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Co-Innovation Award a sei progetti sviluppati da startup e aziende lucane

Si è conclusa la seconda edizione di Basilicata Open Lab, il programma per il sostegno all’innovazione e all’imprenditoria della regione Basilicata.

24 giugno 2025
5 min di lettura
24 giugno 2025
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La seconda edizione di Basilicata Open LAB si è chiusa con la consegna dei Co-Innovation Award ai sei progetti vincitori, sviluppati da startup provenienti da tutta Italia e da aziende lucane. 

Alla “Call for innovation” hanno riposto in totale 40 imprese lucane e 135 startup nazionali. Il percorso, che ha portato alla selezione dei vincitori, ha visto l’alternarsi di momenti di formazione e confronto con i partecipanti e le aziende lucane disposte ad accogliere modelli innovativi nei loro processi produttivi, e workshop di approfondimento sulle quattro aree tematiche del progetto individuate come strategiche per la crescita economica della Regione che, per questa edizione, sono state: agritech, mobilità sostenibile, bioenergia, e sviluppo locale.

Basilicata Open LAB è il programma per il sostegno all’innovazione e all’imprenditoria della regione Basilicata, realizzato da Eni, con il supporto di Shell Italia E&P, attraverso Joule, la scuola di Eni per l’Impresa. 

I sei progetti vincitori

Gli assegni in palio, in aggiunta a un percorso di formazione e mentoring che proseguirà anche nei prossimi mesi, sono stati assegnati a:

  • SIEve e La Marchesa - L'obiettivo del progetto è implementare il riutilizzo delle acque reflue per l'irrigazione, contrastando i danni della siccità che nel 2024 ha causato 625.000 euro di perdite all'azienda. Il progetto consente da un lato a La Marchesa di evitare fino a 130.000 euro/anno di danni futuri, dall’altro a SIEve l'accesso a un mercato emergente e al contempo permette al territorio di sviluppare un caso studio scalabile per recuperare oltre 430 milioni di metri cubi d'acqua annui.
  • Sipow e Sogemont RAEE - Il progetto mira alla validazione tecnico-industriale di una filiera circolare per il recupero di silicio da rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) fotovoltaici. Il processo prevede il disassemblaggio, la frantumazione meccanica e l’analisi chimico-fisica delle polveri, mediante tecniche di spettrometria XRF e ICP, finalizzate alla quantificazione e purificazione del silicio. L’introduzione di contenitori tracciabili permette, inoltre, l’ottimizzazione logistica e la riduzione delle contaminazioni. Il test pilota valuta resa, purezza, impatto ambientale e scalabilità su dimensione nazionale.
  • Beadroots e Con.Pro.Bio Lucano - Il progetto propone una soluzione agricola innovativa basata sull’uso di microrganismi benefici. Si tratta di un prodotto 100% naturale, progettato per essere facilmente implementabile e in grado di apportare benefici concreti all’ambiente e alla produttività agricola. Gli obiettivi principali sono la rigenerazione del suolo, la riduzione dell’impronta idrica e l’aumento della resa delle colture, offrendo così un modello di agricoltura sostenibile, efficace e replicabile.
  • Pasitea e Agostino Arcasensa - Il progetto è incentrato sull’utilizzo di additivi innovativi per il calcestruzzo, con l’obiettivo di valorizzare i materiali locali estratti dalle cave della Basilicata, migliorandone le prestazioni tecniche e contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale del settore edile.
  • ToMove e Matheca - Il progetto crea un “gemello digitale” del comune di Aliano con rilievi 3D ad hoc per il deployment di veicoli elettrici teleguidati. I dati integrati nei sistemi ToMove abilitano ottimizzazione flotta, sicurezza e gestione predittiva degli spazi urbani. Il pilota valida tecnicamente e commercialmente la soluzione e funge da entry-point strategico per Matheca (azienda di rilevazioni geospaziali) per l'ambito smart mobility.
  • Adaptronics e Torre Albineta - Il progetto testa un gripper elettroadesivo per la raccolta automatica di lamponi. Il dispositivo, leggero e fully-electric, viene sperimentato in serra per validarne la capacità di presa di frutta "delicata" senza danneggiamenti. Il progetto mira a dimostrare l’applicabilità agritech della tecnologia e a sviluppare un case study per future applicazioni robotiche nel settore agricolo.

Per realizzare l'iniziativa, Joule si avvale del contributo di PoliHub e Consorzio Elis, due partner tecnici collaudati per Basilicata Open Lab che si inserisce nel novero dei Progetti di Sviluppo promossi dai contitolari della Concessione Val d’Agri previsti dal Nuovo Protocollo di Intenti tra Regione Basilicata ed Eni.

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