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TEDx entra in carcere

La celebre piattaforma globale, che ospita interventi da ogni parte del mondo, si è svolta, per la prima volta in Italia, nella casa circondariale “A. Santoro” di Potenza. Il tema dell’evento è stato il tempo

di Orazio Azzato
24 marzo 2025
4 min di lettura
di Orazio Azzato
24 marzo 2025
4 min di lettura

Il TED è un evento ormai conosciuto in tutto il mondo: abbiamo visto speaker celebri come Bill Gates o Philippe Starck tenere discorsi dal palco brevi ma concisi e di effetto. Alcuni interventi sono talmente incisivi che vengono persino pubblicati.

L’idea nacque 30 anni fa in California da un’organizzazione no-profit: organizzare un evento in cui le personalità più interessanti del mondo parlassero per 18 minuti o meno di idee, spunti, riflessioni. Un’iniziativa che ha avuto un enorme successo. Da qui, nello spirito delle idee da diffondere, TED ha creato TEDx, un programma di eventi locali e indipendenti che invitano le persone a condividere un’esperienza simile a quella del TED.

Il 20 marzo scorso si è tenuto per la prima volta in Italia un “TEDx” in un carcere, la casa circondariale “A. Santoro” di Potenza. L’iniziativa è nata da un gruppo di giovani under 30 con il supporto di Fondazione Eni Enrico Mattei, Fondazione Carical, Fondazione Potenza Futura, e con la collaborazione della direzione del carcere e il patrocinio del Parlamento europeo. Al centro dell’evento il tempo, un tema particolarmente rilevante soprattutto in un contesto come quello carcerario. Dieci gli speaker e, fra questi, anche due detenuti, che hanno raccontato la loro esperienza dietro le sbarre e come il trascorrere dei minuti, in quei luoghi, abbia una valenza diversa.

Il tempo, dunque, declinato in tutte le sue accezioni: fondamentale nel combattere le malattie oncologiche, come ha raccontato Luisa Torsi, membro dell’Accademia dei Lincei, professoressa di chimica presso l’Università di Bari e presidente dell’ARTI, l’Agenzia regionale per il trasferimento tecnologico, illustrando SiMoT (Single-Molecule with a large Transistor), il sistema che potrebbe rivoluzionare il modo in cui vengono identificate le patologie ancor prima della comparsa dei sintomi. Il tempo è determinante anche nello studio dell’atmosfera, come ha spiegato il direttore dell’Istituto di metodologie per l’Analisi ambientale del CNR, Gelsomina Pappalardo, e nell’informazione, come ha ricordato Fabio Bolzetta, giornalista di Tv2000 e docente dell’Università LUMSA. Mentre, nella giustizia, ha denunciato l’avvocata Cathy La Torre, “il tempo è sospeso per quattro milioni di persone che attendono una sentenza. In Italia questa attesa può essere lunghissima e fa perdere anni di vita a chi aspetta di conoscere il suo destino”.

E poi c’è il tempo dietro le sbarre. Particolarmente toccante la testimonianza della blogger Alessia Piperno, costretta a vivere nella prigione di Evin in Iran, la stessa dove è stata rinchiusa Cecilia Sala. La manifestazione si è aperta con il saluto della vicepresidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno, che ha sottolineato come “Iniziative come il TEDx nel carcere di Potenza costruiscono nuove pratiche di cui abbiamo molto bisogno per ricomporre un dialogo fra la società e il mondo penitenziario che renda il valore della rieducazione e del rinserimento non solo uno slogan ma un fatto”.

Il progetto, fortemente voluto dalle Fondazioni promotrici, ha evidenziato la necessità di “fare rete” per generare un cambiamento concreto. Per Federica D’Andrea, presidente di Fondazione Potenza Futura, “con il TEDxCarcerediPotenza abbiamo dato vita a opportunità nuove in un luogo che troppo spesso appare solo come un limite. Il futuro, oggi più che mai, si conferma un diritto che appartiene a tutti”. Sulla stessa linea, Egidio Comodo, vicepresidente di Fondazione Carical, ha sottolineato come “questo evento abbia dimostrato che anche tra le mura più alte, le idee possono volare libere: è qui che inizia il vero reinserimento, alimentato dal potere del pensiero condiviso”.

Per Annalisa Percoco, senior researcher della Fondazione Eni Enrico Mattei “le sfide contemporanee, che sono quelle della sostenibilità in tutte le sue dimensioni, sono estremamente complesse e richiedono sguardi, approcci e soluzioni innovativi e multidisciplinari. Ecco, il TEDx all’interno dell’Istituto Penitenziario di Potenza rappresenta un interessante tentativo di ‘localizzare’ l’Agenda 2030 a scala micro, a scala di un ecosistema all’interno di un sistema urbano, quello di Potenza, per migliorare il dialogo tra stakeholder e integrare gli interventi sul territorio”.