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8       Eni for 2016  |  Sustainability Performance







                                                                                  2014    2015   2016
              Fascicoli di segnalazioni afferenti il rispetto dei diritti umani (a)
              (chiusi nell’anno e suddivisi per esito dell’istruttoria e per tipologia), di cui:  37  31  36
                - fondati almeno in parte con adozione di azioni correttive          6      3      11
                  - Potenziali impatti socio-economici sulle comunità locali (b)     0      0      0
                  - Potenziali impatti sulla salute, la sicurezza e/o l’incolumità delle comunità locali (c)  0  0  1
                  - Potenziali impatti sui diritti dei lavoratori (d)                4      3      9
                  - Potenziali impatti sulla salute e sicurezza occupazionale (e)    2      0       1
                - non fondati con adozione di azioni correttive/miglioramento       10     10      6
                  - Potenziali impatti socio-economici sulle comunità locali (b)     0      0      0
                  - Potenziali impatti sulla salute, la sicurezza e/o l’incolumità delle comunità locali (c)  1  0  0
                  - Potenziali impatti sui diritti dei lavoratori (d)                8      7      6
                  - Potenziali impatti sulla salute e sicurezza occupazionale (e)    1      3      0
                - non fondati                                                       21     18      19
                  - Potenziali impatti socio-economici sulle comunità locali (b)     1      2      0
                  - Potenziali impatti sulla salute, la sicurezza e/o l’incolumità delle comunità locali (c)  2  1  1
                  - Potenziali impatti sui diritti dei lavoratori (d)               16      14     14
                  - Potenziali impatti sulla salute e sicurezza occupazionale (e)    2      1       4
              (a) I dati relativi alle segnalazioni contenuti nel presente paragrafo sono riferiti alle segnalazioni riguardanti Eni SpA e le sue controllate.
              (b) Incluse problematiche relative ai processi di consultazione e/o compensazione e all’aumento dei conflitti.
              (c) Inclusi sversamenti, inquinamento atmosferico, incidenti, ecc.
              (d) Inclusi discriminazione, violazione diritti sindacali, lavoro forzato, minorile e condizioni di lavoro non dignitose (incluse molestie e mobbing, salari inferiori
              al minimo e/o non dignitosi).
              (e) Inclusi ambienti di lavoro insalubri e/o insicuri.


              Valore aggiunto




              (milioni di euro)                                                   2014    2015   2016
              Valore aggiunto globale lordo (a)                                 22.563   16.100  12.304
                - di cui distribuito alle risorse umane                          3.268   3.368   3.219
                - di cui distribuito agli Stati e alle Pubbliche Amministrazioni  6.466  3.122   1.936
                - di cui distribuito ai finanziatori                               871    838     757
                - di cui distribuito agli azionisti                               4.040  2.884  2.885
              Totale valore aggiunto distribuito                                 14.645  10.212  8.797
              (a) Dal 1° gennaio 2016 Eni ha modificato su base volontaria il criterio di valutazione dei costi relativi all’attività esplorativa adottando il metodo dello “sforzo
              coronato da successo” – Successful Effort Method (SEM); conseguentemente i dati economici, patrimoniali e finanziari dei comparative periods del bilancio 2016
              sono stati riesposti.

              Il valore aggiunto globale lordo è in diminuzione   imprese estere;
              rispetto al 2016 a seguito della flessione dello scenario   •  37% alle risorse umane remunerate attraverso salari,
              prezzi delle commodity.                        stipendi e oneri sociali;
              Anche il valore aggiunto distribuito risulta in   •  33% agli azionisti remunerati attraverso la
              diminuzione ed è ripartito come segue:         distribuzione dei dividendi;
              •  22% agli Stati e Pubbliche Amministrazioni attraverso   •  9% ai finanziatori remunerati attraverso gli oneri
                le imposte sul reddito sia di imprese italiane che di   finanziari.
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