazie alla migliore qualità della
R&M e Chimica (-5,7%, pari a circa -5.500 tonnellate), fonte di approvvigionamento (acque del fiume Po).