Bonaccorsi: serve un nuovo modello di turismo

Il sottosegretario di Stato del Mibact incoraggia la ripartenza ma non nasconde le criticità dello scenario

“Sarà un’estate diversa, ma l’Italia resta una delle mete turistiche più ambite al mondo”. Lorenza Bonaccorsi, sottosegretario di Stato del Ministero per i beni e le attività culturali, esprime fiducia nelle possibilità di ripartenza del Belpaese, senza tuttavia nascondere le difficoltà del momento che stiamo attraversando. Le prossime settimane ci diranno che tipo di turismo saremo in grado di attrarre, e soprattutto se quello straniero riuscirà, come è avvenuto l’anno scorso, a superare quello domestico. Uno scenario ad oggi ancora incerto per le resistenze alla mobilità, la paura che persiste, gli equilibri tra Stati. “È per questo – ha ricordato Bonaccorsi – che ho avviato un’interlocuzione con il ministero degli Esteri per la ripresa dei flussi nell’area Shengen”. Ogni sforzo di dialogo istituzionale sarà messo in campo ma le difficoltà, ammette il sottosegretario, sono molte: “Il turismo è uno dei settori più in crisi e probabilmente sarà l’ultimo a riprendersi. Le previsioni ci indicano che occorreranno 21 mesi per ritornare ai livelli pre-crisi”. Dopo aver ascoltato i dati sulla Basilicata, che si affida a un’idea di turismo sostenibile per la ripartenza, il sottosegretario li ha commentati ragionando su una duplice necessità: quella di fare sistema con nuova cultura d’impresa e quella di assumere modelli diversi da quelli finora adottati in Italia, troppo spesso irrispettosi della fragilità del Paese. “Il tema della sostenibilità del turismo è un tema di cambiamento del modello economico: vuol dire innalzamento della qualità generale. Non sempre la politica è stata attenta. Ora ci troviamo davanti a una crisi che rischia di esasperare la polarizzazione tra turismo di massa e turismo di qualità”. E il modello, ha indicato Bonaccorsi, illustrando la programmazione del Mibact, può venire proprio dalla Basilicata, da Matera.