La nostra collaborazione con Coldiretti Basilicata

Il progetto di monitoraggio della qualità dei prodotti agroalimentari ha come obiettivo le analisi ambientali sulla qualità dell’aria e biologiche sulla carne e sul latte di bovini che pascolano nelle aree interessate dalle attività estrattive in Val d’Agri, attraverso l’applicazione di soluzioni ad alto contenuto tecnologico.

Il monitoraggio dei bovini è realizzato tramite una piattaforma tecnologica composta da speciali device, i “collari intelligenti” (boote collar) indossati dai bovini al pascolo che raccolgono i dati relativi all’animale (posizione, temperatura, livello di agitazione e umidità), e da centraline di rilevazione della qualità dell’aria. A questo punto, il sistema è in grado di restituire una fotografia dettagliata dello stato dell’animale e di fornire indicazioni utili all’azienda per migliorare il ciclo produttivo, la gestione degli animali e aumentare la competitività.

Il processo di acquisizione  diventa fondamentale per costruire, tramite la tecnologia blockchain, la tracciabilità e rintracciabilità del latte e delle carni dai pascoli fino ad arrivare sulla tavola dei consumatori. Per completare e integrare le informazioni che la piattaforma mette a disposizione, vengono eseguite analisi ambientali e alimentari a campione. Il tutto è validato da un ente certificatore che fisicamente attesta i dati di corrispondenza dei campioni animali. Inoltre, altre informazioni utili arrivano dalle stazioni di background rurale remoto che monitorano la qualità dell’aria.

Il progetto prevede la collaborazione di Coldiretti Basilicata con l’Azienda sanitaria di Potenza e l’Istituto zooprofilattico sperimentale di Puglia e Basilicata. 

L'apertura dell’Agrimercato di Matera è una delle iniziative previste nell’Accordo di collaborazione tra Eni e Coldiretti Basilicata. La struttura, ubicata nel centro storico della città su una superficie di 650 metri quadrati, ospita 30 produttori provenienti da tutta la regione.

Le aziende lucane, oltre a vendere i loro prodotti - dall’ortofrutta, ai legumi, per continuare con la pasta, l’olio, i salumi, i formaggi freschi, stagionati e trasformati, i succhi, i sott’oli, la carne, il pesce e una ricca varietà di vini - promuovono la cultura del buon cibo con attività rivolte alle scuole, alle famiglie, ai produttori e ai consumatori. Il progetto prevede infatti orti e fattorie didattiche per i bambini e persone con disabilità; mostre di utensili legati alla cultura contadina lucana; show cooking per svelare come esaltare a tavola la qualità dei prodotti lucani; percorsi sensoriali e laboratori del gusto per far apprezzare i prodotti; corsi di formazione per potenziare le capacità di promozione e vendita dei prodotti; campagne informative  legate alla tracciabilità, etichettatura e conservazione degli alimenti  eventi a tema dove i produttori e consumatori sono i veri protagonisti. 

L’idea di aprire dei punti vendita a marchio "Io Sono Lucano", nei centri urbani della Basilicata e in altre regioni italiane, nasce con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità ai prodotti agroalimentari  e la competitività delle aziende lucane coinvolte.

Concepite come delle vetrine del gusto e dei sapori, i punti vendita fanno leva su una logistica ben strutturata che garantisce ai consumatori un’efficienza massima nel reperimento di tutti i prodotti a marchio e una riduzione dei costi di intermediazione. 

L’attività di comunicazione è uno dei tasselli importanti del progetto "Io Sono Lucano". Il progetto, infatti, prevede: la realizzazione di un e-commerce, iniziative su tutto il territorio con anche la partecipazione dell’associazione Italiana Cuochi, la distribuzione di materiale informativo nei punti vendita a marchio e nei ristoranti, la partecipazione al “Villaggio di Coldiretti – Io sto con i Contadini” dove vengono allestiti  punti informativi  e espositivi con possibilità di degustazione dei prodotti. 

Nei ristoranti aziendali Eni di Roma e San Donato Milanese, si mangia anche lucano. L’iniziativa, ideata e sviluppata nell’ambito dell’Accordo attuativo siglato nel 2019 tra Eni e Coldiretti Basilicata, ha visto l’introduzione di alcuni prodotti lucani di eccellenza a marchio “Io sono lucano” nei menu aziendali di Eni. I primi ad essere introdotti sono stati i legumi, ma la fornitura sarà estesa anche ad altre filiere: dalla pasta ai cereali e all’olio, fino all’ortofrutta, sempre nel rispetto della stagionalità. La presentazione dell’iniziativa è avvenuta a Roma, all’interno del ristorante aziendale di Palazzo Mattei. Il progetto è stato oggetto anche di una campagna di comunicazione interna che ha consentito ai dipendenti di tutto il gruppo Eni di approfondire la conoscenza dei prodotti, le storie dei produttori e di consultare il ricettario on line di “Io sono lucano”.