L’infrastruttura
La sua infrastruttura è stata progettata con un design più attento agli aspetti ambientali, che garantisce un minor consumo di energia rispetto a un data center tradizionale. Ospitato nel Green Data Center, HPC6 raggiunge un assorbimento elettrico massimo equivalente di circa 10 MW.
Oltre a essere alimentato in parte da un impianto fotovoltaico da 1MW di potenza, il Green Data Center è dotato di un sistema di raffreddamento a convezione naturale d’aria (“freecooling”) che minimizza l’utilizzo dei sistemi di condizionamento. Infine, HPC6 possiede un proprio sistema di raffreddamento innovativo a liquido, che consente di smaltire il 96% del calore prodotto dalla macchina.
HPC6 rappresenta un grande passo avanti nella capacità di supercalcolo del Green Data Center: da 70 a 606 Pflop/s di picco, pari a 606 milioni di miliardi di operazioni matematiche al secondo.
In Eni il supercalcolo, insieme alle nostre competenze specialistiche, contribuisce a rafforzare il nostro percorso di trasformazione e accelera lo sviluppo di nuovi business legati alla transizione energetica. HPC6, e il nostro Green Data Center che lo ospita, dimostrano, ancora una volta, la lungimiranza delle scelte progettuali e tecnologiche di Eni e la nostra capacità di fare innovazione in modo concreto e attento alle esigenze di una maggiore sostenibilità.
Lorenzo Fiorillo, Director Technology, R&D & Digital
La convergenza tra la disponibilità di computer ad alte prestazioni HPC e lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale sta rivoluzionando il panorama tecnologico, consentendo avanzamenti senza precedenti nella ricerca, nell’analisi dei dati e quindi nell’innovazione.
La potenza computazionale di HPC6 permetterà anche l'addestramento di Large Language Models (LLM) verticalizzati sul settore energetico.
