La società, in linea con i principi della green remediation, ha
avviato un programma per la bonifica sostenibile al fine di individuare le migliori
soluzioni di risanamento in termini di impatto ambientale. Tale approccio, basato
sull’analisi di sostenibilità dei progetti di bonifica, prevede la condivisione
con tutti i portatori di interesse, prestando particolare attenzione alle realtà
territoriali coinvolte.
Per Eni Rewind l’esecuzione di un progetto
di bonifica sostenibile deve garantire, oltre al coinvolgimento degli stakeholder
nel processo decisionale, il rispetto delle seguenti linee guida:
della salute umana e dell’ambiente
dalle acque di falda e dai terreni al fine di consentirne il recupero e il riutilizzo, nel rispetto dei valori dell’economia circolare
innovative a basso impatto ambientale
bonificate per renderle disponibili alla riqualificazione e alla reindustrializzazione
attraverso una riduzione delle emissioni, un aumento dell’efficienza energetica delle attività, l’utilizzo del gas e la riqualificazione dei brownfield in cui realizzare impianti per la produzione di energie da fonti rinnovabili
“La complessità delle problematiche di inquinamento riscontrate nei siti in cui la società opera ci hanno portato a maturare esperienze e competenze uniche nel campo della progettazione ed esecuzione degli interventi di bonifica”
FRANCESCO MISURACA, ITALIAN ENVIRONMENTAL TECHNICAL & SITE ACTIVITIES
Oggi Eni Rewind è presente in oltre 80 siti di cui 17 ricadenti in 13 Siti di Interesse Nazionale ed è proprietaria di circa 3.800 ettari di aree in Italia. Quale società ambientale di Eni, esegue interventi di bonifica dei siti operativi e dismessi di Eni in Italia e svolge attività di gestione dei rifiuti derivanti sia da bonifica, sia da attività industriali. Dal 2016 svolge su mandato della business unit Refining&Marketing le attività di bonifica delle stazioni di servizio dismesse e in esercizio in Italia. Dal 2018 si occupa della bonifica dei suoli a seguito di effrazioni sulle pipelines, oltre alla gestione del ramo acque per la raffineria di Gela.
Eni Rewind è strutturata per gestire ogni step del processo di bonifica, dalla fase progettuale, di cui si occupa l’unità Ingegneria e Progettazione con il supporto dei laboratori ambientali e dell’unità Ricerca e Tecnologia, fino all’esecuzione e alla conduzione delle opere.
In Italia ogni fase del complesso iter di bonifica di un sito contaminato è soggetta a una stringente normativa ambientale che regolamenta le procedure amministrative finalizzate a ottenere le approvazioni dei risultati emersi dai piani di caratterizzazione e dalle analisi di rischio e le autorizzazioni dei progetti di bonifica.
La principale normativa di riferimento in materia ambientale è costituita dal Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 (Testo Unico Ambientale) che ha inglobato al suo interno la principale legislazione in materia ed è composto da sei parti: disposizioni comuni e principi generali, procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione d'impatto ambientale (VIA) e per l'autorizzazione ambientale integrata (IPPC), norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche, norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati, norme in materia di tutela dell'aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera e norme in materia di tutela risarcitoria contro i danni all'ambiente.
I laboratori ambientali Eni Rewind di Ferrara, Priolo Gargallo e Assemini rappresentano centri di competenza nelle attività di campionamento e analisi delle matrici ambientali acqua, suolo, rifiuti ed emissioni in atmosfera.
Continua a leggereEni Rewind esegue attività di bonifica dei siti contaminati mediante l’applicazione delle migliori modalità di intervento in termini di sostenibilità e innovazione. Poiché la nuova normativa vigente in materia ambientale favorisce l’applicazione delle tecnologie in situ, Eni Rewind predilige quegli interventi che hanno luogo nella sede naturale della matrice contaminata, quindi senza la necessità di eseguire operazioni di scavo e movimentazione. Ed è per la stessa ragione che le attività di ricerca e sviluppo vengono orientate verso la sperimentazione di soluzioni tecnologiche sempre più eco-sostenibili, tra cui quelle di bio-risanamento con eliminazione in situ dei contaminanti mediante processi di biodegradazione da batteri, funghi e piante.
Continua a leggereIn linea con l’impegno per la sostenibilità, Eni Rewind ha sviluppato il software SAF - Sustainable Assessment Framework - per valutare e comparare le possibili alternative progettuali di bonifica in termini ambientali, sociali ed economici.
Continua a leggereSviluppare soluzioni sempre più innovative ed eco-compatibili per la bonifica dei siti contaminati è per Eni Rewind di fondamentale importanza. In questa prospettiva entrano in gioco le competenze tecnico-scientifiche quale elemento chiave per sperimentare nuove modalità di intervento nei siti.
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