Questo sito utilizza cookie tecnici. Se vuoi saperne di più, clicca qui.
La Basilicata rappresenta modello virtuoso che coniuga la tutela del patrimonio culturale con la realizzazione di un grande progetto di sviluppo energetico.
Potenza, 25 gennaio 2017 – Si è svolta oggi a Potenza, presso il Museo Archeologico Nazionale della Basilicata "Dinu Adamesteanu", la presentazione del libro "Energia e patrimonio culturale in Basilicata e Puglia", in cui è descritto il panorama storico e antropico dei territori lucano e pugliese. I rinvenimenti archeologici, emersi a seguito delle attività di infrastrutturazione petrolifera di Eni, infatti, hanno consentito di ridefinire la storia millenaria delle comunità locali, producendo risultati importanti in un ambito territoriale di particolare complessità ma allo stesso tempo ancora poco esplorato.
In questi anni le Soprintendenze Archeologiche, le Amministrazioni locali ed Eni hanno lavorato per bilanciare le esigenze di tutela del patrimonio archeologico con la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla valorizzazione delle risorse naturali. In linea con questo approccio, Eni e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata, hanno siglato un Accordo nel 1999, in occasione dell’avvio dei lavori di posa delle condotte e dell’oleodotto, grazie al quale è stato possibile esplorare e tutelare i tesori nascosti di un territorio ricco di valenze naturalistiche e di un eccezionale patrimonio culturale. Basti pensare che sono stati scoperti, sia nel corso delle esplorazioni di superficie sia nei successivi approfondimenti stratigrafici, circa centocinquanta contesti di interesse archeologico - dai paleosuoli neolitici (V millennio a.C.) dei primi agricoltori e allevatori dell’Agri-Sauro, dai depositi rituali dell’età del bronzo (II millennio a.C.) e di fase arcaica (I millennio a.C.) del Metapontino, alle fattorie greche dell’arco metapontino-tarantino, al tratto della Via Appia presso Tarantoe alla splendida villa tardoantica di località Maiorano di Viggiano - che hanno contribuito ad evidenziare l’esistenza di realtà culturali in precedenza non documentate o solo indiziate, e a meglio definire le realtà storiche già note. Inoltre, sono stati programmati importanti progetti di valorizzazione, primo fra tutti quello della Villa Romana di Barricelle, a Marsicovetere: un progetto concreto di tutela, valorizzazione e fruizione.
Inoltre, questo lungo lavoro di ricerca archeologica e di studio rappresenta una delle prime importanti esperienze di archeologia preventiva, che conferma l’importanza di un binomio inscindibile: tutela e conoscenza.
Eni e le Soprintendenze Archeologiche di Basilicata e Puglia hanno realizzato insieme un modello virtuoso, che coniuga la storia con l’avvenire, la tutela del patrimonio culturale con la realizzazione di un grande progetto di sviluppo energetico e produttivo.
Telefono: +39 02 52031875
Telefono: +39 06 59822030
Fax: +39 06 59825488
email: ufficio.stampa@eni.com