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Il Masterplan dell’Energy Valley: verso una nuova armonia

Il progetto prevede una riqualifica sostenibile del territorio intorno al COVA. Si parte dalle peculiarità del territorio per sostenere un agroecosistema funzionale e attivo.

di Land Italia - Studio internazionale di architettura del paesaggio
14 dicembre 2020
4 min di lettura
di Land Italia - Studio internazionale di architettura del paesaggio
14 dicembre 2020
4 min di lettura

Il paesaggio italiano è il prodotto dell’interazione tra natura, agricoltura e insediamenti. Il risultato di questo continuo processo in divenire è un mosaico di differenti realtà che rendono il paesaggio italiano unico al mondo. Plasmato e trasformato dalle attività economiche, il paesaggio italiano può essere considerato esso stesso un bene culturale di per sé e, per tutelarlo e valorizzarlo, occorre che natura, cultura ed economia, diventino parte di un’unica, complessiva visione di sviluppo locale.

Tale caratteristica è particolarmente evidente in Basilicata, soprattutto in Val d’Agri dove, alla forte vocazione agricola in un sistema territoriale a bassa densità e caratterizzato per lo più da borghi storici, si è aggiunta una vocazione industriale legata all’industria estrattiva, connessa alla presenza del più importante giacimento petrolifero europeo. Un sistema produttivo articolato che ha nell’area di Viggiano uno dei luoghi più importanti, nonché centro propulsore di Energy Valley, un progetto di diversificazione produttiva e valorizzazione territoriale e socio-economica. Un progetto che si pone come cambio di paradigma, un’occasione per contribuire a definire una nuova identità per questo territorio dove il paesaggio produttivo diventa “contenitore” di nuove esperienze e funzioni.

Il Masterplan paesaggistico per lo sviluppo del polo agro-ambientale della Val d’Agri (un documento di indirizzo strategico che sviluppa un’ipotesi complessiva sulla programmazione di un territorio) è stato concepito per mettere in atto una riqualifica funzionale armoniosa e sostenibile del territorio limitrofo al COVA (Centro Olio Val d’Agri). Nonostante l’abbandono di gran parte dei terreni, la caratterizzazione agricola in termini di parcellizzazione e di peculiarità degli elementi paesaggistici è ancora ben evidente e riconoscibile nell’area. Il Masterplan riparte dunque dalle peculiarità del territorio, confermandone la vocazione agricola e recuperando l’esistente, integrando le risorse con le nuove conoscenze agricole per permettere al complesso e suggestivo paesaggio esistente di strutturarsi secondo un agroecosistema funzionale e attivo.

Edifici rurali, colture, percorsi campestri diventano gli elementi di base da arricchire con nuove funzioni legate alla formazione, alla ricerca, all’innovazione, in grado di attrarre le nuove generazioni in un territorio che ha ancora molto da offrire. L’obiettivo è quello di creare un nuovo dialogo con il contesto industriale, naturale e sociale, intervenendo con un progetto innovativo e sostenibile, dove la sostenibilità è proprio intesa come elemento di equilibrio dinamico tra le peculiarità paesaggistico-ambientali, la crescita economica e l’inclusione sociale, e come leva portante per lo sviluppo locale.

Cuore del progetto è l’asse centrale: vetrina e luogo di incontro per cittadini, studenti, ricercatori e agricoltori che popoleranno un nuovo polo di eccellenza in ambito agricolo. Dall’asse centrale si snodano infatti i progetti agricoli che costituiscono il cuore dell’Energy Valley: il progetto Agrivanda, che ospita realtà produttive dedicate alla produzione di piante officinali, al biomonitoraggio e allo sviluppo di attività didattiche e laboratoriali, e il Centro Agricolo di Sperimentazione e Formazione, pensato come laboratorio territoriale multidisciplinare, dove l’interazione con la natura e l’implementazione di nuove pratiche agricole costituiscono la base di un sistema articolato di attività legate alla sperimentazione e alla produzione agricola 4.0.

Il Polo agroambientale si integra pienamente con le altre iniziative virtuose ad alta sostenibilità ambientale del Programma Energy Valley, tra cui il centro di monitoraggio ambientale (GEA) per la piena trasparenza dei dati inaugurato lo scorso settembre, il fotovoltaico e il Mini Blue Water, impianto all’avanguardia per il trattamento e la gestione sostenibile dell’acqua.

Nell’Energy Valley verranno, infine, attivate anche il recupero e la rifunzionalizzazione del patrimonio storico rurale che, così come la restituzione dei terreni all’attività agricola, consentono la promozione di un modello di sviluppo fortemente identitario da un lato, e dall’altro promuovono consapevolezza ambientale, multifunzionalità e innovazione tecnologica.