slittovia-dolomiti-lucanemaxx.jpg

 Dolomiti lucane, la Slittovia conquista

Grande successo per l’impianto, inaugurato a fine aprile. “Un boom di presenze, aspettativa pienamente soddisfatta” commenta il sindaco di Castelmezzano, Nicola Valluzzi

di Alessandro Boccia
23 luglio 2025
5 min di lettura
di Alessandro Boccia
23 luglio 2025
5 min di lettura

Nei primi 45 giorni di apertura oltre 25 mila paganti, di cui il 40 per cento dalla Puglia (baresi in testa), 20 per cento dalla Campania (con un primato degli arrivi da Napoli città, per la prima volta fra le Dolomiti Lucane) e poi, in ordine, da Toscana, Lazio, Emilia e Lombardia. Molti stranieri soprattutto a maggio e a giugno: tedeschi, francesi, scandinavi e tanti americani. Sono i numeri della Slittovia delle Dolomiti Lucane, l’unico impianto che collega direttamente la montagna ad un borgo, fra le più veloci e spettacolari mai realizzate, inaugurata a fine aprile a Castelmezzano, nel potentino. Numeri che confermano il successo del nuovo attrattore turistico.

“La nostra aspettativa è stata pienamente soddisfatta, oltre al tradizionale target giovanile si sono aggiunte tantissime famiglie come avevamo ricercato con l’ideazione di questo nuovo attivatore turistico – spiega il sindaco di Castelmezzano, Nicola Valluzzi – un successo anche al di sopra delle nostre più audaci aspettative. Nei ponti primaverili abbiamo dovuto utilizzare il campo sportivo comunale come parcheggio – mentre ad agosto il campo sportivo sarà un parcheggio tutti i giorni - e, per ben due volte, siamo stati costretti, ad un certo punto della giornata a chiudere l’accesso al borgo a tutti gli autoveicoli in arrivo. Migliaia e migliaia di visitatori per le viuzze e i vicoli del borgo. Un boom di presenze, tutto esaurito in strutture ricettive e ristoranti. Un volume d’affari importante per l’intera economia del paese. Un successo meraviglioso”. Lo spopolamento e la rassegnazione, ha aggiunto Valluzzi, “possono essere sfidati e in qualche caso anche sconfitti. Il nostro modello di turismo comunitario si conferma e crea occupazione e ritornanza”.

A bordo di un bob – da soli o anche in coppia – si sfreccia lungo un percorso di 1.180 metri di emozione, mentre il vento accarezza il viso e gli occhi si perdono fra i panorami incantevoli dei picchi rocciosi, ai quali la fantasia popolare ha dato nomi particolari come Incudine, Grande Madre, Becco della Civetta, Aquila Reale. La discesa, che si sviluppa per 750 metri, conduce dalle vette del Paschiere, a 1.051 metri di altitudine, fino al borgo di Castelmezzano, posto a 881 metri, superando un dislivello di 170 metri. Un tragitto (al costo di 7,5 euro, possibilità di sconti con più corse e ridotto per i bambini dai 4 ai 9 anni) che regala un mix perfetto di velocità e meraviglia, alimentando una sensazione di estrema libertà. Il sistema di risalita, 430 metri, è a cremagliera, con un motore elettrico alimentato da energia rinnovabile, per un’attenzione alla sostenibilità ambientale. Durante la salita, inoltre, si attraversa un piccolo ponte, una struttura progettata nel rispetto della zona montana e del sentiero pedonale. Questo tratto è un luogo perfetto per immortalare l’attimo con una foto ricordo che catturi la magia circostante e le mille sfumature di verde degli alberi (cerri centenari, tigli, lecci e ginestre) del Parco di Gallipoli Cognato.

Si parte dall’alto del quartiere San Marco – dalla “Cima delle emozioni” – e la pendenza della pista non lascia spazio alla noia: una media del 46% che si spinge fino a un picco del 65%, mentre la velocità massima raggiungibile di 40 km/h permette di assaporare ogni secondo di questo “speciale slalom su rotaie”, tra curve vertiginose e rettilinei che tolgono il fiato. A completare l’esperienza, una galleria lunga 18 metri che porta letteralmente a vivere il cuore pulsante della montagna. E proprio quando si pensa che l’avventura sia finita, arriva l’ultimo loop: un giro perfetto – una estrema curva di ben 45 metri di lunghezza – che chiude l’esperienza con un sorriso. Tutto in totale sicurezza grazie alle avanzate tecnologie di controllo. Il sistema “cruise control” regola automaticamente la velocità del bob durante la discesa (non potrà mai superare i 40 Km/h), mentre speciali sensori garantiscono la distanza tra i veicoli.  ⁠L’impianto sarà aperto tutti i giorni fino alla fine di settembre e poi tutti i fine settimana (sabato e domenica) fino alla fine dell’anno, festività natalizie comprese, fino all’Epifania. 

“La slittovia potrà essere utilizzata anche con la neve – aggiunge Valluzzi – e sarà quella la vera novità del turismo fra le Dolomiti lucane, tranne in presenza di temporali, forte vento e fenomeni elettrici l’impianto potrà sempre funzionare”. L’auspicio degli amministratori è che diventi un nuovo simbolo di accoglienza attiva, capace di generare economia, occupazione e orgoglio comunitario così come già successo con il Volo dell’Angelo, insieme al dirimpettaio comune di Pietrapertosa, ma anche al Ponte Nepalese, alle Vie Ferrate e al Cammino delle 7 pietre. “⁠La Slittovia ha rigenerato il Volo dell’Angelo e gli altri attivatori turistici delle Dolomiti lucane – conclude Valluzzi – siamo ritornati ai numeri pre-pandemia, con l’aggiunta delle famiglie e di un pubblico più ampio che ha raggiunto numeri incredibili. C’è voglia di vivere luoghi autentici, dove la bellezza si fonde con l’emozione e la montagna non è più solo uno sfondo, ma un’esperienza da toccare, respirare, assaporare e ricordare”.