Bardazzi: l’energia non si ferma, l’impegno per la transizione rimane

Il punto da cui partire per immaginare il futuro è la difficoltà del presente, per l’Italia e per il resto del mondo

L’Eni non si è mai fermata. Con 21.000 persone in smartworking l’energy company ha affrontato l’emergenza sanitaria mettendo in campo tutte le competenze di cui dispone per non interrompere le attività. Lo ha ricordato Marco Bardazzi, direttore della comunicazione esterna di Eni, introducendo il digital talk “Energia sostenibile per un mondo che cambia” organizzato dalla rivista mensile di Eni “Orizzonti” e svoltosi venerdì scorso, in occasione della giornata mondiale dell’Ambiente. Il punto da cui partire per immaginare il futuro è la difficoltà del presente, per l’Italia e per il resto del mondo. Una difficoltà – ha sottolineato Bardazzi – dovuta soprattutto al crollo delle nostre commodity, motivo per il quale un settore come quello dell’energia è tra i più colpiti. Ma Eni non cambia i suoi programmi, non arretra sugli obiettivi di transizione energetica e di sviluppo sostenibile puntando a diventare una società leader globale nella produzione di prodotti decarbonizzati. «Le strategie non cambiano», ha sottolineato Bardazzi, confermando la strategia a lungo termine dell’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, che consentirà all’azienda di concentrarsi maggiormente sulla produzione di energia a basse emissioni di carbonio. È alla luce dei nuovi obiettivi di sostenibilità, ha concluso Bardazzi, augurando buon lavoro anche a nome di Descalzi, che Eni afferma ancora una volta il suo ruolo di leader mondiale nel processo di transizione energetica.