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L’energia da cogliere con il Fondo energetico

Parla il sindaco di Viggiano, Amedeo Cicala: “Finalmente abbiamo una Val d’Agri che può essere imitata”.

di Elania Zito
19 gennaio 2023
7 min di lettura
di Elania Zito
19 gennaio 2023
7 min di lettura

A tutta energia e riflettori puntati. Così si apre il 2023 per la Val d’Agri che beneficerà del Bonus Energetico, quale risultato dell’accordo raggiunto dal Comune di Viggiano con Eni e Shell per agevolare la comunità lucana nei consumi energetici. L’accordo, firmato il 1° dicembre scorso, segna un punto di inizio e di nuovo sviluppo per il territorio da qui ai prossimi quattro anni (cinque in totale, uno già passato). Sono 11 i Comuni e oltre 10mila famiglie lucane che riceveranno un sostegno economico: 4,5 milioni di euro, ogni anno per cinque anni, che copriranno non solo le bollette elettriche, ma anche le altre forme di energia. Un accordo maturato dall’esperienza Bonus Gas del 2016 e che fa del Comune di Viggiano, capofila dell’iniziativa con il sindaco Amedeo Cicala, una best practice amministrativa.

Il 2023 si apre con una bella notizia per le famiglie della Val D’Agri con la firma, a dicembre, dell’accordo per un Bonus Energetico. Ci racconta un po’ il percorso di trattativa e come le famiglie beneficeranno di questo incentivo?

È una trattativa che è durata tanto, ma che è andata a buon fine. Ieri sera (lunedì 9 gennaio; ndr) in una riunione decisoria tra me, come presidente della Conferenza dei Sindaci del Bonus Energetico e gli altri sindaci (dei restanti 10 Comuni; ndr) abbiamo deciso le modalità del bando: una famiglia media di quattro persone, per il 2023, potrà fare domanda per 860 euro come bonus energetico. La novità grossa è che siamo riusciti a definire non soltanto il Bonus gas - tant’è che non si chiama più così, ma appunto Bonus energetico - perché andiamo a ristorare tutto ciò che è energia durante l’anno solare: dall’elettrico al gas, ma anche al pellet. Insomma, tutte le forme di energia. Questo è stato un modo, soprattutto in questo momento molto delicato di picco dei costi dell’energia, per dare una mano a un territorio che sicuramente ha dato e dà tanto all’Italia in termini energetici con la coltivazione degli idrocarburi: parliamo di 22,5 milioni di euro in quattro anni (un anno è già passato).

Un accordo che apre il 2023 già con buone prospettive…

È un momento difficile per le famiglie e, in maniera concreta, queste avranno un contributo importante. Ma anche i Comuni, per i quali vanno divisi 900 mila euro: questa somma è importante perché possono spendere questi soldi non solo per miglioramenti di intervento energetico, ma anche per rispondere alla bollettazione rincarata, pure per i Comuni. Nella riunione abbiamo anche dettato le linee di divisione, con una dotazione minima, per quelli piccoli, di 50 mila euro all’anno. Quindi, un servizio ai Comuni e uno alle famiglie, per i prossimi quattro anni. Speriamo già a febbraio di uscire con il bando: tutti i cittadini dell’alta Val d’Agri potranno fare domanda al “Fondo energetico delle famiglie dell’Alta Val d’Agri”. Ogni anno saranno dati questi soldi che saranno ripartiti tra le famiglie.

Come presidente della Conferenza dei Sindaci, si è battuto molto per garantire una continuità del Bonus Energetico e si conferma un incentivo che darà respiro alle spese mensili di oltre 10mila famiglie. Ci può dire cosa cambia con questa nuova firma rispetto al bonus precedente?

La cosa che mi piace sottolineare è che anche chi abita in zone rurali potrà fare domanda: basterà portare le bollette dell’energia elettrica, o altre forme di energia. E l’altra cosa bella che mi piace sottolineare è che si tratta di una contrattazione che ha portato avanti il Comune di Viggiano con autorevolezza, non per portare ulteriori finanziamenti ai Comuni, ma per dare la fetta più importante proprio e direttamente alle famiglie. E la cosa bella che ho evidenziato con i colleghi sindaci è che si tratta ormai di un atto storico, perché non è una tantum: abbiamo già cinque anni di Bonus Gas e ce ne saranno altri cinque di Bonus Energetico. Significa che nelle tasche delle famiglie della Val d’Agri arrivano soldi veri, belle somme che vanno a dare una mano concreta al portafoglio annuale di una famiglia.

Una Val d’Agri che si fa dunque protagonista…

Mi piace pensare questo: il Comune di Viggiano è stato precursore del Bonus Energetico. Abbiamo maggiori possibilità economiche, legate al mondo della coltivazione ed estrazione degli idrocarburi, e un ulteriore bonus energetico per i residenti: il cittadino avrà la possibilità di fare il Bonus Energetico Viggiano, il Bonus del Fondo Energetico Val d’Agri e, in più, il Bonus Gas per la Basilicata. A Viggiano si è creata un po’ quella teoria ad anello per cui le zone più prossime alle estrazioni prendono di più fino ad arrivare, a mano a mano, all’intera Regione della Basilicata con il Bonus Gas. Tutto questo per dire che quelle battaglie, quei confronti che abbiamo fatto in questi anni con il governo, con la Regione e le compagnie, sotto il profilo energetico, ci hanno portato a poter parlare, oggi, di una zona franca. E quindi di un vantaggio concreto e tangibile che le comunità e le popolazioni hanno perché hanno questo tipo di energia nel sottosuolo: è un qualcosa che concretamente vedono un po’ tutti. 

Volendo fare due conti, potremmo azzardare dicendo che con questo nuovo accordo, che ha attirato anche l’attenzione di media internazionali, soprattutto francesi, è il sindaco più ricco d'Italia. Dal suo occhio di primo cittadino, questo accordo potrebbe configurarsi come una nuova opportunità per il territorio lucano?

La comunità sta bene, ha dei vantaggi che altri Comuni non hanno. Questo non solo sui bonus, ma anche su tutta una serie di agevolazioni che derivano da possibilità legate a fondi che arrivano dal mondo delle estrazioni. È un’opportunità da cogliere, ossia far capire che nei nostri territori c’è una sensibilità a condividere una ricchezza il più possibile con tutti. Tant’è che quando viene qualcuno da fuori, sotto questo profilo, rimane meravigliato. Si può fare di più? Sì, certamente. Tante cose ancora possiamo migliorarle, ma abbiamo raggiunto un bel risultato. E con il Fondo Energetico abbiamo dato una bella risposta. A conti fatti una famiglia media, con questo ulteriore accordo, nei prossimi quattro anni arriva a prendere 2.500 euro: è una buona notizia, soprattutto per chi ha pensioni e redditi piccoli. Abbiamo fatto da esempio, lo dico con orgoglio: siamo stati dei precursori, anche rispetto alla Regione, e oggi l’Italia e anche altri Paesi guardano con particolare attenzione a queste azioni che abbiamo intrapreso. Insomma, la Basilicata, che doveva imitare gli altri, si può inorgoglire del fatto che un piccolo paese (Viggiano), che ha avuto qualche possibilità e ha saputo metterla a regime a favore delle comunità. E mai come oggi, quell’azione intrapresa da noi nel 2016, quando abbiamo raggiunto il primo accordo, vuole essere anche imitata in Europa: non può far che piacere che la tv francese o altre realtà politiche e istituzionali si siano interessate a noi. Perché, finalmente, abbiamo una Val d’Agri che può essere imitata. 

Amedeo Cicala

È sindaco di Viggiano dal 2014. Avvocato, è anche Presidente dell’Egrib, l’Ente di governo per i rifiuti e le risorse idriche in Basilicata.